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mercoledì 24 luglio 2013

BUCOLO: "CON IL PESCARA SARA' PARTITA VERA"

Il "guerriero" Bucolo immortalato al suo arrivo al ritiro di Castel di Sangro (Foto Teti)
Risotto zafferana e sgaloppine al limone. Ha appena finito di cenare Rosario Bucolo, quando squilla il telefonino per una chiacchierata da regalare ai nostri lettori. E se lo stuzzichi subito sulla prima amichevole ufficiale che il Messina disputerà oggi (fischio d'inizio alle 17), paventandogli il rischio di una sconfitta pesante (che ci può stare, per carità, visto che si gioca contro il Pescara), lui ti risponde quasi piccato. "Noi siamo il Messina - dice d'istinto Bucolo - di brutte figure non ne possiamo fare. Abbiamo rispetto del Pescara, formazione di Serie B, ma ce la possiamo giocare".
- Sarà partita vera o solo calcio d'estate?
"Per noi sarà una partita vera, sarà importante partire forte con queste amichevoli. Vogliamo dimostrare subito di che pasta siamo fatti. Con una buona prestazione e magari con un risultato positivo cresce anche l'autostima".
- E a Rivisondoli troverete anche i primi tifosi del Messina. Finora vi siete sentiti un po' soli?
"La sede del ritiro è un  po' distante e questo avrà scoraggiato molti a raggiungerci a Castel di Sangro. Sappiamo, comunque, che i nostri tifosi ci seguono a distanza grazie a voi giornalisti che state raccontando con foto e immagini questa prima fase del ritiro. So comunque che un gruppo di tifosi verrà a vederci per questa prima amichevole contro il Pescara. Le due tifoserie, peraltro, sono gemellate. Quindi ci sarà un bel clima anche sugli spalti".
- A proposito di foto, in quella del tuo arrivo a Castel di Sangro, appena sceso dal pullman, quella magliettina scollata ha regalato tanti tatuaggi di solito nascosti. Qual è quello più importante per te?
"Quello che ho sul petto e che mi sono fatto fare due anni fa".
- Ci puoi svelare a cosa si riferisce?
"E' il nome di mia figlia Vittoria. L'ho fatto tatuare quando è nata, appunto, due anni fa".
- E il primo tatuaggio a quando risale?
"Avevo 16 anni quando ho deciso di farmi tatuare per la prima volta, su un braccio, alcuni fiori".
- E a proposito di tatuaggi, sei in buona compagnia...
"Con Maiorano e Guadalupi ce la giochiamo. Anche loro non scherzano".
- Di Guadalupi che te ne pare?
"Lo sapevo che era un ottimo giocatore. In quella posizione, a ridosso della prima punta, ci dà i tempi giusti. Ricopre un ruolo fondamentale e lo svolge con grande autorità. E' uno di quei giocatori che può fare la differenza".
- Ma cosa ti ha detto ricordando quella doppia sfida quando era al Cosenza?
"Un giorno ne abbiamo parlato e mi ha confessato che al S. Filippo si è impressionato per gli occhi feroci che avevamo e per la cornice di pubblico in quella partita decisiva".
- Ma un attaccante come Arcidiacono, che tu conosci, avrebbe fatto comodo?
"Penso di sì, ma anche così siamo a posto. Sapevo che la società lo stava trattando, poi non so perchè l'accordo è saltato".
- E l'ultimo arrivato, Simonetti, è un potenziale rivale a centrocampo?
"Il mister decide chi far giocare. Io e Stefano (Maiorano ndr) continueremo a dare il nostro apporto. Simonetti è un buon giocatore, lo conosco bene, abbiamo giocato insieme due anni fa a Milazzo. Ci potrà dare una mano in un contesto però diverso rispetto a quella stagione a Milazzo. Con il Messina c'è ambizione, una mentalità vincente. Quest'anno partiamo da una base importante con innesti mirati. Per il prossimo campionato, se devo essere sincero, ho una sensazione speciale".
PIANETA MESSINA

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