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mercoledì 21 novembre 2012

"UNA PARTITA SPECIALE"

 Romano, ex calciatore del Messina di Aliotta, ora allenatore del Licata (Foto Marrali)
Quella maglia addosso, strasudata, se la sente ancora addosso. Quegli anni ruggenti della risalita dallo scantinato del calcio, sono il tesoretto da custodire gelosamente nella sua carriera di calciatore. E basta poco, un attimo, per riaccendere con Pippo Romano la lampadina dei ricordi. Ora è l'allenatore del Licata, è vero, e domenica ce lo troveremo da avversario, ma con Pippetto è inevitabile iniziare proprio da quegli anni da brivido dei "figli" di Aliotta, il presidente che nessuno dimenticherà mai. "Che dire. Per me Emanuele Aliotta è stato un presidente eccezionale, carismatico, come un padre per noi giocatori. Ci manca tanto. Manca ai tifosi del Messina che lo hanno amato".
- Il più bel ricordo di quegli anni?
"Ce  ne sono tanti, ma il giorno della promozione dall'Interregionale alla serie C2 è stato bellissimo. Da lì iniziò la scalata del Messina verso il palcoscenico che gli spettava".
- Da cinque anni, invece, si è tornati a masticare la polvere dei dilettanti. 
"Sì, però un po' di luce i tifosi, i miei ex tifosi, adesso la intravedono in fondo al tunnel. Mi auguro di vero cuore che il gruppo Lo Monaco riesca al più presto a far tornare il calcio che conta a Messina".
- Parliamo del tuo Licata. Sei arrivato da circa un mese e hai rimesso a galla la squadra.
"La prima cosa che ho fatto è infondere fiducia ai giocatori che moralmente erano a terra. Abbiamo lavorato sodo, con grande dedizione e spirito di sacrificio. Nessuna ricetta magica, ma solo tanta applicazione".
- Contro il Messina è la partita che non vorresti mai giocare?
"E' inutile nascondere che per me è sempre una partita speciale, ma ora sono l'allenatore del Licata e le partite le dobbiamo giocare tutte". 
- Siete in salute da cinque domeniche, ma troverete un Messina gasato e che in casa corre come un treno.
"Lo sappiamo, ma dovremo rispondere in campo con grande compattezza e sacrificio che sono le armi migliori che abbiamo. Se metteremo in campo queste due doti sarà difficile batterci. Guai, invece, se scenderemo in campo pensando che tanto è una partita che si può perdere".
- Cosa ti preoccupa, in particolare, del Messina?
"E' una squadra che, in qualsiasi momento della gara, può tirare dal cilindro la giocata di qualche calciatore importante che ha per risolvere la gara. E' successo domenica scorsa con Corona, la stessa cosa la settimana prima con Leon. Ho sentito dire che non sempre il Messina gioca benissimo, ma in questo campionato non è facile. Conta molto l'aggressività, altrimenti fai fatica. Credo che se la squadra si calerà nella mentalità di questo campionato, farà una passeggiata".
PIANETA MESSINA

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