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sabato 20 luglio 2013

BUONGIORNO: "DICONO CHE SOMIGLIO A LUCA TONI... "

L'attaccante Buongiorno stacca di testa in partitella a Castel di Sangro (Foto Teti)
E' un ragazzone di 19 anni e gioca in casa, nella sua Castel di Sangro. Daniele Buongiorno, in comproprietà con il Genoa, è il classico attaccante boa che nonostante i suoi 19 anni è pronto a ritagliarsi uno spazio nello scacchiere di Catalano che ieri ha riabbracciato la squadra (allenamento sotto una pioggia battente) dopo aver ultimato il supercorso di Coverciano, portando a casa il patentino di allenatore.
E del suo nuovo allenatore, Buongiorno dice subito una cosa: "E' una bella persona, mi piace come spiega le cose che dobbiamo fare in campo. Oggi ci ha anche parlato di alcune cose che ha potuto apprendere nel corso di Coverciano, accennandoci ad esempio alle lezioni di due allenatori che lui stima molto, come Spalletti e Stramaccioni". 
- Sei in ritiro a due passi da casa. Hai dato qualche dritta ai tuoi compagni su dove andare nel poco tempo libero che avete?
"Qualcuno mi ha chiesto informazioni, ma il problema è che l'hotel dove alloggiamo è un po' distante dal centro di Castel di Sangro. Quindi dobbiamo utilizzare il pulmino per poterci spostare, ma alla fine molti rinunciano e preferiscono riposarsi in albergo".
- E qualche consiglio sulle prelibatezze di Castel di Sangro? Qual è il vostro piatto tipico?
"Qui c'è la sagra delle cazzariell e fagioli. E' una pasta tonda, molto buona".
- E l'avete mangiata al ritiro?
"Sì, ma l'hanno cucinata al sugo". 
I mostaccioli , dolce tipico abruzzese
- Altre leccornie da leccarsi i baffi?
"I mostaccioli. Sono dolci tipici abruzzesi, ma credo che anche in altre regioni li fanno. Sono buonissimi, ma non fanno parte del nostro menu. Sono ipocalorici e per noi calciatori è roba vietata".
- Dopo quest'abbuffata, torniamo a parlare di te. Hai avuto un buon impatto con la tua nuova squadra, segnando subito nelle due prime partitelle. 
"Ho grandi stimoli, sono molto contento di giocare in un gruppo così importante. Segnare, per un attaccante, fa sempre piacere anche in allenamento. So comunque di dover migliorare con il tempo per guadagnarmi uno spazio in questa squadra. E' normale che giocare titolare fa piacere a chiunque, ma sono anche pronto ad aspettare il mio turno".
- Ma te l'hanno detto che con Catalano nessuno ha la maglia da titolare assicurata per contratto?
"Credo che questa filosofia dell'allenatore è uno stimolo per l'intero gruppo. Alla fine nessuno si sente riserva nè titolare a vita".
- E tu come ti senti?
"Orgoglioso d'indossare questa maglia così importante. Sarà un'esperienza che mi maturerà ancora, sono giovane e vorrò dare al Messina tutto il mio entusiasmo".
- In campo, invece, come ti piace muoverti?
"Mi hanno detto che ricordo per caratteristiche Luca Toni. In parte è vero, però il paragone mi imbarazza un pochino".
- Comunque prediligi i traversoni telecomandati dalle fasce.
"Eh, sì. Se arrivano è meglio. Ma già nelle prime sgambature in famiglia i cross di Quintoni, Bolzan o Caldore sono arrivati. In qualche caso li ho sfruttati bene".
PIANETA MESSINA

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