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domenica 14 ottobre 2012

BRUTTO ANATROCCOLO

Leon anticipato in extremis dal portiere del Paternò (Ishy foto)

Così brutto non l'avevamo visto finora. E i primi fischi ci stanno e fanno male. Il Messina impatta così al "S. Filippo" con un Paternò ordinato che alla fine ha rischiato anche di portare via i tre punti. Un pari sbiadito che si fa sentire in classifica, visto che la capolista Gelbison allunga, vincendo oggi a Sambiase. Messina quindi che ora è a tre punti dalla vetta.
Primo tempo da dimenticare. Messina contratto, che fa fatica a trovare le geometrie giuste, con l'honduregno Leon a ridosso delle bocche di fuoco Corona e Croce e il biondo Maiorano che prova a decentrarsi sulla corsia di destra, senza però trovare sbocchi. La manovra, lenta e prevedibile, non impensierisce gli ospiti, anche se i peloritani due palle gol le confezionano.Prima con Maiorano, che su tocco di Corona scarica un destro che costringe Vecchio alla respinta; ma più clamorosa è la palla che capita tra i piedi di Croce che a due passi dal portiere timbra la traversa. E il Paternò? Guardingo, ma bravo a ripartire, come accade al 18' con Mandarano che s'infila sulla catena di destra, ingaggia un duello con Di Stefano centrando l'esterno della rete con un destro velenoso. Primo tempo che scivola sui binari della noia, con uno sterile predominio del Messina che però fatica ad affacciarsi nell'area etnea. Peloritani che insistono sui lanci lunghi, facile preda della difesa schierata. Pochi palloni, invece, sulle corsie esterne. E in una delle rare occasioni, dalla sinistra parte un cross di Di Stefano che imbecca di testa Croce bravo ad anticipare il proprio marcatore. La palla, però, si spegne di una spanna a lato. Finisce qui il primo tempo, tra qualche mugugno sugli spalti e la speranza di vedere un altro Messina nella ripresa.
Una incursione di Croce, contrastato da un difensore del Paternò (Ishy foto)
Ma il copione, purtroppo, non cambia nel primo quarto d'ora dopo il riposo. Messina volenteroso, ma arruffone e con qualche giocatore a scartamento ridotto. Catalano butta nella mischia Cocuzza, al posto dell'involuto Croce, ma la musica non cambia. Messina che non riesce a pungere, così il Paternò prende coraggio e al 64' sfiora il vantaggio con un incredibile pallonetto da una quarantina di metri di Mastrolilli che costringe Lagomarsini a rifugiarsi in angolo. Piove qualche fischio dalla tribuna (cori incessanti, invece, dalla curva Sud) e il Messina finalmente si scuote. Lo fa con Maiorano che s'incunea in area, ma a due passi dal portiere non approfitta. Insiste il Messina, stavolta con Leon, che al 70' scodella dalla destra un cross delizioso, ma Corona viene anticipato sul più bello sotto porta. Ancora l'honduregno pericoloso, due minuti dopo, con una serpentina micidiale. Scalia lo stende in area, ma l'arbitro fischia per un fuorigioco  di Cocuzza, tra le proteste degli oltre quattromila del "S. Filippo". 
Messina che appare più aggressivo, capace perlomeno di affacciarsi nell'area etnea. Cocuzza si dà un gran da fare, ma la difesa etnea regge il forcing finale dei giallorossi. Ospiti che nel finale, con Scapellato, vanno vicini al gol partita. Ma sarebbe stata una beffa anche per un Messina così brutto.
PIANETA MESSINA





























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