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domenica 5 gennaio 2014

SI RIPARTE DA ISCHIA. E CAMPILONGO AVVERTE IL MESSINA: "VOGLIAMO I TRE PUNTI"

Campilongo, allenatore dell'Ischia, durante la gara d'andata finita in parità al "S. Filippo" (Foto Fabrizio Pernice)
Si ricomincia. Oggi sapremo se l'ultima brutta copia del Messina di Martina Franca è più di un campanello d'allarme. E lo sapremo vedendo come se la caverà contro un avversario tosto come l'Ischia, che avrà pure i suoi guai societari, ma che resta una squadra di alto profilo, guidata da un signor allenatore, Campilongo, che fa giocare quasi a memoria l'Ischia, squadra che costruisce tanto ma che concretizza meno, sia per sfortuna che forse per eccesso di sicurezza.
E il tecnico del campani, rompendo il silenzio stampa imposto dalla società, racconta a Pianeta Messina cosa ha frenato finora la scalata dell'Ischia, dal quale molti osservatori si aspettavano una classifica migliore. "Non sono deluso per il gioco, purtroppo abbiamo peccato nelle finalizzazioni. Non mi piace parlare di sfortuna, ma se penso solo a due partite, contro Gavorrano e Sorrento, dico tranquillamente che ci mancano quattro punti. Abbiamo giocato a una sola porta, contro il Gavoranno poi abbiamo sbagliato due calci di rigore".
- Il Messina ha assoluto bisogno di punti. Si aspettava un girone d'andata così sofferto dei giallorossi?
"Francamente no. E non riesco a capire come mai il Messina sia così attardato in classifica, anche se credo che il tempo per recuperare ci sia per tutti".
- Anche voi vi aspettavate una classifica migliore?
"Qualche punto ci manca, è vero, rispetto ai meriti espressi in campo".
- Ma da cosa è dipeso, secondo lei, questo cammino sotto tono di Ischia e Messina?
"Posso rispondere per noi. Forse quest'estate abbiamo ragionato molto con il cuore e poco con la testa, pensando di avere a che fare con un livello medio del campionato più abbordabile. Invece non è così. Forse lo stesso errore potrebbe averlo fatto il Messina. La realtà dice che molte squadre di questo girone sono più forti di quanto si credeva".
- Che Messina si aspetta?
"Quando si cambia allenatore c'è sempre una scossa nella squadra. Conosco Grassadonia, è un allenatore bravo a lavorare nella testa dei giocatori. Hanno preso Caturano, l'ho avuto ad Empoli. E' bravo e anche se non fa molti gol ha grandi doti, fa molto movimento in avanti. Un attaccante moderno che mi piace tanto. Quindi mi aspetto un Messina difficile da affrontare, che tenterà anche di darci fastidio, ma noi abbiamo la terza difesa più forte del campionato e ci servono i tre punti per iniziare bene il nuovo anno".
PIANETA MESSINA

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