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venerdì 29 giugno 2012

MOSAICO GIALLOROSSO

Il direttore generale del Messina, Vincenzo Lo Monaco  (Ishy foto)
Grandi manovre senza strombazzare nulla, nello stile di una società che vuole prima mettere nero su bianco e poi parlare. Prima i fatti, dunque. E mentre il dg Vincenzo Lo Monaco, in queste ore all'estero, si prepara a una settimana densa di novità (primi ingaggi ufficiali, questione stadio), papà Pietro mette subito le cose a posto con il Milazzo, con tanto di fidejussione per garantire l'iscrizione alla società mamertina nel prossimo campionato di Lega Pro, scongiurando così una catastrofe sportiva (salvando il parco giocatori del settore giovanile), in attesa che arrivi un acquirente. 
E da Milazzo, è arcinoto, stanno per arrivare i primi calciatori (Bucolo, Quintoni, Mangiacasale, Cucinotta, Di Stefano i più sicuri) che fungeranno da "apripista" del nuovo Messina. Una formazione che sarà ovviamente puntellata da alcuni giovani (anche sponda Genoa, spediti direttamente da Pietro Lo Monaco) e da tre-quattro nomi importanti per la categoria (in caso di Serie D) che garantiscano  spessore tecnico e il mix ideale per una stagione sopra le righe. 
Da lunedì, quindi, con l'apertura ufficiale delle liste, arriveranno le prime firme nei contratti e si saprà anche il nome dell'allenatore in seconda (c'è l'ipotesi Santino Errante, ex Villafranca e Spadaforese). Il ds Ferrigno, in continuo contatto con la proprietà, si è mosso su più fronti. Il suo telefonino è stato piuttosto "caldo" in questi giorni di afa e le trattative si sono intrecciate a ritmo incessante.
Il difensore Cucinotta
 Il mosaico è a buon punto e bisognerà aspettare ancora qualche giorno per avere l'ufficialità su alcune operazioni ancora in bilico. E tra queste c'è anche l'eventuale accordo con il bomber Corona, che non è detto debba saltare. Al calciatore, tentato dall'ipotesi Torres, piacerebbe però restare a Messina. "Dopo i sacrifici fatti lo scorso campionato, vorrei continuare a indossare questa maglia solo per vincere. A Messina non si può pensare ad altro", ci ha detto qualche giorno fa. E Ferrigno, a distanza, ha ripetuto che un eventuale accordo "dipende anche da lui". Questione di soldi? Forse. Ma potrebbe anche trattarsi di altro. Ad esempio del ruolo di leader in attacco che non gli verrebbe garantito a scatola chiusa.
Giorgio Corona  (Ishy foto)
La società, infatti, è a caccia di un altro attaccante forte e Corona potrebbe diventare una seconda scelta, rischiando di partire dalla panchina. Un'ipotesi che ovviamente Corona non gradirebbe.
Questione stadio. Lunedì ci sarà un vertice tra il dg Vincenzo Lo Monaco, il vice presidente con delega ai rapporti con le istituzioni Niki Patti, funzionari del Comune e della Questura di Messina per un nuovo step legato alla viabilità a ridosso del "S. Filippo", dal quale dipende l'aumento o meno del numero di spettatori rispetto all'attuale agibilità.
La frana dello scorso anno a ridosso dello stadio "S. Filippo"  (Ishy foto)
 E per la frana? Il sindaco fa sapere di avere la copertura finanziaria (un mutuo?) per l'avvio dei lavori alle spalle della curva del "S. Filippo".
Noi facciamo un nodo con il fazzoletto e segniamo questa data. 
Speriamo di sciogliere il nodo quando Buzzanca è ancora a Palazzo Zanca. E fa pure rima.
PIANETA MESSINA



sabato 23 giugno 2012

SOTTO TRACCIA. MA SPUNTANO I PRIMI NOMI

Il nuovo direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno  (Ishy foto)
Da buon napoletano l'entusiasmo non gli manca. Ma è anche un napoletano un po' atipico, se è vero che non ama tanto le parole, ma i fatti. "Sono schietto - spiega subito il nuovo ds Ferrigno - non mi piace prendere in giro nessuno facendo ora nomi di calciatori tanto per farli. Stiamo lavorando per allestire un Messina forte, solo i risultati sul campo diranno se abbiamo lavorato bene o meno".
Il centrocampista Fabio Mangiacasale
- Nomi, quindi, per ora niente?
"Non si tratta qui di non dirli per il gusto di fare i misteriosi. Ci sono delle trattative in corso, con una base di partenza già individuata che va solo perfezionata e ufficializzata. Tutto qui".
- Proviamo noi a fare qualche nome? Ad esempio Quintoni, Bucolo, Chiaria, Benci, Cucinotta. Intanto partite da questi, li avete avuti a Milazzo.
Il difensore Quintoni
"E' ovvio che qualche calciatore di sicuro affidamento, che abbiamo avuto a Milazzo, lo porteremo a Messina. Tra quelli che ha citato, escluderei comunque Benci e inserirei Mangiacasale. Con cinque-sei calciatori che la scorsa stagione hanno vestito la casacca del Milazzo c'è già un accordo di massima, anche se per l'attaccante Chiaria, molto richiesto da diverse società di Lega Pro, la situazione è un po' più complicata, ma speriamo di portarlo a Messina". 
- E a proposito di attaccanti, Corona oggi è più vicino al Messina?
"In questo momento è il calciatore con maggiori probabilità, tra quelli giallorossi della scorsa stagione, a vestire ancora la maglia del Messina. Ma dipende anche da lui".
Mimmo Giampà
- Poi sono stati fatti nomi più o meno a effetto. Ad esempio Giampà. E' solo una suggestione?
"No. Devo dire che con Mimmo ci siamo sentiti. Lo scorso anno ha lasciato la maglia del Modena, in B, per scendere di categoria a Catanzaro, ma la sua è stata una scelta di cuore. Non so se è disposto a farne un'altra scelta coraggiosa, visto che a Messina ha lasciato tanti bei ricordi".
PIANETA MESSINA
Il presidente del Messina Torrisi insieme a un tifoso dopo la presentazione della nuova proprietà a Palazzo Zanca (Ishy foto)



lunedì 18 giugno 2012

"I POLITICI? NON CI FIDIAMO TROPPO"

Il direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno (Ishy foto)
Nomi? Per ora nessuno, ma idee chiare. Primo dato. Non è ancora detto che il Messina debba giocare anche il prossimo campionato in Serie D. Quindi? "Stiamo allestendo una squadra - svela il nuovo ds Ferrigno - che faccia benissimo in quarta serie, ma che possa fare bene eventualmente anche in Lega Pro". Lo spiraglio, quindi, resta aperto. La speranza, senza però creare illusioni, è che si apra un pertugio tra i "prof" dove potersi infilare. Intanto, però, il nuovo organico sta già nascendo. Sotto traccia, con accordi preliminari che saranno ratificati nei prossimi giorni. "Un mix di calciatori esperti e giovani di spessore. Per ora non facciamo nomi". 
In sala stampa, per strappare qualche indiscrezione su eventuali confermati dell'ultimo campionato del Messina, il nome più gettonato è quello di Giorgio Corona.
Giorgio Corona potrebbe essere confermato dalla nuova proprietà  (Ishy foto)
Il bomber peloritano, contattato stamane da Pianeta Messina, non si è nascosto dietro un dito, facendo capire di essere pronto ad accettare una eventuale conferma dalla nuova proprietà. "Giocare nel Messina significa solo vincere, quindi se ci sono le premesse mi piacerebbe indossare ancora questa maglia. Nell'ultimo campionato l'abbiamo onorata tra tante difficoltà. Finora non mi ha contattato nessuno, sicuramente la nuova proprietà chiamerà il sottoscritto e gli altri miei compagni perchè ci sarà da firmare le liberatorie. Quindi vedremo. Se ci sono le premesse, perchè no, mi piacerebbe restare a Messina".
Riportiamo questa dichiarazioni al ds Ferrigno e al nuovo tecnico Catalano. "Nessuna preclusione - spiegano entrambi - conosciamo le doti di Corona. Sappiamo che potrebbe darci una grossa mano. Dobbiamo incontrarci e valuteremo se ci saranno le condizioni per tenerlo a Messina".
Il direttore generale del Messina Vincenzo Lo Monaco (Ishy foto)
A fine conferenza stampa, chiacchierata con il dg Vincenzo Lo Monaco, un po' più a briglie sciolte per capire subito due cose. Quanto dovrà spendere questa nuova società per presentare sulla rampa di lancio un Messina con i galloni di favorito e quali potranno essere, se ce ne saranno, i "cavalli di ritorno" nella prima gestione economica della società. Sulla faccenda del budget iniziale, Lo Monaco è molto chiaro. "Partiamo dal presupposto che a Messina, con questa nuova società, non è arrivato il magnate di turno che butta i petrodollari dalla finestra. Siamo e saremo una società oculata che comunque ha le idee chiare su come investire. E' chiaro che in questa dimensione, nonostante si stia parlando di campionato di Serie D, dobbiamo parlare di una cifra complessiva che oscilla tra il milione e il milione e mezzo di euro".
- E' un primo investimento a perdere che pensate di ammortizzare. Ma come?
"Ci vuole un elevato grado di pazzia - sorride Lo Monaco - quando si decide d'intraprendere un cammino come il nostro. In queste categorie, per attuare un programma ambizioso, sai quanto devi spendere ma non conosci quali saranno i ricavi. E' ovvio che questa lo sapevamo dall'inizio. Noi puntiamo per questo sullo stadio. E' impensabile non sfruttare appieno questa grande struttura che però deve essere rimessa in piedi al più presto. Il S. Filippo può diventare per noi una fonte di ricavo. E' per questo motivo che chiederemo una gestione pluriennale dell'impianto. Faccio un esempio. Se avremo una foresteria, che è da rimettere in sesto al più presto, capace di ospitare anche società
sportive di altre discipline come il basket, perchè non sfruttarla? Per noi sarebbe un guadagno. Questa, ovviamente, è solo un'idea. Ma ce ne potrebbero essere altre. Ad esempio, probabilmente avremo un sistema nuovo per la vendita dei tagliandi per l'accesso allo stadio. Pensiamo di abolire le biglietterie, con relativi costi di gestione e rischi annessi, per far posto a una vendita telematica tramite lottomatica. Per i nostri tifosi sarà facile acquistare i biglietti, anche sotto casa, al tabacchino, al bar o in tanti altri centri abilitati. Per gli abbonamenti, poi, posso anticipare che applicheremo tariffe veramente popolari, perchè è giusto che tutti possano avere un posto al S. Filippo senza dover fare sacrifici".
- Capienza ridotta anche per colpa di quella frana che giace lì da un anno. Ora vi fidate delle ultime promesse?
"In linea di massima e l'ho detto in conferenza stampa insieme al presidente Torrisi, dei politici non ci fidiamo troppo. Ma questo non vuol dire che verso il sindaco e l'Amministrazione comunale di Messina abbiamo qualche riserva. Prendiamo atto della loro disponibilità a rimettere a posto, nei tempi giusti, quel tratto dello stadio. Per quanto riguarda la capienza attuale, credo possa essere aumentata, indipendentemente dalla frana".
PIANETA MESSINA





domenica 17 giugno 2012

UN MESSINESE AL TIMONE

Gaetano Catalano, nuovo allenatore del Messina (Ishy foto)
E' il nuovo timoniere del Messina. E lui, messinese purosangue, è già elettrizzato in vista di una stagione a tinte giallorosse. Per Gaetano Catalano allenare il Messina è come fare bingo. Il nuovo tecnico peloritano verrà presentato ufficialmente domattina, insieme a tutto lo staff, nella conferenza stampa che si terrà al "S. Filippo". Ma ieri mattina, a margine del primo bagno di folla al Comune, lo abbiamo intercettato strappandogli qualche battuta a caldo.
 "Tifosi stupendi, commoventi, ci hanno accolto con grande amore. Mi sento di ringraziarli subito per l'affetto che ci hanno subito mostrato".
- Ora arriva il bello. Lascia il Milazzo in Lega Pro, ma per lei la D con il Messina è come una promozione.
"Direi proprio di sì. Qui non si tratta di categoria, ma di una piazza importante dove lavori. Allenare il Messina per me è un grande onore. La categoria non conta, se fai calcio in questa città ti senti già in un'altra dimensione. Ovvio che faremo di tutto per ottenere subito sul campo ciò che i nostri tifosi si aspettano".
PIANETA MESSINA

sabato 16 giugno 2012

EFFETTO LO MONACO

Pietro Lo Monaco osannato dai tifosi del Messina che gli hanno subito donato una sciarpa  (Ishy foto)
Da pelle d'oca. Un abbraccio caldo, caldissimo, ha avvolto il gruppo Lo Monaco nel "salone delle bandiere" del Comune. Mattatore lui, Pietro Lo Monaco, sbarcato a Messina per metterci subito la faccia e soprattutto l'entusiasmo dopo la scalata al timone dell'Acr. "Ieri ho visto una foto di circa quarant'anni fa, presidente era Gulletta, io ero un calciatore di quel Messina. Mi è venuta la pelle d'oca rivedendo quella foto, oggi me l'avete fatta venire voi la pelle d'oca con quest'accoglienza. E non è facile che io mi commuova".
E giù gli applausi, i cori, gli occhi lucidi per una giornata che segna il primo passo della rinascita. Pietro Lo Monaco si rivolge subito ai sostenitori del Messina: "Non userò mai i tifosi, non voglio qui parlare di abbonamenti o altro, ma una cosa me l'aspetto. Tanto amore da parte della gente. So che quando ti manca una cosa per tanto tempo soffri, spero adesso che si abbia la giusta cattiveria nel pieno rispetto dei ruoli. A me non piace perdere mai, neanche se gioco alle noccioline. Se dipendesse da me, iscriverei subito il Messina in Serie A. Purtroppo siamo in D e dire oggi se in due-tre o quattro anni saremo al vertice non serve a niente. Se ci sarà uno spiraglio, quest'estate, visto tutto il macello con diverse società in crisi, non ci tireremo indietro e ci infileremo per un eventuale ripescaggio. Ma questa, per ora, è solo un'ipotesi, nulla di più".
Alla presentazione ufficiale c'era l'intero staff. Vincenzo Lo Monaco, dg del Messina, il presidente Torrisi, il ds Ferrigno, l'allenatore Catalano, il direttore amministrativo Marullo, Niki Patti e il responsabile del settore giovanile Buttò. A fare gli onori di casa il sindaco Buzzanca (per lui qualche mugugno da parte dei tifosi) e il presidente della Provincia Ricevuto, che ha voluto ricordare in un giorno così importante, chi invece non c'è più: Ciccio Currò. Per lo storico massaggiatore del Messina un commovente applauso e cori da parte dei tifosi dei club che hanno gremito il salone municipale.
Il "Lo Monaco-day" (lunedì conferenza stampa al S. Filippo per presentare i quadri tecnici) finisce con le facce finalmente felici di chi ha sofferto troppo in questi anni. L'impatto è stato impressionante, l'amore che trasuda per il Messina ha colpito i nuovi proprietari e Pietro Lo Monaco, a nome del nuovo staff, si congeda così: "Il calcio non esiste senza i tifosi. Oggi avete dimostrato che la squadra ce l'avete dentro. Dobbiamo onorare questo vostro amore".
PIANETA MESSINA









giovedì 14 giugno 2012

QUESTIONE DI CUORE

Ora ognuno al suo posto. Nel rispetto dei ruoli e soprattutto dei meriti. Quelli della coraggiosa band capitanata da Lello Manfredi sono stati consacrati in queste ore e hanno una cosa in comune con lo sforzo dei nuovi proprietari del Messina: ci hanno messo il cuore, oltre ai soldi. Tra due giorni ci sarà l'abbraccio al gruppo firmato Lo Monaco. Inizia un lungo cammino che tutti sperano riporti il Messina calcio là dove merita. Fa bene il patron Pietro e non usare toni trionfalistici. La strada sarà dura e bisognerà lavorare sodo per rivedere presto la luce. E per gustare i primi frutti, bisognerà prima arare bene la terra, farsi i calli insomma, senza aspettarsi nulla dal cielo solo perchè ti chiami Messina. 
Lo scorso anno, di questi tempi, si facevano altri discorsi. L'Acr Messina era sull'orlo del baratro, con il gruppo Martorano intenzionato a staccare la spina. Una società a pezzi, il Palazzo e gli imprenditori messinesi sordi al grido di dolore dei tifosi. Finchè, in pieno luglio, è arrivato il piccolo miracolo del gruppo Manfredi, con un'operazione salvataggio sul filo di lana.
Il presidente Isidoro Torrisi e il dg Vincenzo Lo Monaco (Foto Alessio Villari)
 Oggi, se siamo qui a raccontare la svolta societaria griffata Lo Monaco, serve anche ricordare da dove veniamo. E chi quattro anni fa, dopo la "fuga" dei Franza, non è stato capace di trovare (lodo Petrucci) uno straccio di alternativa, sentenziando poi che l'Acr doveva scomparire, tra due giorni ci regalerà un bel discorsetto. Ma non commuoverà nessuno.
PIANETA MESSINA
Torrisi, Manfredi, Lo Monaco e  Di Bartolo (Foto Alessio Villari)





martedì 12 giugno 2012

SGAMBETTO A VUOTO


Nonostante qualche tentativo maldestro di fare slittare l'operazione, con la pantomima della delega per posta, alla fine il gruppo Lo Monaco si è messo in tasca il Messina. Il caldo pomeriggio nello studio notarile Arrigo è finito con le firme in calce dei protagonisti per il passaggio delle quote societarie agli ex proprietari del Milazzo. Nei prossimi giorni, con l'ok anche da parte dell'amministratore della Trinacria, Giuseppe Peditto, tutto sarà definito al 100%. Ciò che conta, ora, è che il Messina ha un nuovo padrone. Pietro Lo Monaco lo aveva detto nei giorni scorsi: "Se riuscirò a fare quest'operazione per me sarà molto stimolante. A Messina mi sento a casa, spero che tutto vada bene". E tutto bene è andato, nonostante qualche tentativo di sgambetto andato a vuoto. Ma ci sta, nel calcio i falli fanno parte del gioco.
PIANETA MESSINA


IL COMUNICATO UFFICIALE

L’Acr Messina comunica d’aver ceduto, oggi pomeriggio, il 67% delle quote azionarie 
al gruppo Lo Monaco. La cessione del pacchetto azionario è avvenuta a costo zero 

per gli acquirenti, con la rinuncia integrale, da parte dei soci dell’Acr, alle somme 
anticipate e versate nel corso della stagione da poco conclusasi e che ammontano 
a circa 400 mila euro. Il gruppo Lo Monaco, nel contempo, acquisendo le quote

provvederà al pagamento dei debiti restanti.
Il presidente dell’Acr Messina, Lello Manfredi, ed i soci, nell’esprimere soddisfazione 
per la definizione dell’operazione, avvenuta in tempi brevi grazie alla disponibilità 
ed alla determinazione degli acquirenti, augura alla nuova proprietà le migliori 
fortune nella certezza che il progetto sposato da un gruppo imprenditoriale 
competente e lungimirante come quello dei Lo Monaco potrà regalare al Messina e alla
 città i traguardi che meritano nelle categorie professionistiche.

 La società 
ringrazia quanti, dallo staff ai calciatori, dal personale ai tifosi ed alla stampa, hanno 
contribuito, sin dal primo difficile momento, al salvataggio del Messina e poi ad 
una stagione che ha restituito entusiasmo in una città troppo a lungo umiliata da 
gestioni discutibili. E’ solo grazie al contributo di tutti che possiamo dire di essere u
sciti oggi dal periodo più buio della storia del Messina e ci accingiamo a vivere una 
stagione di sicuro rilancio.

Un anno fa sembrava impossibile anche solo pensare 
all’iscrizione al campionato, invece, grazie allo sforzo congiunto di un gruppo di soci 
affiancato dal sostegno dei tifosi, della stampa e di quanti ci hanno accompagnato in
questo anno, siamo riusciti a portare fuori dalle secche la società che adesso potrà 
ambire a un futuro migliore.

FALLO DI CONFUSIONE

Prendiamo in prestito una battuta che Pietro Lo Monaco, una decina di giorni fa, si è lasciato scappare nella nostra prima chiacchierata informale. "Per fare calcio seriamente a Messina ci vuole l'elmetto".  E dalle schermaglie delle ultime ore, che rischiano di allungare il brodo di una trattativa che sembrava blindata, quella battuta suona come una frustata per tutti. E se oggi si rischia di non concludere un bel niente (l'incontro dal notaio potrebbe slittare), perchè uno dei soci dell'Acr è oltre confine o qualche altro ha tramato solo per il gusto di fare un dispetto, più che un elmetto servirebbe uno psicanalista. Ma la situazione è ovviamente rimediabile, perchè il gruppo Lo Monaco ha ormai deciso di andare fino in fondo e perchè Bonina ha promesso che non si metterà di traverso a questa trattativa. Alcuni soci oggi dicono di avere avallato il passaggio al gruppo Lo Monaco, alcuni giorni fa, convinti che del progetto avrebbe fatto parte anche Bonina. Le cose, invece, non sono andate così. L'imprenditore barcellonese, nel "faccia a faccia" con i tifosi dei club, allo stadio S. Filippo", è stato chiaro. "Bonina ha ribadito - spiega Nino Martorana, presidente di Gioventù Giallorossa - di essere intenzionato a investire per l'Acr Messina. Ha fatto una proposta concreta agli attuali proprietari, ma ha aggiunto di essere disposto anche a partecipare al 50% nell'operazione che sta conducendo il gruppo Lo Monaco. Una soluzione che anche a noi tifosi piacerebbe, ma a questo punto sono cose che devono risolvere loro. A noi interessa che l'Acr abbia un futuro societario solido, con un progetto ambizioso. Il gruppo Lo Monaco ci dà garanzie, con Bonina dentro sarebbe anche meglio, ma non dipende da noi".
Incassata la mezza delusione per il "nì" dei tifosi alla controfferta di acquisto sul filo di lana, Immacolato Bonina ha incontrato fino a tarda sera i soci dell'Acr (tra questi, però, almeno due sono pro Lo Monaco), ribadendo il proprio stato d'animo (deluso) per l'esclusione dai piani già stabiliti dagli ex proprietari del Milazzo. "Ho parlato con i tifosi, gli ho spiegato come sono andate le cose, sono sempre disposto ad aiutare il Messina come ho fatto finora. Però se il gruppo Lo Monaco ha deciso di andare avanti da solo non sarò io a ostacolarlo. L'ho detto anche agli attuali proprietari dell'Acr, se ci sarà la possibilità di dare una mano al Messina non mi tirerò indietro". 
   PIANETA MESSINA



domenica 10 giugno 2012

LO MONACO: "IL MESSINA SCELTA DI CUORE"

Nero su bianco martedì, presentazione ufficiale sabato. Sono i due giorni della svolta. Il nuovo Messina griffato Lo Monaco è già pronto. Allenatore, dg e ds hanno già un nome e cognome, un'operazione  da mezzo milione di euro (l'ammontare dei debiti accertati) per acquisire in toto le quote societarie. Tra due giorni, quindi, l'appuntamento in uno studio notarile, tra i consulenti del gruppo acquirente e gli attuali proprietari, per il passaggio di consegne. 
Pietro Lo Monaco, contattato stamane da Pianeta Messina, esordisce così: "Per ora è meglio non dire nulla, ci sarà un comunicato ufficiale quando la situazione sarà definita davanti a un notaio". 
- I tifosi hanno grande fame di calcio e vi aspettano a braccia aperte
"Questo ci fa piacere e ci stimola. La nostra è una scelta di cuore. Economicamente non vantaggiosa, ma stiamo definendo quest'operazione proprio perchè ritengo Messina una grande piazza nella quale poter fare calcio in una dimensione importante".
- Bonina ha detto che vorrà far parte di questo progetto. Può anticipare qualcosa?
"Non c'è da anticipare niente. Ripeto, ci sarà un comunicato ufficiale quando l'operazione sarà definita. L'organigramma è pronto, compreso il luogo e la data del ritiro in vista della prossima stagione".
Appuntamento, quindi, a sabato prossimo per la conferenza stampa di presentazione ufficiale del nuovo Messina firmato Lo Monaco. Ci sarà anche lui, l'attuale dg del Genoa, che ama definirsi "terrone al 100%" e messinese d'adozione. 
PIANETA MESSINA

venerdì 8 giugno 2012

BONINA: "SONO PRONTO SOLO PER L'ACR"


Immacolato Bonina (Ishy foto)
Questione di giorni. Il Messina vicino a un nuovo padrone, con una firma chiara in calce. L'operazione Lo Monaco è quasi fatta, senza trucchi e senza inganni. Le carte hanno convinto i consulenti, il debito complessivo era una montagna da poter scalare. Quindi si farà, il cambio della guardia è ormai dietro l'angolo. Ma tutti ora si chiedono. E Bonina? Ci sarà anche lui in quest'operazione rilancio, oppure l'occhio dell'imprenditore barcellonese è rivolto altrove? Interpellato proprio su questo punto, Bonina non ha esitazioni: "Quando ho incontrato Lo Monaco e mi ha chiesto di partecipare a questo progetto di rilancio dell'Acr Messina ho detto sì. Ci siamo lasciati così. Io sono pronto, ora le cose sono più chiare. Ho sempre detto che per fare calcio a Messina con grandi ambizioni ci vuole un progetto condiviso. Insieme al gruppo Lo Monaco darò il  mio contributo per l'Acr Messina. Le dichiarazioni di De Leo? Non le condivido. Ha deciso di andare avanti per la sua strada, non considerando l'Acr. Mi dispiace, perchè così viene meno quell'unico progetto condiviso sul quale ho sempre insistito". Punto. Bonina, quindi, c'è e ci sarà, ma per l'Acr.  Parole sue.
PIANETA MESSINA