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venerdì 26 aprile 2013

LO MONACO: "PRIMO PASSO PER TORNARE IN ALTO"

Il patron del Messina Pietro Lo Monaco (Foto Fabrizio Pernice)
Quella marea umana in Curva Sud, roba da stropicciarsi gli occhi, è stato un marchio a fuoco. Il primo vero orgasmo dopo 5 anni di rapporti un po' frigidi. I diecimila del "S. Filippo" sono il certificato di garanzia che a Messina si può e si deve tornare a fare calcio ad alti livelli. E il patron Pietro Lo Monaco, a bocce ferme, racconta a Pianeta Messina cosa significa per lui quel grande gesto d'amore che i supporter giallorossi hanno manifestato nel big match contro il Cosenza.
Una domenica bestiale, a tinte forti, a tinte giallorosse, di quelle che non si dimenticano. L'ondata di supporter al "S. Filippo", con quella curva da Serie A, ha toccato il cuore del fautore di questo nuovo progetto Messina. "La prima cosa che mi ha colpito quando sono arrivato allo stadio  - confessa Pietro Lo Monaco - è vedere tante auto parcheggiate all'esterno. Già da lì si è capito quanta gente stesse per arrivare al S. Filippo".
- Poi, quando ha visto quella curva?
"Eh, lì è stato emozionante. Direi che la risposta è stata importante. E' stato emozionante vedere tante famiglie, bambini con le bandiere e le sciarpe del Messina. Significa che abbiamo seminato bene. I tifosi erano perplessi, all'inizio, dopo tanti anni di grosse delusioni. Ora la gente viene di più allo stadio perchè s'identifica in qualcosa. E' normale che i nostri tifosi hanno bisogno di sentire che esiste un progetto preciso per tornare dove il Messina merita di stare".
- Cioè dove?
"Prima di parlare di massimo palcoscenico dobbiamo fare le cose per bene, una alla volta. Per ora pensiamo alla prossima C2 che ha un'importanza notevole".
La Sud stracolma. I tifosi del Messina hanno mostrato i muscoli (Foto Fabrizio Pernice)
- Basta entrare fra le prime nove per ritrovarsi in terza serie. Un boccone prelibato per tante squadre. Lei si sente già nell'anticamera della B?
"Nella corsa per la terza serie ci sarà anche il Messina. Noi dobbiamo andare avanti, non ci possiamo fermare. Il Messina è stato recentemente ad alti livelli ed è lì che deve tornare".
- Lei ha detto, alcuni mesi fa, che questa città è morta. In una Messina così malridotta, è possibile tornare a fare calcio importante?
"Gli stimoli li dobbiamo fare venire noi. Domenica scorsa è stata una prima vittoria. Diecimila persone non si trovano neanche in Serie B".
- Tra un mesetto, questa città impercommissariata avrà finalmente un sindaco. Il Messina sarà un potenziale "bacino" di voti. Avverte il rischio di essere usati dalla politica?
"Non credo, perchè la gente riesce a distinguere le persone serie dai chiacchieroni. Noi, comunque, non ci faremo usare da nessuno".
- Domenica scorsa qualche candidato illustre si è già visto in tribuna.
"Vuol dire che è un vero tifoso del Messina. Se diventerà sindaco tanto meglio per noi".
PIANETA MESSINA  

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