Visualizzazioni totali

pubb

giovedì 30 agosto 2012

"SONO QUI PER VINCERE"

Il centrocampista Stefano Maiorano
Idee chiare e voglia di rifarsi. Stefano Maiorano, l'esperto centrocampista ingaggiato dal Messina, si è presentato così questa mattina al "S. Filippo", nella conferenza stampa per conoscere subito l'ultimo puntello dell'organico giallorosso. "Mi sono già allenato con i miei nuovi compagni e ho capito subito che questa è una squadra attrezzata per vincere. Anche gli under mi hanno fatto una buona impressione".
Maiorano ci mette subito la faccia, nel giorno del suo compleanno, perchè lui a Messina è venuto solo per tagliare il traguardo davanti alle altre rivali. "Sì, ho scelto Messina perchè devo ricominciare alla grande, vincendo il campionato. Non sarà facile, è vero, ma abbiamo i numeri per farlo". E il nuovo centrocampista giallorosso già si candida per una maglia da titolare in vista dell'esordio di domenica al "S. Filippo" contro l'Acireale (trasferta vietata ai tifosi acesi). "Sono pronto, mi manca solo la partita - spiega Maiorano - con l'Ancona ho fatto il ritiro, quindi mi sento bene fisicamente. Non vedo l'ora di scendere in campo".
PIANETA MESSINA

domenica 26 agosto 2012

I CUGINI DEL... DISCHETTO

Il primo calcio di rigore realizzato da Corona nella ripresa (Ishy foto)
Bene così. Una vittoria di... rigore, è vero, ma un battesimo da sette e mezzo in pagella, per un Messina che ha chiuso la partita con sette under e un cuore grande così. Alla fine hanno deciso loro, i cugini del gol, con due calci dal dischetto firmati nella ripresa da Corona e Cocuzza (che ha ribadito in rete dopo la respinta del portiere). Il raddoppio di quest'ultimo (penalty concesso per fallo sull'ottimo Parachì) è giunto nel momento più delicato della gara, con il Paternò che spingeva a tutta manetta per raggiungere il pareggio. Ma era stato bravo il giovane portiere Lagomarsini (tra i migliori del Messina) a togliere le castagne dal fuoco in due occasioni (su Savonarola). E dopo il raddoppio, con il risultato ormai acquisito, il custode dei pali del Messina ha chiuso a doppia mandata la propria porta su conclusione di Mandarano.
La coreografia dei tifosi oggi in curva sud (Ishy foto)
Tutto nella ripresa, dunque, dopo un primo tempo bruttino. Caldo, tanto caldo. E poi una formazione rabberciata, qualche giovane che ha patito l'impatto con il "S. Filippo", meccanismi da oleare e un Paternò niente male, che addirittura mette i brividi alla difesa giallorossa con Mandarano e Mastrolilli nel giro di cinque minuti.
 Ma il Messina, seppur a fatica, replica dalle parti di Spezia e lo fa con Cocuzza che s'infila come un'anguilla in area paternese, ma il suo sinistro sibila la traversa.
 Ci prova poi l'ultimo arrivato, Cicatiello, scuola Genoa, che prende il coraggio a due mani e con un fendente da una ventina di metri prova a sorprendere il portiere paternese. Al 45', poi, si sveglia il Paternò, che con capitan Scalia batte a rete dopo un corner. Lagomarsini non si fa sorprendere.
Cocuzza sguscia a un difensore paternese (Ishy foto) 
Primo tempo comunque sonnolento, con le squadre costrette a dosare le forze sotto una canicola che spezza le gambe e annebbia la mente. Gli unici, invece, a infischiarsene dei 35 gradi al "S. Filippo" sono stati i duemila tifosi che hanno assiepato la curva Sud.
Loro, arrostiti sotto il sole, hanno messo in "campo" tutto il repertorio che conosciamo. Otto in pagella. Poi la ripresa con i fuochi d'artificio. Il rigore dopo 60 secondi e Re Giorgio a infilare Spezia. Un gol che cambia tutto, con il Paternò costretto a fare la partita, insidioso in tre occasioni ma ingenuo quando Parachì viene teso in area. E lì tutto è finito per gli etnei.
 E' invece iniziato bene il cammino del nuovo Messina (oggi privo di alcuni pezzi pregiati) che ora pensa solo al battesimo in campionato contro l'Acireale. Al derby di Coppa Italia, il 26 settembre, contro il Cdm (che ha eliminato l'Acireale), si penserà poi.
PIANETA MESSINA

Cocuzza dal dischetto prima si fa respingere la palla dal portiere, poi segna (Ishy foto)







RICOMINCIAMO

                                                                                                                                                                             Ishy foto
Un anno fa, di questi tempi, un'ondata giallorossa nel catino del "Celeste" accolse il Messina dei messinesi, dopo quel miracolo d'estate che scongiurò sul filo di lana la sparizione della società peloritana dalle carte federali. Era l'esordio in Coppa Italia, contro l'Adrano, il primo atto ufficiale di quella squadra messa su in quattro e quattrotto, ma che con grande cuore passò il turno ai calci di rigore.
Oggi rieccoci qua, con la stessa avversaria (il Comprensorio Normanno in pratica è l'Adrano ormai scomparso), lo stesso entusiasmo, gli stessi colori che animeranno la curva Sud e qualche certezza in più chiamata Lo Monaco.
Corona nell'esordio in Coppa Italia, la scorsa stagione, contro l'Adrano (Ishy foto)
E con la firma in calce del patron giallorosso, che nel calcio finora ha voluto e saputo solo vincere, i tifosi sanno che il vento dalle nostre parti è cambiato.
Ma la strada è lunga. Oggi è il primo passo di una maratona che squadra, tifoseria e addetti ai lavori dovranno consumare con pazienza, cuore e lucidità. Si ricomincia, dunque, consapevoli della forza del gruppo, delle ambizioni dichiarate e di un obiettivo da raggiungere. Ma non sarà una passeggiata, specie  se qualcuno crederà che basta chiamarsi Messina per brindare a fine stagione. E allora ognuno faccia la propria parte, senza sconfinamenti, con intelligenza e umiltà. Quest'ultima, poi, è la dote dei più forti.
PIANETA MESSINA

giovedì 23 agosto 2012

UN MESSINESE AL TIMONE

Il tecnico Catalano durante un allenamento a Villafranca (Ishy foto)
Tono pacato, ma dentro ha già l'adrenalina che ribolle. Il nocchiero Catalano è fatto così. Riesce a nascondere certe emozioni, in vista dell'impatto con  la prima partita vera. E per un messinese come lui, trovarsi al timone della squadra della sua città è una sensazione forte, di quelle che val la pena raccontare. "Allenare il Messina è gratificante per tutti, figuratevi per me che sono nato qui. Faccio da poco l'allenatore, ho iniziato a Milazzo ed è stata una bella esperienza. Ma qui a Messina è una sensazione ancora più grande. So di allenare un grande gruppo in una città che ha voglia di tornare nel calcio che conta. E poi abbiamo i nostri tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo. Non è una frase fatta, saranno loro a darci una grande mano quest'anno".
- Già a Brolo avete assaggiato l'antipasto
"Lì abbiamo capito di cosa sono capaci i nostri tifosi. Erano in tanti e rumorosi, con i loro cori, le bandiere, gli striscioni. Eppure era solo un'amichevole. Stupendi".
                                                                                                      http://ishyfoto.blogspot.it/
- Questo il dolce di quella gara. L'amaro?
"Ovviamente quel pareggio non ci è piaciuto. E' vero, c'era caldo, eravamo un po' imballati per i carichi di lavoro. Ma non vogliamo accampare scuse. Parlando con i ragazzi a fine partita ci siamo detti che abbiamo saggiato cosa vorrà dire affrontare squadre sulla carta inferiori. Quindi un piccolo campanello d'allarme deve scattare. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, non lo abbiamo fatto finora e non commetteremo quest'errore in futuro".
- Domenica si parte. 
"Finalmente. Dobbiamo rompere il ghiaccio, il Paternò è un'ottima squadra, conosco bene diversi giocatori. Noi avremo alcune assenze importanti, ma undici sono loro e undici noi. Sono certo che faremo una grande partita".
- Ma questa faccenda di Leon non poteva essere risolta in tempo?
"Non ho idea. Il nostro segretario mi ha informato ieri che c'è quest'impossibilità di schierarlo perchè non è arrivato il transfert. Spero di poterlo avere in campo nell'esordio di campionato contro l'Acireale".
Il portiere Lagomarsini (Ishy foto)
- Vi hanno incollato l'etichetta di super favorita. Vi piace o vi pesa?
"Pesare no, anche se questo significa avere tutti gli occhi puntati, una maggiore pressione. Per noi, comunque, deve essere uno stimolo. Ma non sarà facile, perchè a questo punto noi abbiamo tutto da perdere. Comunque è una sfida che dovremo affrontare con grande concentrazione".
- Qualcuno ha detto che il Messina ha qualche "vecchietto" di troppo e un allenatore troppo giovane. Una replica?
"Sì, ho letto o sentito qualcosa del genere. Per quanto riguarda i giocatori più esperti me li tengo stretti. Hanno tanto da dare e doti indiscutibili. Se li senti parlare, è una cosa impressionante. Hanno una mentalità vincente e questo già mi piace. Per quanto riguarda il sottoscritto, ricordo che in serie A  e B ci sono allenatori anche più giovani di me".
PIANETA MESSINA
Domenica l'abbraccio dei tifosi al "S. Filippo" per l'esordio in Coppa Italia (Ishy foto)

domenica 19 agosto 2012

LO SBARCO DEI... 500

I tifosi del Messina accorsi in massa a Brolo  (Foto Maurizio Forzano)
Il primo "assaggio" c'è stato. Quello del calore e del cuore dei tifosi giallorossi che hanno gremito la tribuna dello stadio brolese. Almeno 500 i supporter che hanno rinunciato a una comoda giornata al mare, pur di stare vicini al loro Messina in questa domenica torrida. E chissà cosa avrà pensato, questo pomeriggio, il patron Pietro Lo Monaco, presente con l'intero staff  nella tribuna del "Cipriano". 
Il risultato finale, un po' a sorpresa, ha visto la Tiger di Nardi bloccare sul pareggio il Messina, che addirittura era andato sotto di un gol, a metà del primo tempo, dopo il penalty realizzato da Calabrese per fallo del portiere Lagomarsini sullo stesso centravanti brolese.
Il vantaggio della Tiger su penalty di Calabrese (Foto Forzano)
Messina un po' lezioso, che finalmente si sveglia dopo il gol dei padroni di casa. Ed è lui, il fuoriquota Leon, a sfoderare un "numero" dei suoi, pareggiando dopo un minuto con una conclusione da applausi.
Dopo il pareggio, il Messina tenta subito di ribaltare il risultato, sfiorando il gol in almeno quattro occasioni. Due volte con Cocuzza, subentrato a Corona (piuttosto nervoso dopo alcuni screzi con Calabrese), poi con Croce e l'honduregno Leon, che ha sfiorato la doppietta su punizione.
Corona in azione tra due avversari della Tiger Brolo (Foto Forzano)
Un buon test, comunque, per il Messina che forse ha patito i carichi di lavoro della preparazione pre campionato, il gran caldo e il terreno sintetico. Tre fattori che, comunque, non devono diventare alibi di comodo in vista dell'esordio stagionale di Coppa Italia domenica prossima al "S. Filippo" contro il Paternò. Un plauso alla Tiger che alla fine è uscita indenne da quest'amichevole. E' calcio d'agosto, vabbè, ma a Brolo è un pari che vale oro.
PIANETA MESSINA
Il patron del Messina, Pietro Lo Monaco, con i dirigenti della Tiger Brolo (Foto Forzano)





IL PREDESTINATO

Il difensore Agatino Chiavaro nel quartier generale di Villafranca (Ishy foto)
Era destino. Per Agatino Chiavaro giocare nel Messina era proprio scritto. Un predestinato, come Bruce Willis nel film di Shyamalan. Era scritto, chissà dove, che le strade di Chiavaro e del Messina dovevano ricongiungersi. Così l'esperto difensore, figlio d'arte, finalmente giocherà con i colori giallorossi stampati sulla pelle. E se gli ricordi quella disgraziata esperienza flash della gestione Di Mascio, gli vengono quasi i brividi. "Guarda, lasciamo stare. Se ci penso adesso mi sembra tutto assurdo. Ero venuto a Messina con grande entusiasmo, poi eravamo a un passo dal ripescaggio. Pensa che avevo anche visto alcune carte, dovevano essere quelle della fantomatica fidejussione. Invece non era vero nulla, quella squadra fu smembrata dopo il ritiro. Veramente un peccato".
- Poi cosa hai fatto?
"Confesso che ci rimasi talmente male per i nostri tifosi che da quel giorno sono rimasto molto legato al Messina. Seguivo la squadra a distanza, mi informavo sui risultati. Mi sarebbe piaciuto tornare da voi un giorno e oggi eccomi qua. Sono contento di essere tornato".
                           http://ishyfoto.blogspot.it/
- Oggi è tutta un'altra storia
"Direi di sì, ci mancherebbe. Il nome Messina resta, la piazza è sempre importante come lo era due anni fa, ma adesso c'è una società seria e ambiziosa. Uno stimolo per dare ancora di più".
- Dopo Salerno, un'altra città importante
"L'ultima esperienza è stata positiva. Una piazza stimolante, ma credo che Messina sia una spanna più su. Poi sono siciliano e giocare nella mia terra per me ha un sapore diverso".
- Quel piccolo ritardo nella firma, quando eri in ritiro, era legato all'accordo economico?
"No, assolutamente. Sotto questo punto di vista non c'è stato alcun problema fin dall'inizio. Diciamo che la società, giustamente, voleva tutelarsi sotto un altro punto di vista. Alla fine  tutto risolto".
- Allora Chiavaro, dove metti il Messina alla vigilia del campionato?
"Ci danno tutti per favoriti. Ci fa piacere, sappiamo di essere un gruppo forte, ma adesso starà a noi dimostrare sul campo di valere. Nel calcio le chiacchiere se le porta via il vento. Ora servono i fatti. Conosciamo il nostro valore, ma dovremo rispettare anche le nostre avversarie".
PIANETA MESSINA

  

giovedì 16 agosto 2012

BENTORNATI

Una fase del primo allenamento del Messina a Villafranca (Ishy foto)
La nuova "casa" del Messina per gli allenamenti ha abbracciato questo pomeriggio la comitiva giallorossa. E' a un tiro di schioppo dalla città, a Villafranca, tre minuti d'auto dopo lo svincolo autostradale. Un rettangolo di gioco in erba naturale, con pista d'atletica, tribunetta coperta e tutti i comfort per poter lavorare durante la settimana. E al "Fagnani" troviamo il ds Ferrigno, giunto insieme alle squadra intorno alle 18.
 "Abbiamo scelto questa struttura per poterci allenare serenamente e in totale libertà nell'organizzazione del nostro lavoro - spiega subito - certo ci sarebbe piaciuto avere un impianto così in città, ma purtroppo non esiste".
Il ds Ferrigno al "Fagnani" in... azione con l'inseparabile telefonino (Ishy foto)
- Quindi l'ipotesi 24° Artiglieria è saltata per questioni logistiche
"Esatto. Come avremmo potuto convivere con un'altra squadra durante la settimana? Era molto complicato. Non avremmo potuto organizzare bene gli allenamenti, certi orari. Il martedì, ad esempio, avremmo avuto delle difficoltà. Qui, invece, ci muoveremo in assoluta libertà. Certo, per noi è anche brutto spostare la squadra dalla città, ma ci abitueremo. Tutto sommato, in una ventina di minuti si arriva".
- Molti tifosi si chiedono già perchè non vi allenerete più al S. Filippo.
"Il capo è sacro. Dove si gioca la domenica non bisogna allenarsi. E' una prerogativa di tutte le squadre. Ora decideremo se svolgere, comunque, la rifinitura al S. Filippo prima di ogni partita ufficiale".
L'esperto Ignoffo durante una fase della sgambatura a Villafranca (Ishy foto) 
-  Eri prima al telefono con il patron. Che dice? Ora il Messina ce l'ha sotto casa...
"No, per lui è uguale. Pietro Lo Monaco crede molto in questa squadra. E' riuscito a trovare quest'impianto grazie alla disponibilità del Comune di Villafranca ed ora si aspetta tanto da nostri ragazzi che hanno lavorato sodo nei giorni del ritiro. E' un gruppo affiatato, formato da giocatori forti ma al tempo stesso umili".
- Ma avere i galloni dei favoriti conviene?
"Questa cosa è anche pericolosa. Molti ci aspetteranno per farci lo scherzetto, ma dovremo essere bravi noi a farci valere". 
- Allora dicci chi sono le altre favorite
"Mi viene subito in mente l'Agropoli che avremo al S. Filippo alla terza giornata. Poi anche il Savoia. Ma non trascurerei, tra le siciliane, il Paternò, il Licata e l'Acireale".
- Due di queste le affronterete negli esordi di Coppa Italia e campionato. Non è che le hai segnalate per caricare di più i ragazzi?
"No, a questo ci pensa il nostro allenatore. Dico che il Paternò, ad esempio, ha allestito un organico importante e all'esordio in Coppa dovremo stare molto attenti". 
Il difensore Chiavaro in una conclusione al volo nell'allenamento di  ieri  (Ishy foto)
- Facciamo un gioco. Nelle prime cinque giornate di campionato, derby compreso, quanti punti dovreste racimolare per iniziare bene?
"E' normale che ci piacerebbe vincerle tutte, ma solo il campo ci dirà se saremo bravi. Da quando è uscito il calendario sto sentendo da più parti che sarà fondamentale partire a razzo. E' vero, ci piacerebbe, ma il nostro obiettivo è arrivare primi alla fine del campionato. Quindi non sarà l'inizio più o meno importante a decidere sull'esito finale della nostra stagione. Pensiamo una partita alla volta. Per me la partita più difficile resta l'esordio con l'Acireale. Dovremo rompere il ghiaccio nel migliore dei modi".
                                                                                                             http://ishyfoto.blogspot.it/
Ieri pomeriggio si è aggregato alla comitiva il 19enne Raffaele Romano, centrocampista, ex Primavera del Catania. Il giovane potrebbe firmare nei prosimi giorni, ma sul fronte acquisti il ds Ferrigno torna a sbilanciarsi sul tormentone dell'estate: il centrocampista over da affiancare a Bucolo e Quintoni. Arriverà prima dell'inizio del campionato? "Probabilmente sì. Finora abbiamo fatto chiacchiere, ora spero che tutto venga definito in breve tempo. Poi sarà il campo, anzi l'allenatore a decidere come e se impiegarlo da titolare".
PIANETA MESSINA




Ignoffo sorridente prima dell'allenamento (Ishy foto)
I cugini Cocuzza e Corona, gli... inseparabili (Ishy foto)


Il "torello" per sgranchire un po' le gambe prima della razione vera di allenamento (Ishy foto)

martedì 14 agosto 2012

CORONA: "IL DERBY? PER ORA PENSIAMO ALL'ESORDIO IN COPPA"

                                                             Foto Fabrizio Pernice   
Ferragosto a casa, per il meritato riposo. Ma Re Giorgio è già pronto a rituffarsi, dopo le fatiche del ritiro calabro-abruzzese, in pieno clima pre campionato. Tre giorni per rifiatare, giovedì nuovamente a sudare al "S. Filippo". Giorgio Corona ci racconta com'è andato, finora, questo primo step del nuovo Messina firmato Lo Monaco. "Siamo un grande gruppo, non è la solita frase di comodo. Un gruppo forte, lo dico sinceramente. Poi per me questo ritiro è stato importante, disputare tante amichevoli è fondamentale".
- Lo scorso anno hai faticato tanto nel girone d'andata. Ti è mancato proprio il ritiro pre campionato. Ora avremo un altro Corona in avvio di campionato?
"E' normale che fare solo 5 giorni di ritiro, a metà agosto ed esordire subito in Coppa Italia non è stato il massimo. Poi queste cose le paghi alla distanza".
Il gol di Cocuzza che ha regalato la vittoria lo scorso campionato contro l'Acireale (Ishy foto)  http://ishyfoto.blogspot.it/
- Hai visto il calendario. Che te ne pare?
"Per me una vale l'altra, tanto le dobbiamo affrontare tutte. Quindi non mi interessa tanto chi viene prima o dopo. Speriamo, comunque, di iniziare subito con una vittoria contro l'Acireale. Ma ora dobbiamo concentrarci subito sull'esordio in Coppa Italia, al campionato ci penseremo dopo questa partita".
- Sinceramente, quante persone ti aspetti al "S. Filippo" contro il Paternò?
"Devo essere franco. Conosco la gente di Messina, almeno tremila tifosi me li aspetto. C'è curiosità e sanno anche che in questa società c'è gente ambiziosa e competente".
- Torniamo al calendario. Sai che partità c'è il 30 settembre?
"No. Contro chi giochiamo?
- C'è il derby. Una partita speciale per te. Troverai Ciccio La Rosa che ti ha voluto lo scorso anno a Messina.
"Sarà una partita particolare per me. Sappiamo che ci vorrà tanta concentrazione e cattiveria agonistica per vincere un derby. Ne riparliamo tra qualche domenica. Ora, ripeto, pensiamo al Paternò in Coppa Italia".
- Vi hanno dipinti come i favoriti del girone. Ma secondo te, manca ancora qualcosa a questa squadra?
"No, per me è completa. Poi, se la società ritiene di dover fare ancora qualche sforzo, meglio ancora".
- Ma perchè Giampà ha salutato la compagnia. A te cosa diceva in ritiro?
"Perchè è andato via sono problemi suoi. Se uno si mette a lavorare con il Messina deve firmare, non venire solo in ritiro". 
- I giovani. Più bravi questi rispetto alla scorsa stagione?
"In allenamento sono tutti fenomeni. Per carità, sono bravi, ma vediamo cosa riusciranno a fare anche nelle partite ufficiali. Starà a noi, più esperti, aiutarli nei momenti più difficili di una gara".
- Come va con Catalano? Che effetto ti fa averlo ora come tuo allenatore?
"Sa fare l'allenatore perchè dialoga con tutti e sa gestire il gruppo. Anche quando giocavo con lui andavo molto d'accordo. Ovviamente ora abbiamo ruoli diversi, ma c'è rispetto reciproco".
- Leon e Croce. In avanti sei in buona compagnia. Oltre ovviamente a tuo cugino.
"Guarda, Leon è una persona tranquilla ma soprattutto umile e questo mi piace. Come giocatore non devo scoprirlo certo io. Salvo (Cocuzza ndr) lo conosco bene, quindi nessun problema. Con Croce ho trovato l'intesa. Si muove molto bene, so quando mettergli la palla".
-  Essere favoriti è un vantaggio o un boomerang?
"E' un'arma a doppio taglio. I nostri avversari ci aspetteranno per disputare la partita della vita. Sta a noi farci valere con la giusta cattiveria".
- Invece le tue favorite chi sono?
"Insieme a noi metterei il Cosenza, la Cavese e magari la solita sorpresa dell'anno. Quindi la terza resta un rebus".
- Per chiudere una dichiarazione d'amore. Finirai la tua carriera con la la maglia del Messina?
"Guarda, ho detto già lo scorso anno che voglio tornare con questa maglia tra i professionisti. Poi si vedrà, magari smetterò. Chissà".
PIANETA MESSINA