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mercoledì 31 luglio 2013

MUSCOLI E TESTA, IL MESSINA FA LA VOCE GROSSA

Ripartenza del Messina con Guadalupi che costringe l'Avellino a ripiegare
Castel di Sangro - Per la trentina di tifosi peloritani presenti allo stadio “Teofilo Patini” di Castel di Sangro, è stata una bella soddisfazione assistere alla vittoria del Messina contro l'Avellino, neo promosso in Serie B. Un'amichevole spartiacque per la preparazione giallorossa in Alto Sangro, per valutare l’avanzamento del lavoro, sia dal punto di vista tattico che atletico. Pronti via e parte subito forte l’undici irpino, privo però di diversi elementi come Biancolino (in tribuna) e Castaldo in panchina. Mister Catalano, come già nelle precedenti uscite, manda in campo i suoi ragazzi con un 4-2-3-1 che vede tra i pali Lagomarsini, protetto da Caldore, Caiazzo, Ignoffo e Bolzan in terza linea. A metà campo agiscono Bucolo e Maiorano, con Costa Ferreira e Quintoni ai lati e Guadalupi dietro l’unica punta Chiaria. L’Avellino risponde invece con un 3-5-2 che vede Seculin tra i pali, in terza linea agiscono Izzo, Fabbro e  Pisacane. In mediana spazio a Togni in regia supportato da Angiulli e Arini, con Zappacosta e De Vito sulle fasce. In avanti il duo composto da Herrera e Galabinov. Servono appena 4’ di gioco all’Avellino per rendersi pericoloso con un piazzato di Togni che costringe Lagomarsini ad una corta respinta di pugno. Sugli sviluppi dell’azione Galabinov colpisce debolmente di testa con l’estremo peloritano chiamato alla presa facile. L’inizio a tamburo battente degli irpini è però un fuoco di paglia. Merito di un Messina ben messo in campo, bravo nel chiudere gli spazi per poter poi giocare di rimessa. Al 18’ un piazzato dal limite destro dell’area di rigore di Quintoni, costringe la difesa dei verdi alla respinta in angolo. Al 28’ è il turno di Chiaria che non sfrutta a dovere un errore difensivo e sparacchia a lato in diagonale. Dopo lo scampato pericolo, l’Avellino ci prova subito sfruttando il ribaltamento di fronte con un tiro Angiulli al tiro debole di poco a lato.  Al 34’ è il turno di Galabinov su punizione, con Lagomarsini chiamato alla presa facile. Spinge l’undici di mister Rastelli, tanto da rendersi ancora pericolosa al 39’ con De Vito che sfrutta una topica dell’estremo messinese; sul successivo cross è pronto Arini di testa, senza però fortuna con la sfera che si perde do poco a lato. 
Il ds Ferrigno e Corona prima dell'inizio dell'amichevole contro l'Avellino
Al 41’ è ancora l’undici irpino a rendersi pericoloso con un tiro di Galabinov da pochi passi, murato da Ignoffo. Sul finale della prima frazione, il Messina torna a farsi vedere dalle parti di Seculin con Guadalupi che si perde sul più bello, con un tiro telefonato dal limite. Nella ripresa, il trainer dei campani rivolta come un calzino il proprio undici, con ben sette cambi. A passare, però, è il Messina. Su un debole rinvio dell’estremo Di Masi, Guadalupi mette in mezzo per Maiorano che però non trova il giusto impatto con la sfera, favorendo involontariamente l’accorrente Chiaria che insacca a porta vuota. Il vantaggio siciliano stordisce un Avellino incapace di proporsi fino al quarto d’ora, con un tiro abbondantemente alto di D’Angelo. Al 18’ della ripresa, brivido per il Messina con Castaldo che imbeccato da Herrera al limite dell’area coglie la parte inferiore della traversa. Tre minuti dopo ancora pericoloso l’Avellino con Lagomarsini chiamato alla respinta in angolo su tiro di Zappacosta. Al 28’ del st Schiavon ha la possibilità di rimettere il match in pari, ma cicca clamorosamente a due passi da Lagomarsini, non sfruttando un preciso cross di Zappacosta dalla destra.
I tifosi del Messina festeggiano per la vittoria contro gli irpini
Alla mezz’ora esce Chiaria, con il giovane Buongiorno al suo posto come vertice alto dell’attacco peloritano. Un minuto dopo, però, è ancora il turno dell’Avellino: questa volta l’imprecisione sotto porta è di Castaldo che sparacchia a lato. Preme l'undici campano a caccia del pari.
Ottima, però, la fase difensiva di un Messina con il solito Ignoffo chiamato a giganteggiare. Al 34’ della ripresa è il turno di Millesi che calcia a lato su tiro in corsa. Sul successivo ribaltamento di fronte, tocca a Guadalupi con un tiro mal calibrato che si perde sul fondo. L’Avellino non si perde d’animo e sempre sfruttando l’out destro con Zappacosta consente a Castaldo di colpire di testa, senza però trovare la mira giusta. Ancora un ribaltamento di fronte con protagonista questa volta Buongiorno che dal limite dell’area offre un tiro telefonato facile preda di Di Masi. E’, però, solo il preludio al raddoppio messinese che arriva all'83' con Bolzan che mette in mezzo, Buongiorno contrastato ai limiti del regolamento non riesce a giocare la palla che arriva puntuale sui piedi di Ferreira che insacca. Un minuto dopo, D’Angelo atterrato in area da Bucolo, consente agli irpini di giocarsi il bonus dagli undici metri, che Castaldo insacca implacabilmente. L’ultimo acuto di giornata lo fa registrare D’Angelo, che servito da Castaldo s’incunea in area, ma il tiro è facile preda di Lagomarsini chiamato all’uscita bassa. Finisce dunque con la prestigiosa vittoria del Messina che batte un Avellino apparso inconcludente. Ottima la prova dei ragazzi di Catalano, tanto bravi in fase difensiva, quanto in attacco. Un risultato che farà sicuramente sorridere il popolo giallorosso (in tribuna c'era un Pietro Lo Monaco soddisfatto) in attesa comunque di ulteriori colpi di mercato che la proprietà non farà di certo mancare nei prossimi giorni.
Alberto Teti

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