Visualizzazioni totali

pubb

domenica 28 ottobre 2012

LA CAPOLISTA ECCOLA QUI

Ignoffo festeggiato dai compagni dopo il gol vittoria (Foto Fabrizio Pernice)
Vittoria bagnata, sudata e meritata. Ma soprattutto tre punti di platino che regalano al Messina lo scettro del campionato. Ci pensa stavolta un difensore, Ignoffo, che si traveste da bomber e ad inizio ripresa con una zampata trafigge il portiere della Vibonese. Ma è la vittoria del gruppo, del carattere, contro un avversario rognoso, sceso al "S. Filippo" con personalità ma che alla fine si è dovuto inchinare alla maggiore cattiveria agonistica dei peloritani. E così la giornataccia del S. Filippo, per la fitta pioggia e il vento insopportabile, si trasforma in un pomeriggio bellissimo per i tifosi giallorossi.
 Vibonese che tenta di fare lo scherzetto dopo appena un minuto, ma prima Cuda è bravo a fare il gatto su un sinistro velenoso di Brescia, poi Chiavaro salva sulla botta insidiosa di Marasco. Scampato il pericolo, il Messina si affaccia dalle parti di Saraò e lo fa con una bordata di Quintoni che manda in apnea la difesa calabrese. Messina che si affida alle incursioni sulle fasce di Parachì e Quintoni, con Maiorano in cabina di regia e i due "cuginetti del gol"  lì davanti a tentare di scardinare la retroguardia rossoblù. E l'intesa tra Corona e Cocuzza c'è e si vede, al 27', con un'imbeccata in area di Re Giorgio per il numero dieci peloritano che viene anticipato sul più bello. Messina che appare più manovriero, nonostante il campo appesantito per la pioggia e un forte vento che sferza i ventidue in campo.
Incursione di Cocuzza nella trequarti della Vibonese (Foto F. Pernice)
L'equilibrio in campo diventa precario, con il passare dei minuti, a causa del terreno inzuppato e in un'azione difensiva si fa male Chiavaro che deve lasciare il campo. Al suo posto l'under Caldore. Continua a piovere a dirotto, ma il Messina prova a  disegnare qualche manovra per mettere in difficoltà i calabresi. E il finale di primo tempo regala tre emozioni nello spazio di 5 minuti. Prima Corona crolla in area dopo un contatto con D'Angelo, ma l'arbitro Bichisecchi addirittura inverte il fallo, assegnando una punizione alla Vibonese. Due minuti dopo è Parachì a involarsi in area, dopo un assist di Cocuzza, ma il portiere Saraò è bravo a disinnescare la conclusione. L'ultimo acuto del primo tempo porta la firma di Quintoni che sferra una botta da una ventina di metri. La sfera sibila l'incrocio dei pali.

E la ripresa inizia da dove era finito il primo tempo, cioè da una staffilata da distanza siderale di Quintoni. Anche qui il portiere Saraò mette un cero chissà a chi. Il copione della gara non cambia. Vibonese piuttosto rinunciataria, che vorrebbe congelare  (non basta il tempo infame) il risultato sullo 0-0, ma la svolta arriva al 54', con la zampata vincente di Ignoffo, che approfitta di una respinta della difesa calabrese dopo una punizione di Quintoni. E così l'esperto difensore giallorosso, che di professione non fa il goleador, timbra la sua prima rete con la maglia giallorossa, ma soprattutto spacca in due la partita. E da questo momento, il Messina è bravo a gestire il prezioso vantaggio, con la Vibonese che tenta di raddrizzare il risultato, senza però pungere, a parte due tiri da lontano telefonati. E al triplice fischio è festa sugli spalti. Il Messina è la nuova regina del campionato.
PIANETA MESSINA

Nessun commento:

Posta un commento