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giovedì 19 gennaio 2012

ROMPERE L'INCANTESIMO

Saranno in 150, quanto i biglietti disponibili per la gara di domenica prossima nella tana del Sambiase. E c'è da giurare che già da oggi, quando al Bar delle Rose, sede storica di Gioventù Giallorossa, dovrebbe arrivare lo stock dei tagliandi, inizieranno le prenotazioni per colorare di giallorosso uno spicchio del "D'Ippolito" di Lamezia Terme. 
A sin. Martorana con Manfredi e Buzzanca (Ishy foto)
La mission in terra calabrese, per fare sentire il proprio calore alla pattuglia di Bertoni, sta già scandendo le prime fasi per organizzare al meglio la spedizione. Ancora non è stato deciso se si partirà in treno o in auto (benzina permettendo), ma poco cambierà. L'importante sarà essere lì, sui gradoni del "D'Ippolito", nella speranza di poter brindare finalmente al primo exploit in trasferta e rompere l'incantesimo. "Prima o poi - dice subito Nino Martorana, capo storico di Gioventù Giallorossa - la prima partita in trasferta la vinceremo. Speriamo di farcela domenica". Sul digiuno di successi lontano da casa, Martorana dà una spiegazione. "Non c'è un solo motivo. Innanzitutto gli avversari affrontano il Messina con il coltello fra i denti. Per loro diventa la partita della vita. Siamo il Messina e tentare di fargli lo sgambetto è sempre stimolante. Siamo la squadra da battere. A Caltanissetta, ad esempio, i nostri hanno ricevuto anche calcioni e questo è capitato anche in altre trasferte. Poi non dimentichiamo gli arbitri, che spesso non hanno il coraggio di tutelare le squadre ospiti. Il fattore ambientale, in serie D, purtroppo si fa sentire".
- In cuor vostro, ci credete?
"In cosa? Di vincere domenica o di agganciare la vetta?"
Cocuzza realizza il secondo gol contro l'Acri (Ishy foto)
- Partiamo dalla prima...
"Beh, perchè no? Finora in trasferta, tranne qualche rara occasione, nessuno ci ha messi sotto. Almeno quattro pareggi dovevano essere vittorie. Ricordo Acri, Licata, la gara con la Valle Grecanica, poi anche contro l'Hinterreggio. Lì eravamo passati in vantaggio. Quindi la squadra dà sempre l'impressione di voler vincere la partita anche in trasferta. Per la seconda domanda, aspettiamo qualche giornata. Sulla carta niente è impossibile".
- Eppure i denigratori non mancano...
"Purtroppo è così. Ho letto la vostra recente intervista al presidente Manfredi. Ha parlato di avvoltoi attorno al Messina. La verità è che ci sono persone che vorrebbero mettere le mani nella società senza rischiare tanto. E' vero, ci sono delle difficoltà, ma alcune sono state superate. Oggi siamo più fiduciosi, c'è stato l'ingresso di un nuovo socio, poi ci dispiace venire a sapere che qualche ex tesserato che aveva fatto una transazione con Manfredi sulle sue spettanze, poi ha deciso di mandare un decreto ingiuntivo reclamando l'intera somma".
- Si riferisce a Magi?
"Sì, questo mi dispiace, perchè a Messina ha fatto un ottimo lavoro e di lui avevamo un buon ricordo".
L'ex ds Gianni Magi (Ishy foto)
Chiamato in causa, abbiamo contattato Gianni Magi, per fargli spiegare com'è andata tutta questa faccenda legata alle spettanze legate alla sciagurata gestione Santarelli, che i nuovi proprietari del Messina hanno dovuto ereditare. Partiamo dalla fine. Il decreto ingiuntivo recapitato all'Acr Messina ammonta esattamente a 18 mila 749 euro. E' l'atto finale di un mancato accordo amichevole tra le parti. Magi spiega com'è andata. "Mi dispiace che sia finita così, ma prima che si dicano cose strane sul mio conto, tengo a precisare che questa situazione non è dipesa da me. Si partiva da un credito di 15 mila euro, successivamente c'era stato un accordo sulla metà. Era il mese di ottobre. Ho dovuto rincorrere sempre Manfredi che poi mi ha mandato una lettera con la quale specificava che al netto si parlava di 5000 euro da dividere in due pagamenti a fine gennaio e fine marzo. Mi sono sentito preso in giro e il 9 dicembre è partita la raccomandata con la sentenza del giudice al quale mi ero rivolto per ottenere integralmente le mie spettanze. La raccomandata è tornata indietro e l'ho rispedita a un altro indirizzo dove stavolta è stata recapitata. Quindi il fatto che la trattativa con il gruppo Siracusano sia saltata non centra nulla con la mia decisione di intentare una causa con l'Acr Messina. Io la decisione l'avevo presa già quando la trattativa con Siracusano era ancora aperta. Anzi, lo dissi anche allo stesso Siracusano che non sarei tornato indietro neanche se lui fosse entrato a far parte della dirigenza". 
PIANETA MESSINA





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