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giovedì 8 novembre 2012

PALLA AI 5 "TIMONIERI"

Gaetano Catalano, allenatore del Messina, scruta lontano (Ishy foto)
Cinque squadre nel salotto buono e cinque allenatori che raccontano a Pianeta Messina come si sta lassù dopo le prime dieci giornate di campionato. Un mini tour tra i "timonieri" delle prime cinque squadre in classifica, racchiuse nello spazio di appena 4 punti. Da Gagliardi, che con il suo Cosenza guida per ora il campionato, al torrese Amura, che chiude il quintetto con i 18 punti del Savoia. 
E tastando il polso dei cinque allenatori, c'è la sensazione che qualcuno continui a giocare a nascondino. Forse per scaramanzia o altro, sta di fatto che nessuno dice di sentirsi la più forte del campionato. Semmai conviene edulcorare le doti delle rivali, piuttosto che mostrare i muscoli. Però, facendo un'equazione con le parole di Catalano, Erra, Rando, Gagliardi e Amura, sbuca un dato. Messina, Cosenza e Savoia sono le prime indiziate alla promozione, ma attenti a Città di Messina e Gelbison, pronti a rompere le scatole alle tre favorite della compagnia. "Anche se siamo primi in classifica - racconta Gianluca Gagliardi, tecnico del Cosenza - è ancora presto per azzardare pronostici. E' troppo facile dire che Messina e Cosenza sono le favorite per la promozione - aggiunge Gagliardi - vediamo come si arriverà al giro di boa. E' un campionato livellato verso l'alto, alla fine conterà anche la forza economica di ogni società".
Gianluca Gagliardi, tecnico del  Cosenza
- L'ha sorpresa di più la Gelbison o il Città di Messina?
"Un po' di più la Gelbison, che però è una realtà di questo campionato. Con il Città di Messina abbiamo perso una partita pazzesca. E' una squadra che darà filo da torcere a parecchie squadre. Poi credo ancora in un rientro nel gruppo da parte dell'Agropoli e non trascurerei il Comprensorio Montalto".
Fin qui l'allenatore del Cosenza. Un  punticino più sotto c'è la Gelbison, che domenica scorsa ha regolato al "Morra" il Messina. Eppure il tecnico Alessandro Erra, non cambia la propria idea. "Per me il Messina resta, insieme al Cosenza, la candidata al salto di categoria. Un gradino più sotto metto il Savoia".
Alessandro Erra, allenatore della Gelbison
- E la sua Gelbison? Continua a volare basso?
"Il nostro obiettivo è un altro. Comunque ci piace stare in alto, per carità, ma non abbiamo un organico che possa reggere alla distanza questa posizione. Già domenica, a Cosenza, avremo delle defezioni importanti e mi sarebbe piaciuto giocare questa partita alla pari".
- Il Messina l'ha deluso domenica?
"Non voglio entrare in casa di altri, ma mi aspettavo uno spirito diverso. Il Messina ha delle grosse individualità, ma in questo campionato non bastano per vincere le partite".
E l'allenatore del Messina, contattato per analizzare questo primo step di campionato, parte proprio dalla Gelbison. "E' una squadra - taglia corto Catalano - che secondo me resterà nelle zone alte della classifica fino al termine del campionato. Per me non è più una sorpresa, sarà una delle nostre antagoniste".
- Ma chi è la vostra rivale numero uno?
"Per me è il Cosenza. Lo dice la classifica. Se è primo significa che merita questa posizione. E' una squadra temibile che già la scorsa stagione ha fatto un campionato importante".
- Due punti dalla vetta. Un bilancio dopo queste prime dieci fatiche?
"Sono sincero, ci aspettavamo qualche punto in più, ma è un campionato livellato verso l'alto. Credo che questa incertezza durerà parecchio tempo. Vincere sempre non è facile, soprattutto in trasferta. Se abbiamo questi punti significa che li meritiamo. Tutte le squadre nuove come la nostra, anche se con buoni mezzi, all'inizio fanno un po' fatica. L'Agropoli è un esempio in questo senso".
Pasquale Rando, tecnico del Città di Messina
Scendiamo di un gradino e dall'allenatore del Città di Messina, Pasquale Rando, ci facciamo raccontare come si sta lassù, nel gruppetto delle grandi. "Eravamo convinti di essere competitivi, ma non sapevamo quale sarebbe stato l'impatto con un campionato nuovo. Devo dire che non ci sentiamo degli intrusi".
- Ci dica, allora, chi può vincere questo campionato.
"Metto davanti a tutti Cosenza e Messina. Poi il Savoia. Sono tre squadre che hanno un misto di under e over di spessore".
- E la sua squadra?
"Ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla. Abbiamo una classifica ottima, ma so che dobbiamo migliorare nella gestione della gara. Segniamo tanto, ma subiamo anche troppi gol. E quest'ultimo è un limite che dobbiamo superare".
- Chi manca all'appello finora?
"Credo il Paternò e l'Agropoli, mentre la Gelbison per me non è più una sorpresa".
Salvatore Amura, allenatore del Savoia
Il Savoia chiude il quintetto con i suoi 18 punti e l'allenatore Salvatore Amura (ex Milazzo, quando Catalano era il vice) ci tiene subito a dire che la sua   squadra è in credito con la jella. "Solo pensando alle due gare contro Sambiase e Pro Cavese ci mancano tre punti. La nostra classifica non è veritiera, ma contiamo di rifarci presto perchè la squadra sta bene".
- Ma voi su chi fate la corsa?
"Una favorita non ce l'ho. Le prime cinque sicuramente lotteranno fino a maggio, sempre che non ci siano problemi societari. Noi aspettiamo dicembre, vediamo come siamo messi in classifica. Se servirà, ci rinforzeremo".
- Ma in cuor suo, Amura, chi teme di più?
"Sinceramente Messina e Cosenza. Non  sottovaluterei, però, la Gelbison. Ha un allenatore che conosce da anni questo campionato e fa giocare bene le sue squadre".
PIANETA MESSINA

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