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mercoledì 4 gennaio 2012

Grassani: "Ora possiamo giocarcela"

L'avv. Mattia Grassani
"Si è aperta una breccia di una seconda verità, si prospetta ora un nuovo scenario. Per me si tratta di un'apertura verso la società, ce la possiamo giocare". Così, dunque, l'avv. Mattia Grassani, appena tornato al proprio studio legale di Bologna, dopo la "missione" romana.
"Hanno deciso come procedere in questo appello. La Corte di Giustizia Federale lo ha ritenuto meritevole di approfondimento. L'aver dato incarico alla Procura Federale di svolgere tutti gli accertamenti per verificare che quanto affermato e dimostrato nel nostro ricorso sia fondato, per noi è già un grande passo in avanti".
- L'ha sorpresa questa decisione di soprassedere per il momento. Non potevano svolgere gli accertamenti dopo il ricorso presentato dalla società?
"Guardi, è il normale modo di procedere. Questo tipo di verifiche non vengono fatte prima dell'udienza. La Corte di Giustizia Federale prende atto del ricorso che abbiamo presentato a suo tempo, presiede il dibattimento che c'è stato oggi e decide cosa fare. Diciamo che oggi avrebbe anche potuto chiuderla qui, rigettando il nostro ricorso. Se non lo ha fatto è già un segnale buono. Ora sarà la Procura Federale a verificare ciò che abbiamo sostenuto con il nostro ricorso. Saranno anche sentiti i cinque ex calciatori del Messina che spiegheranno tutte le modalità di pagamento effettuate dai nuovi dirigenti del Messina, subentrati quest'estate alla precedente proprietà gestita dagli imprenditori calabresi".
- Quanto tempo servirà ancora per sapere come andrà a finire?
"Credo ragionevolmente e considerando che i tempi della giustizia sportiva sono piuttosto veloci, che in tre o quattro settimane sapremo tutto". 

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