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domenica 13 gennaio 2013

CINICO E VINCENTE

Il gran destro di Savanarola dalla distanza. E' il 2-0 che stende il Noto
Non ti fa spellare le mani, ma vince. Il Messina va al sodo, trova due gol nel primo tempo, doma un Noto spigoloso e mette in saccoccia tre punti che servono a tenere distante il Cosenza. Ed è il brindisi numero mille nella storia del Messina. Un dato che lasciamo agli amanti della statistica, mentre i buongustai, quelli con il palato fine, si saranno anche annoiati, perchè di bello in questa gara c'è stato solo la vittoria. Ma in questo campionato, da vincere ad ogni costo, contano prima di tutto i tre punti. Il resto viene dopo.
Messina macchinoso e ci vuole un calcio di rigore per sbloccare il risultato. Penalty concesso per un fallo di Prestigiacomo su Parachì che si era infilato come un'anguilla nelle strette maglie della difesa netina. Corona dal dischetto fa 1-0 e dopo tre minuti Parachì "inventa" un tiro cross che per poco non beffa il portiere Vezzani.
Ma il Noto non sta a guardare. Anzi riesce a riorganizzarsi e almeno in due occasioni sfiora il pareggio. Prima Troiano scodella in area, su punizione, un pallone velenoso che Lagomarsini spedisce in angolo. Poi, un minuto dopo, Merito riesce a divorare un'occasione d'oro davanti all'area piccola. E nel momento più critico, con gli ospiti che insistono nella trequarti giallorossa, arriva il raddoppio del Messina con una perla di Savanarola che da oltre venti metri fa partire un fendente che s'insacca nell'angolino alto della porta netina. Messina cinico, dunque, che capitalizza le poche occasioni confezionate e che nel finale di primo tempo potrebbe addirittura fare tripletta, con una bordata di Corona che s'infrange sull'esterno della rete custodita da Vezzani.
Corona realizza dal dischetto la rete che ha sbloccato il risultato (Foto F. Pernice)
Ripresa senza grandi sussulti, sulla falsariga del primo tempo. Parachì al 49' scarica un bel destro dalla distanza che il portiere ospite disinnesca. Poi è il Noto ad affacciarsi nell'area peloritana con un mischione che viene risolto con affanno da Ignoffo. Poi tanta noia, ma al Messina serviva mettere in ghiaccio il risultato, badando soprattutto a mettere la museruola agli uomini di Betta che nel secondo tempo hanno tentato di riaprire la gara. E ciò che più conta, a fine gara, è la canzoncina ("Eccola qua, la capolista eccola qua") cantata in coro dai tifosi della curva. Perchè poi, alla fine, la vittoria mette d'accordo tutti.
PIANETA MESSINA
Il fallo del difensore Prestigiacomo su Parachì. E' calcio di rigore


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