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domenica 9 ottobre 2011

UN ALTRO BRODINO, MA UN ALTRO MESSINA

Il gol del Serre Alburni dopo un corner  (Foto concessa da Luigi Inverso, diffidiamo altri siti o blog a riprodurla)
Un altro brodino, dopo quello di Noto, ma anche un altro Messina. Più combattivo, vivace e a tratti autoritario. Il pari, comunque, ci sta. Un punticino che muove la classifica, ma che non regala l'atteso salto di qualità. Messina che ha cercato di vincere una partita che ha anche rischiato di perdere dopo il momentaneo vantaggio del Serre Alburni, al 53', firmato da Ortolini. Dopo 11 minuti, i peloritani sono stati bravi a raddrizzare il risultato con il giovane attaccante Agate (Ferraro, invece, ancora all'asciutto), tentando anche di vincere la partita nel concitato finale.
Bertoni getta nella mischia gli stessi undici iniziali di domenica scorsa, dando fiducia a un modulo (3-4-3) tanto caro al tecnico peloritano. Terminale offensivo Ferraro (oggi ancora orfano dello squalificato Corona), supportato dall'ispirato Cocuzza e dal giovane Agate. Linea difensiva a tre (Criaco, Lo Piccolo, Occhipinti), con gli esterni Caldarella e D'Alterio chiamati a svolgere le due fasi e la coppia Coppola-Mento interni di centrocampo.
Il difensore Criaco respinge di testa dopo una incursione degli attaccanti campani (Foto Luigi Inverso)
Primo tempo con due soli brividi per la difesa giallorossa, entrambi firmati dal senegalese Senè. Il Messina, dal canto suo, riesce a prendere le misure dell'avversario, pungendo con il ficcante Cocuzza (due squilli nel giro di pochi minuti) e il difensore Caldarella che scalda i guantoni del portiere Spicuzza. 
Buon possesso palla dei peloritani e padroni casa costretti a subire le iniziative del Messina, che però non trova la necessaria lucidità in fase conclusiva, come nel finale di primo tempo con un destro impreciso di Ferraro che vanifica una buona manovra nella trequarti campana.

Nella ripresa arriva subito il gol del vantaggio del Serre Alburni (il primo in casa per i campani) firmato dall'attaccante Ortolini, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Una doccia gelata per il Messina, un gol studiato a tavolino dai padroni di casa, visto che la concitata azione che ha portato alla rete (contestata dai giocatori del Messina) è scaturita da un "blocco" di giocatori del Serre Alburni sul primo palo. In questo fazzoletto di campo molto affollato, Ortolini è riuscito a mettere lo zampino portando in vantaggio i padroni di casa.
Il Messina va quindi sotto immeritatamente. Bertoni getta nella mischia Profeta (al posto di Cocuzza) e i peloritani, come morsi da una tarantola, reagiscono subito, a caccia del pareggio. Prima Ferraro (tiro alto), poi un calcio di rigore negato per fallo netto in area ai danni di Caldarella e finalmente il pari strameritato, al 64', che porta la firma del giovane Agate, al suo secondo sigillo stagionale (il primo ad Acri).
I tifosi del Serre Alburni oggi al "Morra" (Foto Luigi  Inverso)
L'autore del gol (che aveva speso molto) ha appena il tempo di esultare, perchè Bertoni lo sostituisce dopo un minuto. Al suo posto D'Angelo e Messina che continua a testa bassa, non pago del pareggio, con una buona circolazione della palla (ottimo  l'impatto con la gara da parte di Profeta) e azioni ficcanti che mettono in imbarazzo la difesa campana. Ma nella foga, il Messina offre anche il fianco alle ripartenze dei padroni di casa, come in occasione di un retropassaggio sbagliato di Mento che innesca Sica, il quale cincischia ma la palla finisce tra i piedi di Manzillo che si divora il gol del vantaggio. E nel finale, a parte un maggiore possesso palla da parte del Messina, sono ancora i padroni di casa a sfiorare il gol vittoria con un'incornata di Sica disinnescata dall'ottimo Pontello.
PIANETA MESSINA
Foto Luigi Inverso (riproduzione vietata)



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