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giovedì 1 agosto 2013

RITIRO FINITO, IL MESSINA TORNA A CASA

Il materiale d'allenamento caricato sul pullman in vista della partenza
Castel di Sangro -  Si torna a casa. Per il Messina ultimo giorno nel ritiro di Castel di Sangro. Per i peloritani, infatti, il test amichevole contro l’Avellino, peraltro vinto, è stato l’ultimo atto del ritiro abruzzese. Un percorso ricco di spunti per la truppa giallorossa che torna in Sicilia con un carico di lavoro importante nelle gambe, ma soprattutto con il morale alto per quanto fatto vedere nei due principali test-match giocati in Alto Sangro. C’è soddisfazione in casa Messina e questo non può che far ben sperare per quella che sarà una stagione in cui tutta la gente di fede giallorossa potrà sognare un campionato consono al valore di questo gruppo e soprattutto al blasone di club e città. Messina che dunque lascia Castel di Sangro (per il secondo anno consecutivo sede del ritiro estivo) raccogliendo applausi, stima da parte della gente del posto e con tanti piccoli aneddoti interessanti.
L'allenatore in seconda, Altamura, con un amico di Castel di Sangro
Dalla prima sgambata con due gol di Daniele Buongiorno, centravanti scuola Genoa, nativo proprio di Castel di Sangro, alla vicinanza quotidiana della gente del posto anche in virtù della presenza nello staff di Antonello Altamura, attuale vice del sodalizio peloritano e "bandiera" di quel Castel di Sangro Calcio che nella seconda metà degli anni ’90 visse l’epica avventura dell’approdo in serie B.
Il "film" che ripercorre questa preparazione abruzzese, passa poi inevitabilmente per l’amichevole con il Pescara, in cui eccetto il risultato bugiardo, si è visto un buon Messina capace di tener testa per 70' agli adriatici. Un’occasione poi per far rivivere alle due tifoserie
l’opportunità di stare insieme per rivivere con la consueta gioia quel gemellaggio che da anni lega le due tifoserie. Altro passaggio importante per il Messina versione pre season, la brillante vittoria contro l’Avellino, altra compagine di B, vittoria ottenuta con il sacrificio, come ha rimarcato mister Catalano e l’ottima disposizione in campo, frutto di un lavoro certosino dello staff che saprà dare i suoi frutti durante il campionato ormai alle porte.

Una vittoria ottenuta davanti al patron Pietro Lo Monaco, che tra l’altro a Castel di Sangro ha passato ore gradevoli con alcuni parenti che qui risiedono. Per il Messina un’altra giornata all’insegna dell’amicizia verso una tifoseria, quella irpina, amica del popolo peloritano con entrambi
i gruppi di supporter presenti al “Patini” di Castel di Sangro più volte salutatisi con cori d’amicizia.

Un sorridente Catalano poco prima della sua partenza, in auto, alla volta di Messina
Dunque per il Messina che lascia il ritiro di Castel di Sangro (partenza prevista alle 6 di domani) un rientro a casa ricco di spunti per la stagione che verrà. Sul pullman che riporterà la truppa giallorossa in Sicilia, mancheranno però sia mister Catalano che automunito (proveniva da Coverciano) ha lasciato in anticipo l’Alto Sangro (in auto con lui c'era anche Corona), sia il ds Ferrigno che insieme al patron Lo Monaco ha lasciato Castel di Sangro nel post gara contro gli irpini. In giornata è partito in anticipo anche il portiere Lagomarsini, per raggiungere casa al Nord. Finisce così la seconda avventura del Messina in Alto Sangro. Una terra che in tanti si augurano porti ancora bene al sodalizio peloritano. Se lo augura il Messina, la sua gente e tutto il gruppo, ma se lo augura anche la città e la gente di Castel di Sangro che per il giallorosso ha un debole e, spinta da tante piccole storie, farà il tifo per una realtà che in Seconda Divisione Lega Pro dovrà essere solo di passaggio per poter tornare a calcare quei palcoscenici che merita.
Alberto Teti

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