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domenica 3 novembre 2013

E' MANCATO SOLO IL GOL, LA CAPOLISTA TREMA MA IL PARI E' GIUSTO

Lasagna scocca un bel sinistro nell'area del Cosenza (foto Fabrizio Pernice)
Il Messina ci ha provato, sfiorando lo sgambetto alla capolista che avrebbe meritato soprattutto nella ripresa. Un pari, comunque, accompagnato dagli applausi finali degli oltre tremila tifosi accorsi oggi al "S. Filippo". Il Messina è piaciuto, ha sofferto, lottato, cercando una vittoria che ha sfiorato sui titoli di coda, dopo un primo tempo altalenante.
Tre le novità nello schieramento iniziale adottato da Catalano. Silvestri in difesa al posto dello squalificato De Bode, l'esperto Quintoni a fare da pendolo sulla catena di sinistra e l'attaccante Lasagna a far coppia con il confermato Chiaria. Ancora panchina per Corona, così come era successo a Chieti. Perdono la maglia da titolari gli argentini Piovi e Scoponi che finiscono in tribuna, dove ad assistere alla partita c'è anche Parachì, "tagliato" dalla società che ha spiegato di averlo deferito per aver lasciato la squadra, per circa una settimana, senza preavviso.
Avvio scoppiettante, con il Cosenza subito pericoloso. Mosciaro, servito in area da Alessandro, spedisce in curva da posizione ghiotta. La replica del Messina non si fa attendere. E' Bucolo a provarci dalla distanza, la mira non è perfetta. Nuovo capovolgimento di fronte e Bigoni s'incunea come una biscia in area, sparando su Lagomarsini che dice di no. La partita si fa bella, con le due squadre che si affrontano a viso aperto ed al 9' il Messina bussa in area cosentina con il portoghese Ferreira che non trova lo specchio della porta. Ancora Messina, che quattro minuti dopo reclama per una spinta del terzino Palazzi in area ai danni di Chiaria, ma il signor Proietti non imbocca il fischietto.
Non c'è neanche il tempo di protestare, perchè il Cosenza riparte subito confezionando la palla gol più ghiotta del primo tempo con una micidiale ripartenza di De Angelis che apparecchia la tavola per Mosciaro, ma il centravanti silano si fa ipnotizzare dall'ottimo Lagomarsini. Cosenza che dà l'impressione di poter far male, ma il Messina ribatte colpo su colpo alla capolista e al 20' è Ignoffo di testa a sfiorare il vantaggio sugli sviluppi di un corner.
Chiaria strattonato da Palazzi in area, ma l'arbitro non concede il rigore (foto F. Pernice)
I peloritani ci riprovano poco dopo, stavolta con Chiaria, ma la sua incornata, su invito lungo di Ferreira, viene deviato in angolo. Non c'è un attimo di respiro e il Cosenza torna a pungere con un'incursione di Mannini che scodella un cross in area. Alessandro, per fortuna, arriva un secondo dopo la palla. Poco dopo la mezz'ora le due squadre tirano un po' il fiato, ma il finale di primo tempo regala ancora due squilli. Il primo è di Ferreira che costringe il portiere Frattali e rifugiarsi in angolo, il secondo del solito Alessandro che si divora il gol a due passi da Lagomarsini.
Nella ripresa il Messina appare più autoritario. Squadra più compatta, Cosenza un po' sorpreso dall'aggressività dei peloritani che però nei primi minuti non si traduce in palle gol. Provano a respirare i silani, che appaiono meno intraprendenti. Così, dopo un colpo di testa di Guidi, su punizione di Giordano, i calabresi subiscono l'iniziativa dei padroni di casa, che al 60' si affacciano in area con Ferreira, ma la sua conclusione viene deviata in angolo. Quattro minuti dopo è il momento di Corona che rileva un volenteroso Lasagna. La presenza di Re Giorgio si avverte subito in campo. Il Messina prende più coraggio e al 71' confeziona la palla gol più ghiotta con Chiaria che prima ruba palla a Blondett, poi scarica un fendente che scalda i guantoni di Frattali, poi è Guadalupi che spedisce sulla luna. Sui titoli di coda ancora Messina, sempre con l'instancabile Chiaria che costringe il portiere cosentino a una parata affannosa. Nel momento migliore del Messina, gli ospiti però non si addormentano e trovano un guizzo con De Angelis che s'infila nel vertice destro dell'area, fa partire un destro velenoso ma la mira non c'è. L'ultimo sussulto è di marca giallorossa, ma l'incornata di Chiaria su cross di Corona lascia l'urlo dei tifosi strozzato in gola.
PIANETA MESSINA





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