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venerdì 9 agosto 2013

LE SCUDISCIATE DEL PATRON

Pietro Lo Monaco durante la conferenza stampa di ieri (Foto Fabrizio Pernice)
L'elmetto l'ha indossato, impugnando lo scudiscio per le sue frustatine. Il patron Lo Monaco è fatto così, prendere o lasciare. Dice ciò che pensa, a modo suo, trasformando così la presentazione della nuove maglie in uno sfogo in piena regola. Primo tasto, dolente, il flop della prima fase della campagna abbonamenti. "Non lo dico nemmeno quanti ne abbiamo fatti, mi vergogno. Se questo è l'amore che si ha per il Messina, il dato è sconfortante. Ma nonostante tutto, noi andiamo avanti. Capisco qualche sponsor che si è tirato indietro perchè c'è crisi, ma gli abbonamenti al palo non li capisco".
Facciamo notare a Lo Monaco che un po' c'era da aspettarselo, dopo il documento unitario dei club organizzati che aveva sentenziato un secco no alla tessera del tifoso e quindi agli abbonamenti. Secca la replica: "Vabbè, lo sapevamo. Ma gli altri? Dove sono?". 
A questo punto sarebbe interessante capire se e in che misura questo "niet"  possa aver influenzato chi, sotto sotto, avrebbe voglia di abbonarsi lo stesso, ma non lo fa per un ordine piovutogli dall'alto. E già ieri mattina qualche colomba svolazzava, annunciando l'apertura di uno spiraglio. Insomma, chi vorrebbe abbonarsi non sarebbe più "obbligato" a uniformarsi al diktat dei club (rispettabile per carità) che però non aiuta la società in un momento così delicato.
Quasi scuro in volto (non per l'abbronzatura), il proprietario del Messina ne ha anche per i giornalisti assenti. "Quelli che si lamentano sempre, oggi non ci sono. I giornalisti non presenti oggi si squalificano da soli. Per me sono pseudo appassionati del Messina, la squadra si ama con i fatti".
Fatto il nostro dovere di giornalisti (informare sempre, riportando i fatti reali, anche se si parla male dei colleghi), a proposito d'informazione, il patron ha presentato ai convenuti (giornalisti, tifosi e qualche curioso) il nuovo addetto alla comunicazione, Vittorio Fiumanò. E qui Lo Monaco ha giocato d'anticipo: "Sicuramente diranno, adesso, che deve essere un giornalista, che non può svolgere questa mansione. Io invece dico che può fare ciò per il quale è stato incaricato. Il signor Fiumanò sarà il responsabile della comunicazione". Punto e basta. 
E allora non resta che ascoltare l'ultima filippica. Destinatario, stavolta, il sindaco Accorinti. Basta una semplice domanda sullo stadio e Pietro Lo Monaco si accende come un cerino. "Se il sindaco mi dice che sta fino all'una di notte in strada, in mezzo alla gente, per vivere i problemi di questa città, perchè non ha trovato un minuto per venire a vedere in che condizioni è il S. Filippo? Noi aspettiamo ancora quel sopralluogo che aveva promesso di fare due giorni dopo quel nostro incontro al Comune. Lo stadio fa acqua da tutte le parti. Quanto abbiamo speso? Ad occhio e croce finora 250mila euro. Aspetto ancora quel sopralluogo e intanto noi stiamo mettendo i soldi. Ma io in fronte non ho scritto giocondo".
Fin qui il Lo Monaco pensiero, sperando di non aver tralasciato nulla, a parte le belle magliette, le affascinanti indossatrici, il marchio Acr che sarà rispolverato e il "giallo" del paraguaiano di origini arabe che pare abbia segnato un gol a Gioia Tauro.
PIANETA MESSINA



2 commenti:

  1. niet dei club...?
    siamo alla pazzia....
    questo l'amore per il Messina..?
    i giornalisti non presenti..?erano sotto il sole, in spiaggia a fare i bellaccioni....
    ma ci sono giornalisti a Messina..?

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  2. I tifosi aspettano l'arrivo di nuovi imprenditori del calcio con veri progetti per la squadra e per la città.... che non chiedono ma danno

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