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giovedì 27 dicembre 2012

CORONA: "ODIO L'INVIDIA"

L'urlo del bomber Corona, trascinatore del Messina (Foto Fabrizio Pernice)
Il suo marchio c'è. E si sente. Marchio di fabbrica, di quelli da leader. Dentro e fuori dal tappeto verde. Re Giorgio è questo, è il valore aggiunto di un Messina che ha imparato a volare. E con un Corona così, che corre e segna come un ragazzino, il viaggio verso la promozione ha un sapore ancora più bello. Corona e il Messina, una storia d'amore vera, una scommessa che il capitano quest'anno vuole vincere. E l'inossidabile Re Giorgio ci racconta cosa si prova, anche tra i dilettanti, a gonfiare la rete, lui che di gol ne ha confezionati tanti (163) prima di tornare a Messina. "La porta è la stessa, la gioia pure, quindi per me segnare un gol ha lo stesso sapore in qualsiasi campionato".
- Stai timbrando il "cartellino" da sei partite di fila. E' un record per te?
"Ora, su due piedi, non saprei. Mi pare di sì, credo che con il Catanzaro ho segnato per cinque domeniche consecutive".
- Sei a quota nove. Il gol più "pesante"?
"Quello contro il Savoia. E' stato decisivo a fine gara. Il portiere aveva respinto il mio primo tiro. Non ho perso la calma, ho calciato nuovamente ed è andata bene".
- Tre punti sulla seconda che continua a prendere sberle in trasferta. Chi vince il campionato?
"Chi lo vincerà? Io lo so, ma non si può dire a dicembre. Ci sono altri cinque mesi di battaglia, non dobbiamo abbassare la guardia".
- Vincere non è mai facile. Tu ripeti dallo scorso campionato che qualcuno ce l'ha con il Messina. Spiegaci meglio.
"In campo vedo, sento. I fatti dicono che siamo antipatici a parecchi. Sono convinto che qualcuno non ci vuole bene. Parlo dall'anno scorso. C'è tanta invidia in giro, magari ci si aspettava il fallimento di questa società. Odio l'invidia. Invece ci sono cose che vedo, che sento...".
- E sugli arbitri, sugli strani divieti di trasferta ai tifosi?
"Stavo per dirlo. Adesso qualcuno mi deve spiegare perchè sabato scorso i nostri tifosi non sono potuti andare a Caltanissetta quando le due tifoserie erano anche gemellate. Ma non è stato l'unico divieto inspiegabile. Sugli arbitraggi, poi, è inutile fare commenti. Lo hanno visto tutti. Abbiamo subìto torti in diverse partite. Voglio solo sperare che non si sia trattato di malafede. Ma quando c'è il Messina in campo succedono cose strane".
-  Hai giurato che vuoi tornare tra i professionisti con il Messina. Poi?
"Per ora penso al presente. C'è un obiettivo da raggiungere. La promozione con la maglia del Messina, poi vedremo".
- Leon e Croce. Due storie diverse.
"Direi di sì. Da Leon ci si aspettava di più. Doveva fare la differenza. La sua esperienza non è finita bene, ma è dipeso da lui. Non si è calato nella categoria. Per Croce il discorso è diverso. E' vero che non ha segnato come ci si aspettava, però ha dato una grande mano alla squadra. Da noi conta il gruppo".
- Ora c'è Chiaria. Dicono che sia la tua spalla ideale.
"Compagni ideali non ne ho. Non devo pensare con chi gioco in attacco, ma che gioco per il bene del Messina. Non esiste Corona, Cocuzza, Chiaria, ma il Messina".
- E Catalano? Che allenatore è?
"Capace, tranquillo, che può fare tanta strada. E' giovane, fa lavorare bene la squadra".
- Pietro Lo Monaco deluso per la risposta un po' freddina sugli spalti. Tu come la vedi?
"Dopo cinque anni in Serie D la gente si è un po' stufata di questa categoria. Ma la società ha detto una cosa vera, anche noi calciatori ci saremmo aspettati più gente al S. Filippo. Ma noi, più che vincere ed essere primi in classifica non possiamo fare. Credo che ci siano diversi motivi che ancora tengono lontano il grande pubblico. La gente è abituata a vedere la Serie A in tv, poi il nostro stadio è scomodo da raggiungere e quando c'è brutto tempo è difficile portare i propri bambini a vedere la partita. Ora, però, siamo nuovamente da soli primi in classifica e speriamo di esserlo anche domenica prossima dopo la trasferta di Acireale. Poi torneremo al S. Filippo. La gente sarà più curiosa e altri tifosi una scappatina allo stadio la faranno".
PIANETA MESSINA
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