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giovedì 6 dicembre 2012

Il "PARTITONE"

Facile dire che il campionato è ancora lungo. Più difficile, invece, immaginare cosa ci consegnerà, domenica sera, il "partitone" di Cosenza.  Il big-match è già iniziato da martedì, da quando gli addetti ai lavori hanno iniziato a fare gli stregoni, cercando di captare cosa potrebbe cambiare dopo l'atteso duello del "S. Vito". Tutti lo pensano, ma nessuno lo dice, soprattutto i calciatori. Se il Messina fa bingo in Sila, si mette in tasca un pezzetto di promozione. Non ci vuole una laurea per capirlo. Invece, per scaramanzia o eccesso di modestia, Corona e compagni preferiscono volare basso. Sarà pure vero, come dice il capitano, che "qualsiasi risultato non sarà decisivo per il campionato", ma conoscendo Re Giorgio e la carica che sa trasmettere al gruppo, siamo sicuri che nel segreto dello spogliatoio due conticini sono stati già fatti. Battere a domicilio i lupi della Sila significherebbe salutare la compagnia. E allora val la pena tentare l'impresa. E il Messina sa di avere la forza e soprattutto l'esperienza per farlo. 
Già, l'esperienza. E' quella che difetta un po' al Cosenza. Il primo ad ammetterlo è l'allenatore Gagliardi, che parla di over troppo giovani, i suoi, rispetto a quelli del Messina. Gente come Corona, Ignoffo, Chiavaro, in partite così "calde" alla fine fanno la differenza. Allora la sensazione, a pelle, è che a questo scontro diretto il Messina si stia presentando con due vantaggi. Quello in classifica, che già conosciamo. Il secondo è un po' di "fifa" che il Cosenza sta cercando di nascondere. Ma guai a dargli coraggio. I lupi, con un freddo così, sono pronti ad azzannarti.
PIANETA MESSINA

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