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lunedì 17 dicembre 2012

L'AMAREZZA DEL "PATRON"

Pietro Lo Monaco con il dg Giuliano e l'ex portiere Onorati ieri al S. Filippo
I conti non tornano. E il patron Pietro Lo Monaco, senza tanti giri di parole, sfoga tutta la sua delusione. L'intervista esclusiva di Pianeta Messina, poche ore dopo la bella vittoria sul Ragusa, prende subito una piega che non t'aspetti. Alla prima domanda a bruciapelo sulla faccenda arbitri, che da un po' di domeniche stanno tartassando il Messina, lui sterza subito nella direzione opposta. "Gli arbitri? Fanno parte del gioco, oggi ti danneggiano, qualche altra volta possono favorirti. Non è questo il nostro problema per ora".
- E allora cos'è che la fa arrabbiare?
"Non basta dire che Messina è una grande piazza, con un passato glorioso. Qui mi pare che di grande sia rimasto solo il blasone. Per il resto non vedo altro. Non è possibile incassare quattromila euro con una squadra prima in classifica. Capisco tutto. La crisi, il maltempo o roba del genere, ma stiamo parlando di 1500 tifosi allo stadio che io ringrazio di cuore, ma il resto della città dov'è?".
Uno scorcio dei tifosi ieri in curva. Troppo pochi per il patron Lo Monaco
- Si è dato una spiegazione?
"Io non devo spiegarmi niente. Sto parlando di un dato di fatto. Qui non ci sono ricavi, ma solo spese. Così non va".
- Quindi è più nervoso per questo che per gli arbitri. Perchè di questo volevamo parlare...
"Sugli arbitraggi apro e chiudo la parentesi. Non possiamo appigliarci a queste cose, anche se ci sono degli errori che prima o poi toccheranno tutte le squadre. Noi dobbiamo solo pensare a vincere le partite, con o senza arbitri a sfavore. Contro il Ragusa abbiamo commesso degli errori, poi abbiamo vinto meritatamente perchè il Messina è una squadra forte, un grande gruppo che sa come fare per vincere questo campionato. Ripeto, abbiamo allestito una squadra importante, con grossi sacrifici, con gente di assoluto livello per questa categoria. Siamo primi in classifica, ma non vedo i riscontri sugli spalti che ci saremmo aspettati".
- Gira e rigira, torniamo al punto dolente. Non mi dica che è pentito di avere scommesso sul Messina
"No, pentito no, ma deluso sì. Manterremo l'impegno preso, pur con sacrifici economici notevoli perchè qui, ripeto, i ricavi sono pari allo zero. Io non ho mai chiesto niente, ma mi domando una cosa. Se il Messina è di tutti, come si fa a stare a casa? 
L'esultanza dopo il gol di Corona. Sullo sfondo un "pezzo" di curva semivuoto (Foto Fabrizio Pernice)
La squadra di calcio della propria città, prima in classifica - aggiunge Lo Monaco - non è solo del gruppo Lo Monaco o dello zoccolo duro che conosciamo".
Pietro Lo Monaco non le manda a dire neanche sulla faccenda stadio. E qui gli strali sono diretti al Comune. "A Palazzo Zanca hanno fatto solo promesse. Abbiamo speso oltre centomila euro per rimettere in sesto un impianto faraonico che faceva acqua da tutte le parti. Soldi che abbiamo anticipato, ma finora non ci è stato restituito un euro. Noi non possiamo gestire interamente sulle nostre spalle un impianto da Serie A, di proprietà del Comune, che ha dei costi altissimi. Che facciamo, glielo teniamo noi in piedi? Per non parlare poi della strada franata. Ancora aspetto che la rimettano in sesto. Vede? Il Comune finora ha fatto solo chiacchiere".
PIANETA MESSINA

3 commenti:

  1. nulla di nuovo sotto il sole! Messina è sempre Messina! solo chiacchiere! e lo dico da "buddaci" d.o.c.!!!

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  2. non sono pienamente d'accordo. il patron sa benissimo che la situazione è così in tutte le città italiane, anche a palermo è identica (10.000persone in serie A) e palermo è una metropoli!!!mettiamoci poi che non vi è un mezzo pubblico per raggiungere lo stadio, che è scomodissimo raggiungerlo anche con i mezzi privati, il cattivo tempo e le generazioni che guardano solo partite alla tv ed il gioco è fatto!!!

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  3. cosa si aspetta cn una squadra in serie d 10 mila spettatori....

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