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mercoledì 14 novembre 2012

LEON: "IL MIO GOL? LO DEDICO A QUEL RAGAZZO SULLA SEDIA A ROTELLE"

La "linguaccia" di Leon dopo il gol
Un cuore grande così. Rambo racconta a Pianeta Messina un retroscena prima del suo ingresso in campo. E svela a chi dedica, oltre a tutti i tifosi del Messina, il suo fantastico gol su punizione che ha messo al tappeto il Sambiase. "Sono contento di avere dato una grande gioia a quel ragazzino sulla sedie a rotelle che ho visto in tribuna centrale - ci racconta Leon - al freddo, con la mamma e una copertina sulle gambe. L'ho visto da bordocampo, ad inizio secondo tempo, quando stavo effettuando il riscaldamento prima di entrare. Mi ha colpito subito, c'era freddo e vento. Eppure lui era lì e questo significa che è un vero tifoso del Messina. Dedico a lui il mio gol".
- Vorresti conoscerlo?
"Come no. Certo, mi piacerebbe stringergli la mano e dedicargli di persona il mio gol".
- Allora Leon, ora come stai?
"Sto meglio, sto venendo fuori da un momento un po' negativo, sto riprendendo il ritmo partita. Purtroppo sul sintetico di Taormina, in amichevole, mi sono fatto male alla caviglia. Ora mi sono ripreso, sto soffrendo in silenzio e vado avanti".
- Soffrendo? Perchè?
"Sto cercando di calarmi in questa realtà di un campionato per me sconosciuto. Non è facile, io nei campi sintetici o sconnessi ho difficoltà, non riesco a dare il meglio. Ma quando vedo il S. Filippo è già un'altra cosa".
- Secondi, a un punto dalla vetta, ma c'è ancora qualche mugugno per il gioco a intermittenza.
"La qualità ce l'abbiamo, ma pecchiamo per la mancanza di un giusto atteggiamento dall'inizio della gara. Serve più cattiveria, la giusta mentalità appena si scende in campo".
- Quindi accettate le critiche. Vi fanno anche bene?
"Criticare è una cosa normale. Nel calcio ci sta, a patto che le critiche siano costruttive e non distruttive. Sappiamo di giocare in una piazza importante, tocca noi dimostrare di essere all'altezza, ma i nostri tifosi ci devono lasciare tranquilli, devono essere pazienti, perchè noi sappiamo dove possiamo e dobbiamo arrivare a fine campionato".
Leon abbracciato e coccolato a fine gara dal preparatore dei portieri Di Muro 
- Ti scoccia un po' quando si parla di Leon con un po' di pancetta? Che c'è di vero?
"E' una cosa che mi fa sorridere. Chi non mi conosce dice cose inesatte. Una cosa è essere grasso, un'altra è aver aumentato la propria massa muscolare. Io sto bene, prima pesavo 79 chili, adesso 76. E' il mio peso forma e ora che giocherò con più continuità rischio di perdere anche un altro chilo. Io mi sento bene, ho solo voglia di giocare e dare una mano al Messina". 
- Domenica nella tana della Pro Cavese. I vostri tifosi si aspettano un bel regalo.
"Ripeto, se ci caliamo nella giusta mentalità sarà difficile per qualsiasi squadra batterci. Siamo una squadra costruita per vincere. Con calciatori esperti come Corona, Ignoffo, Chiavaro, Bucolo, Cocuzza, Maiorano, Quintoni che potrebbero giocare tranquillamente in categorie superiori e i giovani di valore che abbiamo, dovremo essere bravi a imporre subito il nostro gioco. Contro la Cavese dobbiamo cambiare atteggiamento".
PIANETA MESSINA 

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