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sabato 20 agosto 2011

L'UMILTA' DEI FORTI

Oggi rifinitura in vista dell'esordio in Coppa domani contro l'Adrano (Ishy foto)
Oggi conosceremo meglio Andrea Pensabene. Il suo pensiero,  il suo umore, le sue ambizioni. Sa che a Messina c'è fame di calcio, c'è soprattutto voglia di vincere. La società gli ha consegnato le chiavi di una squadra importante, in attesa degli ultimi puntelli per consacrarla una corazzata. Quindi Pensabene, al volante di una Maserati, sa di dover guidare con attenzione, senza presunzione, ma con gli occhi bene aperti, per affrontare indenne anche le curve pericolose.
Andrea Pensabene, allenatore del Messina
 Pensabene, in una breve chiacchierata di tre giorni fa, quando aveva capito che sarebbe diventato il nuovo allenatore del Messina, ci ha svelato il suo pensiero: "Vincere un campionato non è mai facile, nel calcio nulla è scontato. Solo con l'applicazione e l'umiltà dei forti si va avanti. Messina è una grande piazza che merita rispetto e che mi stimola molto". Questo il Pensabene-pensiero. Con questo credo, il tecnico palermitano ha stravinto l'ultimo campionato di Serie D, al timone dell'Ebolitana. Chi conosce bene il nuovo allenatore del Messina - come Pippo Strano, tecnico dell'Adrano che lo affronterà domani in Coppa - lo dipinge come un grande lavoratore che mette al primo posto il sacrificio. E poi idee chiare, neanche tanto complicate, su come far giocare la propria squadra.
Pippo Strano, tecnico dell'Adrano
 "Andrea è un allenatore molto bravo - ci dice Strano - mi ha fatto veramente piacere quando ho saputo del suo arrivo a Messina. Per una squadra importante, c'era bisogno di un allenatore come Pensabene. Ha le idee chiare e ha dimostrato di saper vincere i campionati".
- Ci racconta perchè conosce così bene il nuovo allenatore giallorosso?
"Siamo stati compagni di squadra, nell'Acireale. Se non sbaglio era la stagione 1982, l'allenatore era Busetta".
- Che ruolo ricoprivate?
"Io ero difensore centrale, Andrea era il regista. Ce la cavavamo molto bene".
- Ora lo ritroverà di fronte. Ci sono precedenti?
"Credo di sì. L'ultima volta, mi pare, l'ho affrontato quando lui allenava il Milazzo".
- Che partita si aspetta domani?
"Una gara difficile per noi, i nomi che compongono il Messina li sappiamo, ma non partiamo battuti. Ce la giocheremo, come è giusto che sia. Comunque questa gara di Coppa Italia sarà un  buon test per proseguire la preparazione in vista del campionato".
- E chi vede tra i favoriti quest'anno?
"Beh, non è difficile rispondere a questa domanda. Se dico Messina, Cosenza, Licata non scopro nulla di nuovo. Ma poi nel calcio, si sa, ci sono anche le squadre sorpresa. Io spero che una di queste sia l'Adrano. Per noi una salvezza tranquilla sarebbe come una promozione".

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