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martedì 27 settembre 2011

PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Bertoni ha diretto il primo allenamento (Ishy foto)
Primo giorno di scuola per Alessandro Bertoni, che ha diretto questo pomeriggio sul sintetico di Mili Marina la ripresa della preparazione in vista del delicato test di domenica contro l'Acireale. Completo blu, molto concentrato e piuttosto silenzioso durante la prima sgambatura della settimana, Bertoni ha così conosciuto la sua nuova squadra che dovrà tirare fuori dalle secche di una classifica anonima, dopo l'avvio stentato sotto la gestione Pensabene.
A bordo campo, un 'area riservata alla dirigenza e off limits a giornalisti e tifosi, il responsabile dell'area tecnica Ciccio La Rosa, il presidente in pectore Lello Manfredi, il dirigente Giovanni Di Bartolo e l'addetto stampa Rosaria Brancato. Pochi, anzi pochissimi i tifosi presenti per assistere al primo allenamento sotto la gestione Bertoni.
 Il nuovo tecnico del Messina torna così in riva allo Stretto, dopo essere stato per 5 anni il capitano dell'era Aliotta. "E' stato un periodo bellissimo - ricorda Bertoni - ora sono qui con una veste diversa ma altrettanto stimolante. Non conosco ancora i problemi della squadra, ma ho una rosa con caratteristiche e qualità per fare un campionato importante".
 Su una eventuale "remuntada" per agganciare l'alta classifica, Bertoni per ora preferisce non sbilanciarsi. "E' sempre difficile vincere in un campionato di questo tipo, ma abbiamo il dovere di dare il massimo. Ancora c'è il tempo per recuperare. Purtroppo la società ha dovuto fare le cose in fretta e furia e non sempre le cose riescono bene quando non hai il tempo che ti servirebbe".
Ciccio La Rosa, responsabile area tecnica (Ishy foto)
E se si parla della costruzione del Messina, la mente va subito a chi questa squadra l'ha allestita quest'estate. Il responsabile dell'area tecnica, Ciccio La Rosa, accetta di scambiare due chiacchiere con Pianeta Messina, rompendo un silenzio che si protraeva da alcuni giorni. "Delusi lo siamo tutti, è inutile nasconderlo. Abbiamo allestito una squadra importante, ma che qualcuno ha definito corazzata. Ecco, noi non abbiamo mai pensato di avere una corazzata, ma un'ottima squadra che può avere un ruolo importante in questo campionato. Solo che le cose non stanno girando come avremmo voluto.
Coppola durante l'allenamento odierno (Ishy foto)
 Accettiamo le critiche - aggiunge La Rosa - che ci stanno tutte, ma è giusto fermarci a ciò che ognuno di noi vede nella singola partita. Emettere giudizi definitivi, dire che questa squadra non è adatta a questo campionato, mi sembra ingeneroso. Che facciamo, quando fra qualche partita saliamo in classifica diremo che invece il Messina è forte, è una corazzata? Mi chiedo più volte perchè la squadra non sta rendendo, ma non so darmi una spiegazione. Con i giocatori ci parlo, abbiamo analizzato tante cose, ma escludo categoricamente che si tratti di una questione mentale. Dobbiamo migliorare, questo è chiaro. Ma per farlo c'è bisogno di uno sforzo collettivo, i calciatori lo sanno".
Cocuzza guida un drappello di giallorossi durante la sgambatura (Ishy foto)
- L'esonero di Pensabene era inevitabile?
"Non è stata una decisione facile. Non fa piacere a nessuno, lo dico sinceramente, interrompere un rapporto con chi avevi scelto per guidare il Messina. Quest'esonero è stato un fallimento per tutti, anche per me che l'avevo scelto. Si vede che avevo sbagliato allenatore".
E da Palermo, dove Pensabene è tornato dopo il benservito di ieri sera, giungono le parole che non ti aspetti. "Sono dispiaciuto per come è finita questa mia esperienza con il Messina, una piazza importante che ha tanta fame di calcio e che merita di tornare nei palcoscenici che merita. Comunque ringrazio la società, il presidente Manfredi e tutto lo staff  per l'opportunità che mi è stata data. Mi dispiace non aver dato i risultati che  si aspettavano da me ed è giusto che alla fine sia l'allenatore a prendersi le proprie responsabilità. E' la dura legge del calcio e bisogna accettarla".
PIANETA MESSINA 



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