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lunedì 30 gennaio 2012

I DUECENTO RUGGITI

                                                                  Ishy foto
Undici Coppola in campo. Per senso della maglia, per la voglia di non arrendersi, per quella sua faccia da guascone che ti acchiappa e dà un senso di appartenenza a tutto ciò che fa con gli scarpini bullonati. Carmine è questo, è la sintesi del calciatore che va oltre gli steccati ufficiali. Perchè per lui giocare a Messina non è solo un mestiere. E' come stare a casa, la sua casa.
                                                    Ishy foto
 E i 200 "ruggiti" con la maglia giallorossa sulla pelle sono come un marchio a fuoco, il più bel tatuaggio che Carminiello porterà con sè per sempre.
L'omaggio al capitano, prima e dopo la vittoria sofferta sul Noto, era il minimo che si potesse fare per Coppola. Targhe, applausi, striscioni e una bella torta con dedica con l'abbraccio sotto la curva Sud. Una simbiosi d'altri tempi, anche in un periodo buio del calcio a Messina.
E al S. Filippo è andato in scena  il Coppola-day. Una festa senza ipocrisie, ma con rispetto vero, sanguigno, come l'animo di un capitano con gli attributi dentro e fuori dal campo.
 Ma la nota stonata non poteva mancare. L'assenza del sindaco di questa città all'omaggio a un pezzo di storia del calcio a Messina. Buzzanca, all'ultimo momento, ha marcato visita.
 Una vera iattura, un attacco influenzale che ha mandato all'aria, all'ultimo istante, la sua voglia irrefrenabile di essere allo stadio per dividere con i tifosi del Messina questo momento di festa con il capitano,  simbolo della prima squadra di calcio di Messina.
 Pazienza, caro sindaco. Le auguriamo una pronta guarigione, senza chiederle il certificato medico.
PIANETA MESSINA











domenica 29 gennaio 2012

LA LEGGE DEL "S. FILIPPO"

La zampata vincente di Biondo che nel finale ha regalato i tre punti al Messina (Ishy foto)

S'inizia con il giusto omaggio a capitan Coppola, che oggi ha timbrato la sua duecentesima partita in maglia giallorossa. Ed è festa, alla fine, con il gol del messinese Biondo, che sui titoli di coda fa il più bel regalo al suo capitano. Vittoria sofferta, quando ormai il pari sembrava segnato, ma la zampata del giovane attaccante peloritano, in mischia dopo un corner, ha trasformato un pomeriggio deludente in una festa, con tanto di torta nel finale per i 200 "ruggiti" giallorossi di Carminiello Coppola.
Partita non bella, con un Noto comunque bravo a chiudere tutti i varchi e anche pericoloso, come al 9' con Villa che supera il portiere Pontello, ma è provvidenziale D'Alterio a salvare quasi sulla linea. 
Poco dopo la mezz'ora il Messina sblocca con Corona, che insacca dopo un assist di Cocuzza bravo ad evitare il portiere ospite. Messina che chiude il primo tempo in vantaggio, ma che ad inizio ripresa si fa agguantare.
Il presidente Manfredi consegna una targa a Coppola per le sue 200 partite con il Messina (Ishy foto)
 Mezza frittata del portiere Pontello che esce male su un traversone e il centrocampista del Noto, Abija, ringrazia insaccando la palla del pareggio. Il Messina accusa il colpo, visto che per una ventina di minuti non riesce a impensierire la retroguardia ospite, a parte una incursione di Lo Piccolo e qualche lancio nell'area di rigore ospite.
Corona  scocca il tiro del vantaggio del Messina su assit di Cocuzza (Ishy foto)
Solo negli ultimi minuti, i giallorossi stringono il Noto nella propria area di rigore. E l'assalto finale premia i peloritani, che sugli sviluppi di un corner confezionano il gol vittoria, grazie al giovane attaccante Biondo (entrato nella ripresa) che regala il nono acuto interno del Messina che al "S. Filippo" è implacabile.
PIANETA MESSINA 


Capitan Coppola il solito gladiatore anche oggi contro il Noto (Ishy foto)
Coppola brinda davanti alla curva Sud le 200 gare con la maglia del Messina (Ishy foto)
Il capitano del Messina spegne le candeline giallorosse per un  "compleanno" speciale (Ishy foto)
La dedica dei tifosi del Messina al "loro" capitano (Ishy foto)

giovedì 26 gennaio 2012

BERTONI: Il MESSINA NON MOLLERA'

L'allenatore Alessandro Bertoni (Ishy foto)
Lo incontriamo per fare due chiacchiere, per capire cosa gli frulla in testa in un momento così strano della stagione. Bertoni e il suo Messina sono in mezzo al guado, con il malcontento che serpeggia dopo l'ultima missione fallita in trasferta, con una classifica abulica che fa a pugni con i programmi ambiziosi stilati quest'estate dalla società. I numeri sono impietosi, nonostante l'handicap dei punti tolti in corso d'opera. Il primo posto, quello che ovviamente interessava in casa giallorossa, anche senza penalizzazione sarebbe stato ancora lontano: sette punti. Troppi, se vogliamo, per una squadra allestita per giocarsela da protagonista. Allora, se vogliamo essere onesti fino in fondo, nessuno dello staff si offenda se ribadiamo che qualche errore, in sede di allestimento della squadra, è stato commesso. Quest'organico, al quale non si può contestare l'attaccamento alla maglia e lo spirito di sacrificio (anche economico), ha dei limiti strutturali con i quali il tecnico Bertoni deve fare i conti. Soprattutto a centrocampo, in fase di costruzione del gioco. E questo è uno dei limiti, se vogliamo, del Messina soprattutto in trasferta, dove non bastano lanci lunghi e pedalare per sorprendere gli avversari.
Con Bertoni partiamo da quest'analisi tecnica. "Beh, può darsi che in fase d'impostazione della manovra facciamo un po' di fatica per certe caratteristiche tecniche dei nostri calciatori. Ma un giocatore con determinate doti in mezzo al campo, per la costruzione del gioco, ce l'abbiamo. E' Carrozza, ma per ora è fuori per infortunio. Qualcuno magari, che ora è andato via, non ha reso come ci si aspettava. Però vorrei dire una cosa importante. Domenica scorsa, anche se abbiamo perso, c'è stato un approccio alla gara che mi piaciuto. Soprattutto nel primo tempo, prima di rimanere in dieci per l'espulsione di Grillo, siamo stati propositivi più del Sambiase. Ma anche nella ripresa, seppur in inferiorità numerica, abbiamo cercato la vittoria".
 Messina trita avversari al "S. Filippo". In trasferta con il braccino corto. Ma che vi succede?
"Il fatto di non aver vinto ancora una gara non significa che siamo stati remissivi. Anzi. Se ripensiamo ad almeno tre gare, contro Licata, Hinterreggio e Valle Grecanica, avremmo meritato la vittoria. Se la palla finisce sul palo o il portiere avversario compie dei miracoli, francamente non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Detto questo, non nascondo che in qualche altra partita avremmo dovuto dare qualcosa in più".
Corona dopo l'espulsione nella gara d'andata a Noto 
- Ma è vera questa storia della sindrome da trasferta? Scendere in campo con l'assillo della vittoria può essere un boomerang?
"Per certi versi sì. E' ovvio che la penalizzazione subita ci ha costretti a dover accelerare anche in trasferta, visto che dovendo recuperare il gap,  anche un pareggio suona come una mezza sconfitta. E questa cosa, forse, finora ci ha condizionati".
- C'è chi sospetta, invece, che lei non abbia saputo trasmettere la giusta grinta e cattiveria agonistica ai giocatori soprattutto in trasferta. 
"Rispetto il parere della critica, ci mancherebbe, ma se è fondata su fatti concreti. Con i calciatori c'è un dialogo continuo, prepariamo le partite sotto tutti i punti di vista. L'aspetto tecnico e quello dell'approccio mentale vengono messi sullo stesso piano. A parte Caltanissetta, la squadra ha risposto alle mie aspettative anche sul piano della personalità. Il giudizio finale viene ovviamente condizionato dal risultato che ottieni in campo. Io, comunque, guardo sempre la prestazione. E credo che all'appello manchino un po' di punti che in trasferta avremmo meritato".
I tifosi del Messina nella gara d'andata a Noto
- Ci dica la verità. A questo punto, anche se c'è ancora quasi metà campionato da disputare, a cosa può ambire il Messina?
"Oggi dobbiamo solo pensare alla gara di domenica prossima contro il Noto. Ci servono i tre punti e basta. Capisco la delusione dei nostri tifosi per la sconfitta di Lamezia. Anche noi siamo arrabbiati. Ma chi era lì con noi ha visto che noi la partita abbiamo cercato di vincerla anche in dieci uomini. Quindi spero che i nostri tifosi ci stiano ancora vicino, perchè abbiamo bisogno di loro per tornare subito a far punti. La squadra è compatta, sa ciò che vuole e non si arrenderà mai fino al termine del campionato. I conti, poi, li tireremo alla fine".
 PIANETA MESSINA



domenica 22 gennaio 2012

INCUBO TRASFERTA

I tifosi del Messina presenti oggi al "D'Ippolito" di Lamezia Terme (Foto Furrer)
Altro che prima vittoria. Il Messina, anche se immeritatamente, rimedia una brutta sconfitta nella tana della penultima in classifica. Il Sambiase, che ha giocato l'intero secondo tempo con un uomo in più per l'espulsione del peloritano Grillo, alla fine incassa i tre punti lasciando il Messina con un pugno di mosche in mano. Grande delusione per il centinaio di tifosi giallorossi presenti al "D'Ippolito" di Lamezia Terme, che però hanno visto un Messina non certo arrendevole, anzi intenzionato a vincere la gara. Ma nel calcio, si sa, conta buttarla dentro e il Sambiase lo ha fatto. Una beffa, se vogliamo, ma cambia poco. Il Messina, soprattutto nel primo tempo, dà l'impressione di potersela giocare, andando vicino al gol del vantaggio in almeno tre occasioni. 
Una incursione di Cocuzza al limite dell'area del Sambiase (Foto Furrer)
Prima con Campanella, poi due calci di punzione velenosi di Cocuzza e Grillo.
Bertoni lascia in panchina Corona, riproponendo lo schieramento di domenica scorsa con Cocuzza e Grillo terminali offensivi. Ma quest'ultimo, al 2' della ripresa, si fa cacciare dall'arbitro per doppia ammonizione (il secondo giallo per simulazione), così il Messina è costretto a giocare metà gara in inferiorità numerica. Nonostante l'handicap, i giallorossi continuano a cercare il gol del vantaggio che sfiorano prima con Cocuzza, poi con capitan Coppola.
Lo Piccolo, sganciato in avanti, tenta di sorprendere la difesa calabrese (Foto Furrer)
 Nel finale, addirittura a cinque minuti dal 90', Bertoni getta nella mischia Corona (pare reduce da un attacco influenzale) al posto del difensore Campanella. E proprio subito dopo il cambio, il Sambiase a sorpresa trova il gol con Okolie che di testa trafigge Pontello. Una bestia nera per il Messina Okolie, che nella gara d'andata aveva confezionato una doppietta per la vittoria dei calabresi anche al "S. Filippo". Messina in ginocchio, dunque, nonostante la feroce reazione finale, con il pareggio sfiorato in due occasioni da Corona. 
PIANETA MESSINA
La clamorosa palla gol capitata sui piedi di Cocuzza nella ripresa
La grinta di capitan Coppola non è bastata ad evitare lo scivolone a Lamezia 



sabato 21 gennaio 2012

ZERO DA CANCELLARE


Corona in un contrasto nella gara d'andata contro il Sambiase (Ishy foto)
C'è quell'antipatico zero da annullare nella casella delle vittorie in trasferta. Per la legge dei grandi numeri, prima o poi, il Messina dovrà fare bingo lontano dal "S. Filippo". Allora, questa volta, fermiamoci qui, senza aggiungere altro. Perchè ripetere il solito ritornello (avversario abbordabile, Messina che ha il dovere di puntare ai tre punti) rischia anche di portare male.
Capitan Coppola suona la carica anche in trasferta
 Stavolta, quindi, diciamo solo che a Lamezia Terme i giallorossi troveranno un Sambiase inguaiato in classifica, che tenterà di fare lo sgambetto a un avversario blasonato. E le squadre disperate, si sa, in campo buttano soprattutto cattiveria agonistica. Quella che il Messina dovrà contrastare, con tecnica e intelligenza, per arginare i tentativi dei calabresi e colpire senza troppi fronzoli. Sarà una sfida anche sul piano dei nervi, aperta a qualsiasi scenario, visto che il pareggio è il risultato che servirebbe poco a entrambe.
Il gol di Okolie nella vittoria all'andata del Sambiase (Ishy foto)
Messina che si presenta al "D'Ippolito" consapevole della propria forza, ringalluzzito dopo il 4-1 al temibile Acri, ma stavolta consapevole che per viaggiare come un treno anche in trasferta non bisogna ripetere prove scialbe come quella di Caltanissetta. Il tecnico Bertoni ha catechizzato i suoi in settimana. Dalla squadra si aspetta un approccio giusto alla gara, da tenere costante fino al termine, senza fare troppi conti in base al risultato che sta maturando in campo. La bella vittoria di domenica scorsa ci ha riconsegnato un Messina con i muscoli che ora dovrà sfoggiare anche di fronte al Sambiase.
PIANETA MESSINA
  
TRA I CONVOCATI ANCHE IL ROMENO DOMBROVOSCHI


Questo l'elenco dei calciatori convocati dall'allenatore Bertoni dopo l'allenamento di rifinitura al "S. Filippo"

Portieri: Cecere, Pontello
Difensori: Occhipinti, Lo Piccolo, Campanella, Impagliazzo, Caldarella,
D’Alterio, Irrera, Dombrovoschi
Centrocampisti: Coppola, Lo Nardo, Coulibaly, Mastrogiovanni,
Attaccanti: Corona, Grillo, Cocuzza, Biondo, La Corte


ANTICIPO NOTO-COSENZA: 1-1


I calabresi bloccati sul pari. Risultato deciso da due  calci di rigore. Cosenza in vantaggio nei primi minuti, pareggio dei padroni di casa nella ripresa.


giovedì 19 gennaio 2012

ROMPERE L'INCANTESIMO

Saranno in 150, quanto i biglietti disponibili per la gara di domenica prossima nella tana del Sambiase. E c'è da giurare che già da oggi, quando al Bar delle Rose, sede storica di Gioventù Giallorossa, dovrebbe arrivare lo stock dei tagliandi, inizieranno le prenotazioni per colorare di giallorosso uno spicchio del "D'Ippolito" di Lamezia Terme. 
A sin. Martorana con Manfredi e Buzzanca (Ishy foto)
La mission in terra calabrese, per fare sentire il proprio calore alla pattuglia di Bertoni, sta già scandendo le prime fasi per organizzare al meglio la spedizione. Ancora non è stato deciso se si partirà in treno o in auto (benzina permettendo), ma poco cambierà. L'importante sarà essere lì, sui gradoni del "D'Ippolito", nella speranza di poter brindare finalmente al primo exploit in trasferta e rompere l'incantesimo. "Prima o poi - dice subito Nino Martorana, capo storico di Gioventù Giallorossa - la prima partita in trasferta la vinceremo. Speriamo di farcela domenica". Sul digiuno di successi lontano da casa, Martorana dà una spiegazione. "Non c'è un solo motivo. Innanzitutto gli avversari affrontano il Messina con il coltello fra i denti. Per loro diventa la partita della vita. Siamo il Messina e tentare di fargli lo sgambetto è sempre stimolante. Siamo la squadra da battere. A Caltanissetta, ad esempio, i nostri hanno ricevuto anche calcioni e questo è capitato anche in altre trasferte. Poi non dimentichiamo gli arbitri, che spesso non hanno il coraggio di tutelare le squadre ospiti. Il fattore ambientale, in serie D, purtroppo si fa sentire".
- In cuor vostro, ci credete?
"In cosa? Di vincere domenica o di agganciare la vetta?"
Cocuzza realizza il secondo gol contro l'Acri (Ishy foto)
- Partiamo dalla prima...
"Beh, perchè no? Finora in trasferta, tranne qualche rara occasione, nessuno ci ha messi sotto. Almeno quattro pareggi dovevano essere vittorie. Ricordo Acri, Licata, la gara con la Valle Grecanica, poi anche contro l'Hinterreggio. Lì eravamo passati in vantaggio. Quindi la squadra dà sempre l'impressione di voler vincere la partita anche in trasferta. Per la seconda domanda, aspettiamo qualche giornata. Sulla carta niente è impossibile".
- Eppure i denigratori non mancano...
"Purtroppo è così. Ho letto la vostra recente intervista al presidente Manfredi. Ha parlato di avvoltoi attorno al Messina. La verità è che ci sono persone che vorrebbero mettere le mani nella società senza rischiare tanto. E' vero, ci sono delle difficoltà, ma alcune sono state superate. Oggi siamo più fiduciosi, c'è stato l'ingresso di un nuovo socio, poi ci dispiace venire a sapere che qualche ex tesserato che aveva fatto una transazione con Manfredi sulle sue spettanze, poi ha deciso di mandare un decreto ingiuntivo reclamando l'intera somma".
- Si riferisce a Magi?
"Sì, questo mi dispiace, perchè a Messina ha fatto un ottimo lavoro e di lui avevamo un buon ricordo".
L'ex ds Gianni Magi (Ishy foto)
Chiamato in causa, abbiamo contattato Gianni Magi, per fargli spiegare com'è andata tutta questa faccenda legata alle spettanze legate alla sciagurata gestione Santarelli, che i nuovi proprietari del Messina hanno dovuto ereditare. Partiamo dalla fine. Il decreto ingiuntivo recapitato all'Acr Messina ammonta esattamente a 18 mila 749 euro. E' l'atto finale di un mancato accordo amichevole tra le parti. Magi spiega com'è andata. "Mi dispiace che sia finita così, ma prima che si dicano cose strane sul mio conto, tengo a precisare che questa situazione non è dipesa da me. Si partiva da un credito di 15 mila euro, successivamente c'era stato un accordo sulla metà. Era il mese di ottobre. Ho dovuto rincorrere sempre Manfredi che poi mi ha mandato una lettera con la quale specificava che al netto si parlava di 5000 euro da dividere in due pagamenti a fine gennaio e fine marzo. Mi sono sentito preso in giro e il 9 dicembre è partita la raccomandata con la sentenza del giudice al quale mi ero rivolto per ottenere integralmente le mie spettanze. La raccomandata è tornata indietro e l'ho rispedita a un altro indirizzo dove stavolta è stata recapitata. Quindi il fatto che la trattativa con il gruppo Siracusano sia saltata non centra nulla con la mia decisione di intentare una causa con l'Acr Messina. Io la decisione l'avevo presa già quando la trattativa con Siracusano era ancora aperta. Anzi, lo dissi anche allo stesso Siracusano che non sarei tornato indietro neanche se lui fosse entrato a far parte della dirigenza". 
PIANETA MESSINA





domenica 15 gennaio 2012

LA REGOLA DEL QUATTRO MESSINA DA APPLAUSI


Il gol del vantaggio del Messina siglato da Cocuzza al 6' della ripresa (Ishy foto)

Il Messina ci prende gusto. Dopo il poker al Cittanova, eccone un altro. Stavolta servito alla vice capolista del campionato.
Acri disintegrato nel secondo tempo, con un Messina feroce, capace di ribaltare un risultato che ci sta tutto. L'Acri, a sorpresa, era passato in vantaggio al 16', con La Canna, complice una dormita della difesa giallorossa nell'unica sortita in avanti dei calabresi. Peccato, perchè il Messina aveva iniziato bene, pungendo subito con Grillo nel giro di tre minuti. Prima, all'8', una stoccata che lambisce il palo, poi un destro velenoso che costringe il portiere Mauro a rifugiarsi in angolo. Messina quindi che schiaccia nella propria trequarti i calabresi che però, a sorpresa, al primo tentativo fanno centro con La Canna, il pelato attaccante rossonero che sul secondo palo trasforma in oro un cross dalla sinistra. Ma qui la difesa peloritana è apparsa imbambolata.
La rete di La Canna dell'Acri (Ishy foto)
 Gol beffa, quindi, per il Messina  che però non si scoraggia e torna a spingere.  Ed è ancora Grillo a fare venire i brividi alla difesa calabrese con una punizione velenosa che scalda i guantoni al portiere ospite. Il Messina fa le prove generali al pareggio che giunge, meritatissimo, al 35', con un'incornata perfetta di Cocuzza su assist dell'esordiente Campanella. Rotto l'incantesimo, il Messina pigia ancora sull'acceleratore e quattro minuti dopo si affaccia ancora nell'area calabrese con Coulibaly, anticipato dall'estremo difensore dell'Acri.
Il portiere dell'Acri, Mauro, battuto dal colpo di testa di Cocuzza (Ishy foto)
 E gli ospiti? Non pervenuti, a parte un tiro telefonato di La Canna che non impensierisce Pontello.
Fuochi d'artificio ad inizio ripresa, con il Messina che nel giro di quattro minuti mette al tappeto l'Acri. Prima del micidiale uno-due, Cocuzza si divora a due passi dal portiere un gol già fatto, ma è lo stesso fantasista peloritano (il migliore in campo, insieme a capitan Coppola) che insacca al 51' dopo una furibonda mischia in area calabrese. E' il gol del vantaggio che tramortisce la vice capolista e il Messina è bravo a infierire quattro minuti dopo con una bruciante ripartenza.
L'incornata in tuffo di Grillo, su assist di Campanella. E' il 3-0 (Ishy foto)
E' Campanella, nell'ennesima incursione sulla catena di destra, a confezionare un altro assist al bacio per la testa di Grillo che firma il 3-1. Unico break dell'Acri, otto minuti dopo, con Galantucci che sfiora il palo. Nel finale arriva il quarto gol del Messina. Quasi la fotocopia del terzo. Assist man, ancora una volta, Campanella, che stavolta imbecca La Corte (appena entrato al posto di Cocuzza) che insacca di testa. E' la ciliegina in un pomeriggio da incorniciare.
PIANETA MESSINA
Il quarto gol del Messina siglato dal giovane La Corte nel finale (Ishy foto)


Cocuzza contrastato in una incursione nella trequarti calabrese (Ishy foto)

giovedì 12 gennaio 2012

MANFREDI: "GLI SCIACALLI DENTRO CASA"

Da sinistra il dirigente Giovanni Di Bartolo con il presidente del Messina Lello Manfredi (Ishy foto)
Fra tre giorni arriva al S. Filippo l'Acri, vice capolista del campionato. E il Messina sa che batterla significherebbe tenere accesa la fiammella in vista di tante cose che potrebbero accadere nelle prossime settimane. Massima concentrazione, dunque. Ma è destino che, in ogni attimo di questa tribolata stagione (tra penalizzazioni, problemi di liquidità e cattiverie sul conto della società), quel poco di buono che la squadra è riuscita a fare passa quasi inosservato. Allora ci piace parlare soprattutto di calcio, lasciando in coda le questioni societarie che comunque finiscono con il distogliere l'attenzione dal vero campionato che si disputa in campo e che non ha emesso ancora nessun verdetto. E il Messina, sul campo, è quarto in classifica, a cinque punti dalla vetta. Nessuno strabismo, per carità, ma oggi ci piace ragionare così, perchè il reale valore di una squadra (che comunque poteva dare qualcosina in più) si misura dai punti che effettivamente ha racimolato in campo con il proprio sudore. E i numeri parlano chiaro. Messina che in casa è la squadra più prolifica del campionato (la difesa ora becca pochi gol) e che dall'avvento del nuovo tecnico Bertoni ha un ruolino di marcia da prima della classe. A fare la differenza, a parte la batosta dei sei punti di penalizzazione (oltre a quello già sul groppone a inizio campionato), è ovviamente l'atteggiamento più timido in trasferta, visto che la regola dei tre punti a vittoria fa la differenza. Perchè, se vogliamo, anche se il Messina non ha mai vinto, lontano da casa ha perso due sole volte. Ma il bottino di punti in trasferta resta esiguo, se consideriamo che basta vincere una volta e perdere due partite di fila per ottenere alla fine gli stessi punti fatti con tre  pareggi.
 Ma questo lo sanno anche i bambini e soprattutto i giocatori del Messina, che comunque domenica scorsa, dopo il punticino a Caltanissetta, si sono cosparsi la testa di cenere, ammettendo che l'atteggiamento in trasferta deve essere un altro se si vorrà rompere l'incantesimo.
E a proposito delle dichiarazioni fatte a fine gara, anche dal tecnico Bertoni, dopo l'ennesima occasione persa in trasferta, il presidente Manfredi fa una considerazione: "Mi fa piacere che i nostri tesserati abbiamo preso coscienza che si poteva dare di più, perchè oggi non siamo nelle condizioni di poterci accontentare di un pareggio in trasferta. Ma i ragazzi lo sanno, per noi ogni partita è diventata una finale. Abbiamo lanciato il guanto di sfida alle nostre avversarie. Noi, per i punti raccolti con il nostro sudore in campo, siamo quarti in classifica. Vinciamo il nostro campionato, quello fatto di reali valori espressi in campo e poi se ne parlerà. E' vero, conosciamo anche i nostri limiti, ma anche i pregi di questa squadra che meriterebbe più considerazione. Invece non capisco perchè una parte di Messina remi contro questa società. E' come avere gli sciacalli dentro casa. Noi, comunque, andiamo avanti perchè ci crediamo. Domenica avremo la vice capolista in casa che vogliamo battere, per dimostrare ancora una volta il valore di questa squadra composta da persone serie, attaccate alla maglia, che vogliono dimostrare fino alla fine di voler lottare per un traguardo ambizioso. Alla fine tireremo le somme".
Postilla finale sulle recenti vicende societarie. Com'è noto, l'Acr ha rispedito al mittente l'ennesima proposta avanzata dal gruppo Siracusano, al quale va comunque riconosciuto l'interesse a contribuire alla sorti societarie del Messina calcio. Non entriamo nel merito per non trasformare questa storia in un "duello" tra buoni e cattivi (secondo i punti di vista). Riportiamo la nota inviataci dal gruppo Siracusano, aggiungendo in coda anche la risposta ufficiale del gruppo Trinacria, una delle tre società che detengono le quote dell'Acr Messina.


Essendo trascorso infruttuosamente il termine del 10/01/2012, entro il quale il gruppo imprenditoriale che rappresento avrebbe dovuto ricevere risposta dai soci dell’Acr Messina, in riferimento alla proposta avanzata lo scorso 27 dicembre, finalizzata per il momento al sostegno economico della società calcistica, si precisa quanto segue.

Il gruppo imprenditoriale da me rappresentato ha avanzato una proposta di sostegno economico, quantificato in Euro 100.000,00, per la conclusione dell’attuale stagione, finalizzata in ogni modo a rilevare, al termine del campionato in corso, il 51% delle quote sociali dell’Acr Messina.
L'imprenditore Paolo Siracusano al S. Filippo (Ishy foto)
Il nostro intendimento era quello di fornire, nell’immediato un supporto finanziario, ma allo stesso tempo di gettare le basi per il  risanamento economico dell’Acr in vista della prossima stagione agonistica. Il tutto con il desiderio di proporre da subito, con il supporto di professionisti da noi indicati, un progetto economico-sportivo di lunga gittata, allo scopo di programmare il ritorno del Messina nelle categorie professionistiche.
Per fare questo, nella proposta di sostegno, sono state indicate delle clausole indispensabili. In primo luogo, abbiamo legittimamente chiesto la visione del budget in entrata e in uscita della stagione in corso, prevedendo la possibilità, ove possibile, di rivederlo al ribasso; di definire un piano finanziario per la copertura dell’eventuale disavanzo di budget su base mensile; di avviare un piano di risanamento della situazione debitoria pregressa dichiarata dalla società in euro 840.000,00 circa, con relative transazioni e dilazioni di pagamento; la nomina di un procuratore speciale di nostra fiducia per la gestione ordinaria della società; la procura irrevocabile a vendere le quote del 51% dell’Acr Messina al prezzo simbolico di euro 1.
Stupisce, inoltre, la debole argomentazione sul rifiuto alla nostra proposta, esposta oggi a mezzo stampa dal sig. Lello Manfredi, il quale ha giudicato inadeguata la nostra proposta. C’è da chiedersi sulla base di quale valutazione può essere giudicata inadeguata la volontà di un gruppo di voler supportare economicamente per la stagione in corso – con l’impegno
di rilevare la maggioranza a fine stagione – una società che, per stessa ammissione dei soci, non ha al momento sufficienti risorse economiche per garantirne la sussistenza. Adesso, non si comprende il senso delle dichiarazioni con le quali gli attuali soci dell’Acr Messina si sono sempre professati «traghettatori» di questa società, fino a quando non sarebbe arrivata un’offerta, mentre ora di fronte alla nostra offerta hanno risposto in maniera negativa. Siamo ovviamente dispiaciuti per la mancata accettazione della nostra manifestazione d’aiuto economico, perché, da tifosi del Messina, avremmo voluto dare un contributo fattivo al rilancio del calcio messinese, attraverso una sana e oculata gestione della società e una seria programmazione, umiliato da anni di gestioni dissennate e poco trasparenti. Infine, rivolgiamo un sentito augurio alla squadra affinché possa ottenere risultati sempre migliori in linea col blasone della piazza messinese; un ringraziamento vada inoltre a tifosi ed appassionati che ci hanno affiancato in questo tentativo di supportare la prima realtà calcistica cittadina.
Felice Genovese, Gianni Scuteri, Paolo Siracusano

Questa la risposta del gruppo Trinacria, rappresentata da Giovanni Di Bartolo

In riferimento alla proposta del V/s Gruppo imprenditoriale pervenuta a mezzo del socio Signor Antonino Micali, la società Trinacria srl nella persona dell'amministratore p.t. Rag. Giovanni Di Bartolo , manifesta la propria disponibilità a partecipare alla cessione delle quote sino alla concorrenza del 51% al gruppo imprenditoriale Siracusano, mediante la cessione del 17% di nostra disponibilità, giusta scrittura privata intercorsa tra la scrivente e la Società il Botteghino srl mentre la differenza sarà ceduta unitamente alla società Sostenitori in parti uguali. Unica condizione inderogabile che il gruppo Siracusano in caso di conferimento di procura a vendere, versi la somma di €uro 100.000,00 sul conto intestata alla società Acr Messina intrattenuto presso il Mps di Messina con obbligo di utilizzo per le spese necessarie a completare il campionato 2011 2012, con prevalenza di almeno il 90% finalizzata al pagamento del personale , staff tecnico e giocatori, mentre la suddetta condizione non dovrà essere adempiuta nel caso di stipula del contratto di trasferimento delle quote che dovrà avvenire entro il 14.01 2012.
L'eventuale mancata accettazione del Gruppo i Sostenitori oggi rappresentati dall'amm. p.t. dott. Nicola Patti renderà inefficace la presente. Infine la Trinacria Srl avendo stima degli imprenditori facente parte del gruppo Siracusano, resta a disposizione ad accettare l'eventuale individuale ingresso di imprenditori che possano darci una mano a portare avanti questa società, ricordando che il n/s gruppo è formato da semplici tifosi che si stanno dissanguando per l'amore di questa città in quanto tengono morbosamente alla propria squadra del cuore.
Certo di essere stato chiaro ed in attesa di v/s determinazioni porgo
Cordiali saluti
Giovanni Di Bartolo, amm. p.t Trinacria srl


domenica 8 gennaio 2012

SOLITO COPIONE

I tifosi del Messina presenti oggi a Caltanissetta (Foto Salvaggio)
Un altro brodino, l'ennesimo in trasferta. Il Messina ricomincia da dove aveva finito. Il nuovo anno inizia così con un altro sbiadito 0-0 lontano da casa. Dopo l'ultimo del 2011, ad Adrano, ecco servito l'ennesimo pari, sempre a reti bianche (ma chi tira in porta?) stavolta nella tana della Nissa, cenerentola del campionato. E alla fine è lo stesso tecnico Bertoni ad ammettere, forse per la prima volta, che il Messina ha veramente deluso. "Abbiamo giocato male, è inutile nasconderci. E le condizioni del terreno di gioco non deve essere per noi un alibi. Se vogliamo ambire a qualcosa d'importante serve più personalità, più carattere anche in trasferta".
Comunque un punticino che perlomeno muove la classifica, ma che serve poco nell'ottica di una ipotetica remuntada verso il salotto buono del campionato.
Una incursione di Grillo nella trequarti nissena (Foto Salvaggio)
 E qui la penalizzazione non centra. Perchè se la formazione di Bertoni continuerà su questo ritmo blando in trasferta, anche una eventuale restituzione dei punti tolti dalla Disciplinare non servirebbe a niente.
Partita brutta oggi a Caltanissetta. Taccuino orfano di azioni degne di tal nome, soprattutto nei paraggi del portiere nisseno.
Impagliazzo segue un avversario (Foto Salvaggio)
Tranne un tentativo di Cocuzza al 29', per il resto i giallorossi non sono riusciti a pungere. Anzi, nella ripresa Corona e compagni hanno anche sofferto le iniziative della Nissa, complice qualche svarione difensivo.
 Una partitaccia, quindi, su entrambi i fronti, con lanci lunghi e pedalare. Complice, è vero, un campo disastroso, ma con una manovra involuta, incapace di confezionare palle gol nitide nell'arco della gara.
 Cruda l'analisi, a fine gara,  dell'attaccante Corona.
"Abbiamo fatto un passo indietro, non ci aspettavamo di fare una prestazione del genere. Con questi lanci lunghi non siamo stati capaci d'impensierire la Nissa. La cattiveria non basta - ha aggiunto Corona -  bisogna mettere anche qualità. Abbiamo fatto fatica a cercarci, abbiamo fatto veramente poco. Ora guardiamo avanti e pensare subito all'Acri che dobbiamo battere". 
PIANETA MESSINA 
Il difensore Impagliazzo anticipa un attaccante della Nissa (Foto Salvaggio)