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martedì 1 gennaio 2013

A CARTE SCOPERTE

A metà del guado, con un traguardo in testa. Due rivali, Messina e Cosenza, destinate a contendersi l'unica poltrona che conta. Poi la Gelbison, terza rompiscatole, sempre lì a dare fastidio. Metà campionato ha detto questo e i numeri nel calcio non mentono mai. Lotta a due, forse a tre, per tagliare un traguardo ancora lontano, per abbandonare l'inferno della Serie D. E in questi giorni di pausa, tra un calice di spumante e una fetta di panettone, chissà se Catalano e Gagliardi, nocchieri delle due principali rivali di questo campionato, si lasceranno un po' andare, giocando a carte scoperte in vista del giro di boa fissato il giorno della Befana. Sei domande che Pianeta Messina ha posto agli allenatori di Messina e Cosenza. E sei risposte per capire meglio come Catalano e Gagliardi si stanno preparando alla fase decisiva della stagione.
- Messina a più tre. E' presto per parlare di mini fuga?
GAGLIARDI: "Direi di sì. Il campionato è ancora aperto, ci mancherebbe. Noi siamo lì, anzi alla vigilia di questa stagione si parlava di Messina fuori quota per le altre. Noi stiamo facendo un buon campionato, purtroppo paghiamo qualche disattenzione difensiva".
CATALANO: "Il campionato è ancora lungo, mancano tante partite. Nel girone di ritorno 
cambierà totalmente. Diverse squadre si sono rinforzate, altre invece hanno problemi societari. Comunque, è sempre meglio essere in vetta con tre punti sulla prima inseguitrice".
- Il dg del Messina, Vincenzo Lo Monaco, ha detto che il Cosenza è sopravvalutato.
GAGLIARDI: "Se ha detto così, allora deve preoccuparsi, perchè siamo a soli tre punti dal Messina pur non essendo così bravi come Lo Monaco dice".
CATALANO: "Non so se è stato detto che il Cosenza è sopravvalutato. Io dico che è una nostra concorrente per la promozione. Anzi la più temibile, pur rispettando la Gelbison e qualche altra formazione".
- Gli arbitraggi. Scarsi, oppure a volte condizionabili?
GAGLIARDI: "Commettono errori, è vero, possono danneggiare una squadra. A noi è successo, ad esempio, quando abbiamo perso con il Montalto. Eppure, a fine gara, non ho giustificato la mia squadra, dicendo che abbiamo perso per colpa dell'arbitro. Abbiamo perso per colpa nostra e basta. Accusare gli arbitri per spiegare una sconfitta è un vizio tutto italiano".
CATALANO: "Siamo in questa categoria e ci teniamo questi. Finora abbiamo subìto dei torti, lo hanno visto tutti. Spero solo che non ci sia stata malafede".
L'arbitro Candeo
- E a proposito di arbitri. Quello di Cosenza-Messina vi è piaciuto?
GAGLIARDI: "Noi abbiamo fatto tre reti e non credo che l'arbitro centri. Quella partita l'abbiamo vinta meritatamente, pur soffrendo nel finale".
CATALANO: "Ormai quella partita è andata così, ma vorrei ricordare una cosa. Se avessimo avuto quel calcio di rigore solare, andando sul 2-1, forse la partita avrebbe preso un altro verso. Per non parlare, poi, di altri episodi poco chiari".
- Per vincere questo campionato, più gambe o testa?
GAGLIARDI: "Credo che alla fine contino l'esperienza e la cifra tecnica. Noi, rispetto al Messina, abbiamo un po' meno esperienza ma una grande forza d'animo. Ce la giocheremo fino all'ultimo".
CATALANO: "Serve tanta umiltà, ma anche tanta consapevolezza ed equilibrio. Sono doti che la mia squadra ha trovato da qualche giornata. Ora siamo un grande gruppo che sa ciò che vuole".
- Percentuale secca. Chi vince il campionato?
GAGLIARDI: "Settanta per cento Messina, trenta per cento Cosenza e Gelbison".
CATALANO: "Il 70% me lo prendo, ma non credo che l'allenatore del Cosenza sia veramente convinto di questa percentuale. Io do qualche punto in più al Cosenza rispetto al 30%".
PIANETA MESSINA


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