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sabato 27 ottobre 2012

ABBRACCIAMOCI ANCORA

Nessun sassolino, per carità, ma tornando su quella montagna di abbracci in panchina dopo il gol di Corona a Palazzolo, il tecnico Catalano ha ammesso che quello è stato un messaggio forte che la squadra ha voluto inviare. "Sì, è stato  lanciato all'esterno per dimostrare che siamo un gruppo unito. Poi è stato un segnale a sè stessa, come squadra, che ha voluto rimarcare questo rapporto stretto con il proprio allenatore. Questo perchè tra me e i miei giocatori c'è grande rispetto. Credo di avere trasmesso qualcosa a loro per meritarmi quell'abbraccio collettivo".
- Forse avevano qualcosa da farsi perdonare dopo la prova scialba contro il Paternò?
"Perdonare no. Non ho mai avuto dubbi sulla forza della squadra. Dopo quel pareggio casalingo ci siamo parlati, confrontati e a Palazzolo mi hanno ripagato. Ho un gruppo encomiabile, non ho avuto mai dubbi".
- Ora guai a cullarsi. A parte il nuovo modulo, conta anche la birra nelle gambe.
"Certo, se non si corre in campo qualsiasi modulo non può essere sviluppato. Ora siamo una squadra più equilibrata, che però scende in campo sempre per vincere".
- I due "cuginetti" lì davanti sanno far male. Li rivedremo insieme contro la Vibonese?
"Corona e Cocuzza si conoscono molto bene. Si vede che c'è l'intesa. Se giocheranno dall'avvio, non sarà una bocciatura per gli altri. Io non boccio nessuno, nè tantomeno Croce. Noi abbiamo un obiettivo: il 5 maggio dobbiamo vincere il campionato. Quindi ognuno di noi sa cosa deve fare per contribuire a raggiungere questo risultato".
PIANETA MESSINA

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