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giovedì 9 maggio 2013

PROVE TECNICHE DI LEGA PRO BACCI: "TORRES-MESSINA? UNA SFIDA ALLA PARI"

Guglielmo Bacci, allenatore della Torres, contattato da Pianeta Messina (Foto Gloria Calvi)
Sarà il primo assaggio di Lega Pro. A Sassari, nella "tana" della Torres, domenica il Messina non andrà a prendere il sole, perchè lo scudettino della Serie D fa gola, perchè i peloritani hanno ancora fame. E sarà una partita tosta, tra due neo promosse che inizieranno a conoscersi, per rivedersi poi nel prossimo campionato. Prove tecniche di Seconda Divisione, dunque, tra due squadre che si daranno battaglia per azzeccare l'esordio nella poule scudetto, prima dello scontro decisivo con l'Ischia. 
Per la Torres, che ha vinto un po' a sorpresa il proprio girone, chiudendo a 68 punti con quattro lunghezze sulla seconda (Sarnese), la sfida contro il Messina sarà un evento un po' speciale, come racconta a Pianeta Messina l'allenatore dei sassaresi, Guglielmo Bacci. "Si troveranno di fronte due squadre blasonate, soprattutto il Messina che qualche anno fa era in Serie A. Sarà una bella partita - aggiunge il tecnico della Torres - tra due formazioni che inizieranno a conoscersi e che vorranno fare bella figura in questa prima gara della poule scudetto".
- Ma cosa teme del Messina?
"E' un'ottima squadra, anche se sinceramente la conosco poco, a parte Cocuzza che ho allenato tre anni fa quando ero alla guida dell'Igea Virtus in C2. Un calciatore che mi è sempre piaciuto. Comunque il Messina, dalle informazioni che ho ricevuto, mi sembra che somigli molto alla mia squadra".
- In cosa, ad esempio?
"La nostra arma vincente è stata finora la continuità. Stessa cosa per il Messina. Noi abbiamo festeggiato il ritorno tra i professionisti, con due giornate d'anticipo, dopo venticinque risultati utili consecutivi. Credo, se non sbaglio, che anche il Messina abbia inanellato parecchi risultati utili consecutivi".
Il bomber Meloni (sito Torres calcio)
- Siete stati una macchina da gol, tre in più rispetto ai 59 del Messina. Però avete vinto meno partite, cogliendo alla fine 68 punti che nel girone I non sarebbero bastati neanche per il secondo posto. 
"E' vero, però consideri che nel nostro girone c'erano squadre sulla carta più attrezzate di noi, che dovevano vincere il campionato. Mi riferisco alla Turris, alla Casertana, alla Sarnese. Noi siamo partiti per una salvezza tranquilla, alla fine abbiamo  vinto meritatamente il campionato".
- La vostra punta di diamante è Meloni, autore di 21 reti. Un pezzo di promozione lo dovete a lui.
"E' stato il finalizzatore del gioco di squadra che ha distinto la nostra squadra. Meloni è una prima  punta molto abile, difficile da marcare, che spesso ha fatto la differenza. Ma la nostra promozione è merito di tutti i ragazzi".
- Il Messina ha un uomo simbolo, Corona, che ha trascinato il Messina alla promozione. La Torres ha il "suo" Corona?
"Beh, un calciatore simbolo che si fa sentire in campo, non me ne vogliano gli altri calciatori, è Manzini. Fondamentale a centrocampo, un gladiatore".
- Poi avete un pubblico caliente.
"I nostri tifosi sono fantastici. Sono la nostra arma in più. Abbiamo uno stadio molto capiente, domenica ci sarà tanta gente a darci una mano. Il Messina è un avversario importante, cercheremo di sfruttare il fattore campo".
- Il patron del Messina, Lo Monaco, ha detto che  questa poule scudetto gli interessa, eccome. 
"Pietro Lo Monaco è un pezzo da novanta del calcio che sa ciò che vuole. Se ha detto così ci aspettiamo un Messina ancora più concentrato, ma è normale. A nessuno piace rinunciare a priori a un traguardo. Ce la giocheremo, credo alla pari. Noi ci proveremo a rendere la vita dura al Messina, abbiamo il dovere di provare a vincere questa partita".
PIANETA MESSINA
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