TRADIMENTO

La delusione di Ferraro è l'immagine simbolo di una squadra che oggi  ha tradito i propri tifosi (Ishy foto)

Brutto nel primo tempo, dignitoso nella ripresa, quando però la frittata era fatta. Così il Messina, o meglio il tecnico Bertoni, dovrà riflettere molto su una sconfitta che pare figlia anche di certe scelte tecniche discutibili. E alla fine della partita, tra i fischi e la rabbia dei tifosi,  è emerso proprio questo. Bertoni tradito dalla scelte iniziali di una formazione che non ha risposto ai comandi.
Partenza da incubo per il Messina che in appena 13 minuti incassa due gol. Prima Palmiteri sfodera un gran destro, al 4', con la sfera che s'insacca all'incocio dei pali dell'incolpevole Pontello. Il Messina accusa il colpo, non riesce a riorganizzarsi e dopo nove minuti s'inchina per la seconda volta. Stavolta è Sorrentino bravo a incunearsi in una difesa un po'  imballata, anticipando Lo Piccolo e facendo secco il portiere messinese con un rasoterra velenoso. Messina colpito al cuore, una squadra che Bertoni ha disegnato secondo la formazione a lui più cara, con il ritorno tra i titolari di Criaco in difesa (l'under Impagliazzo nuovamente in panchina) ma soprattutto con l'esclusione dal primo minuto del funambolo Cocuzza (tra i migliori in campo domenica scorsa).

Di Masi battuto dal dischetto da Ferraro (Ishy foto)

 In avanti, quindi, la balbettante coppia Corona-Ferraro che nell'arco del primo tempo non è riuscita a cavare un ragno dal buco, a parte il gol dal dischetto (Ferraro) quando si era sul 3-0 per il Marsala dopo la doppietta di Sorrentino al 35'.
E solo quando gli ospiti stavano dilagando, il tecnico peloritano decide di fare scaldare Catania e Cocuzza. Il primo fa il suo ingresso al 39' (al posto di Occhipinti), quattro minuti dopo il terzo gol del  Marsala e il Messina accorcia dal dischetto con Ferraro, rigore concesso per un fallo di mani in area di Impiccichè su botta ravvicinata dello stesso Ferraro. Un gol che ridà fiducia ai peloritani, che nel finale di primo tempo sfiorano la seconda rete con una conclusione ravvicinata di Coulibaly.

La terza rete di Sorrentino che ha messo in ginocchio il Messina  (Ishy foto)

Nella ripresa Bertoni getta nella mischia Cocuzza (finalmente!) al posto di Ferraro e la manovra d'attacco dei giallorossi diventa più efficace. C'è subito Catania che su punizione scalda i guantoni a Di Masi, poi un calcio di rigore che il pessimo Pagliardini concede al Messina per un fallo su Cocuzza. Il Messina ha così la ghiotta occasione di riaprire la partita, ma ci pensa l'impalpabile Corona e richiuderla, facendosi parare il tiro dal dischetto. E' il secondo tiro dagli undici metri (il primo ad Acri) che l'ex bomber spreca in questo inizio di campionato.

La partita in pratica finisce qui, perchè il Marsala chiude a doppia mandata l'area di rigore e a nulla serve lo sforzo finale dei peloritani, che confezionano almeno quattro palle gol (D'Alterio, Cocuzza, due volte Agate, subentrato a Mento) che aumentano i rimpianti per qualche scelta tecnica che ci permettiamo di discutere. Per il bene del Messina, sia chiaro.
PIANETA MESSINA