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martedì 23 agosto 2011

SIRACUSANO, E' DIVORZIO. BUZZANCA "CONVOCA" BONINA

L'imprenditore Immacolato Bonina
Bolle qualcosa di nuovo in pentola. Qualcosa che regalerà solidità e prospettive a una società per ora a caccia di un'identità. Il divorzio (anche se il matrimonio non c'era mai stato) con la cordata Siracusano è un po' lo spartiacque di ciò che potrebbe succedere nei prossimi giorni. Ieri pomeriggio, nello studio del notaio Arrigo, si è giunti alla resa dei conti, con la fine del rapporto di collaborazione tra Lello Manfredi e l'imprenditore Paolo Siracusano, al quale il "traghettatore" dell'Acr Messina aveva chiesto una mano d'aiuto "quando nessuno voleva avere a che fare con questa società", dice ora amareggiato Siracusano. Ma come tutte le storie d'amore, anche questa è finita. E anche male, se è vero che ieri pomeriggio nello studio del notaio Arrigo pare siano volate parole grosse.
Paolo Siracusano (Ishy foto)
 Il gruppo Siracusano (con lui l'imprenditore della ristorazione Scuderi, il commercialista Felice Genovese e uno sponsor in arrivo) si aspettava ben altro rispetto al 50% (o massimo 70%) delle quote societarie offertogli ieri da Manfredi (che ricordiamo ha ricevuto da Martorano e Ficara la procura irrevocabile a vendere la società) nel "faccia a faccia" davanti al notaio Arrigo. "E' stato disconosciuto un accordo tra noi e ora Manfredi mi dice che lui non ha promesso nulla - racconta Siracusano - che vuole vedere i soldi sul tavolo prima di cedere una società. Ma io soldi di qualcuno dei fuoriusciti del Cdm, non ne ho visti finora". Morale. Tra il gruppo Siracusano e gli ex soci del Città di Messina non è stato amore a prima vista. Ma forse la verità è un'altra. Forse lo stesso Manfredi e i suoi primi finanziatori (Morgante, lo stesso Arrigo, Di Bartolo e diversi tifosi che hanno messo le mani in tasca) dalla cordata Siracusano (così come da qualche ex socio del Cdm) si aspettavano qualche sforzo in più. E allora è giunto il momento di cambiare musica. L'Acr Messina, questa creatura che ha bisogno di un  vero "papà", deve affidarsi a chi offre garanzie precise e solidità economica. E diversi indizi portano a un imprenditore, Immacolato Bonina, che rintracciato telefonicamente, conferma una notizia che Pianeta Messina ha intercettato nelle ultime ore.
- Bonina, è vero che il sindaco Buzzanca l'ha chiamata, chiedendole di fare un passo deciso in avanti per il Messina?
Il sindaco Buzzanca e Manfredi tenteranno di convincere Bonina (Ishy foto)
"Confermo, mi ha chiamato stamattina (ieri per chi legge ndr), ma si è trattato di una chiacchierata. Siamo amici, io ho comunque ribadito la mia disponibilità a dare una mano al Messina".
- Ma in che termini? Finora si è parlato solo di sponsorizzazione. Ora si prospetta qualcosa in più?
"Per ora non voglio parlarne. Voi giornalisti, giustamente, volete le notizie ma non sempre è giusto darvi tutte le informazioni, specie quando si tratta di acquisire una società. Fra otto giorni vediamo che succede, ne riparleremo".
- Ma la sua carica di presidente di una società di basket, sarebbe compatibile con quella di una squadra di calcio?
"Ora non corriamo. Comunque la carica di presidente non sarebbe un problema. Si può risolvere in tanti modi". 
- Domenica sarà allo stadio?
"Vediamo, può darsi. Ho saputo che contro l'Adrano in Coppa Italia c'erano tanti tifosi. Questo è già un gran segnale. La gente ha voglia di calcio, il Messina non può rimanere in questa categoria. Quest'anno deve vincere il campionato".
Parola di presid...  ehm, di Bonina.
PIANETA MESSINA



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