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sabato 16 novembre 2013

UN ALPINO FA IL FENOMENO, Il MESSINA RISCHIA DI PRECIPITARE

Il gol di Guerriera che porta in vantaggio il Messina (foto Fabrizio Pernice)
Due avversari in campo. Il Melfi e l'arbitro. Al primo nulla da dire, al secondo, il sig. Marinelli di Tivoli (maresciallo degli Alpini) invece consegniamo il premio Oscar del peggiore in campo. E con un avversario così, il Messina limita i danni, confezionando un pareggio strappato con un uomo in meno e finendo la partita in nove.
Avvio sprint del Messina che dopo soli quattro minuti confeziona la prima palla gol con Chiaria che scalda i guantoni a Giordano. Sulla respinta lo stesso Chiaria spedisce fuori. Sembra l'inizio di un monologo giallorosso, ma il Melfi riesce a prendere le contromisure, affacciandosi timidamente nella trequarti peloritana. E al 20' i lucani sfiorano anche il vantaggio, ma Lagomarsini vola sull'incornata di Ricciardo. Ma è l'unico acuto degli ospiti nel primo tempo, perchè da questo momento i peloritani salgono in cattedra. E fioccano così le occasioni da gol. Ci prova subito Guerriera con un "piazzato" su cross di Quintoni. Pallone che pettina il palo alla destra di Giordano. Tre minuti dopo ci prova Gherardi, ma la rasoiata sfiora di un pelo il montante della porta lucana. Ancora Messina, stavolta con un'inzuccata di Chiaria su cross calibrato del solito Quintoni. Giordano si supera spedendo in corner.
L'arbitro Marinelli sventola l'immeritato cartellino rosso a  Simonetti. Bucolo quasi non ci crede (Foto F. Pernice) 
Messina in palla, Melfi in affanno, ma nel momento migliore per i giallorossi, succede quello che non t'aspetti. L'arbitro decide di fare il fenomeno, con una prima "perla" al 34', quando il sig. Marinelli di Tivoli sventola il rosso diretto a Simonetti per un fallo su Tortori. E quattro minuti dopo, ecco servita la seconda espulsione, per proteste, stavolta del direttore sportivo Ferrigno. L'arbitro non fischia un fallo su Bucolo, il ds dalla panchina si lamenta e il direttore di gara lo caccia. Gli animi si riscaldano in campo e sugli spalti. E il nostro alpino inizia a sventolare cartellini gialli. A farne le spese capitan Ignoffo e Quintoni, entrambi per proteste.
L'esultanza di Chiaria dopo il gol del pareggio (foto Fabrizio Pernice)
Ripresa a tinte forti, perchè il Messina in dieci sblocca subito il risultato con Guerriera che su imbeccata di Bucolo trova la freddezza per aggirare il portiere lucano e insaccare. Ma la gioia dei peloritani dura poco, perchè il Melfi, mai domo, ribalta il risultato in tre minuti. Un vero black out della difesa giallorossa.
Così al 58' prima Ignoffo su fa anticipare da Ricciardo che insacca a due passi da Lagomarsini. Minuto 61 e il Melfi mette la freccia con il brasiliano Cruz, entrato da poco, che segna su assist di testa di Neglia. Una mazzata per gli uomini di Catalano che getta nella mischia Corona. E il Messina, nonostante il contraccolpo e l'uomo in meno, riesce a raschiare il barile, trovando la forza di pareggiare con Chiaria, dopo un pallone d'oro difeso da Corona. Nel finale concitato, espulso anche Ignoffo per doppia ammonizione. Il capitano devia con la mano un pallone nell'area lucana nel tentativo di segnare. Al triplice fischio, Marinelli si becca la sua meritata dose d'improperi dagli spalti. E' il minimo che gli spettasse.
PIANETA MESSINA
Inzuccata di Chiaria nel primo tempo nell'area lucana (foto F. Pernice)


Gherardi scocca un sinistro che sfiorerà il palo alla destra del portiere del Melfi (foto F. Pernice)

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