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giovedì 22 agosto 2013

COSTANTINO: "IL MESSINA? OTTIMA SQUADRA"

Massimo Costantino, per la quarta stagione allenatore della Vigor Lamezia
La prima partita vera è quasi dietro l'angolo e il Messina tiene caldo il motore, con un'amichevole che disputerà questo pomeriggio (ore 16) al "Bacigalupo" di Taormina. Sarà un remake nella "perla" dello Jonio, dopo quello sostenuto lo scorso 10 agosto e finito con un poker giallorosso. Catalano proverà l'assetto che dovrà schierare al "D'Ippolito" di Lamezia Terme per l'esordio in Coppa Italia, facendo i conti con l'assenza di 5 appiedati (De Bode, Parachì, Caiazzo, Silvestri e Cucinotta). Ma che avversario troverà il Messina domenica pomeriggio (fischio d'avvio alle 18) al "D'Ippolito"? A spiegarcelo è l'allenatore della Vigor Lamezia, Massimo Costantino. "Siamo una squadra giovane, la nostra società ha impostato la campagna acquisti aderendo alla regola dell'età media. E' vero, con i giovani il tasso tecnico scende un po', ma in campo devi mettere anche altre qualità e puoi giocartela".
- Contro il Messina, dunque, una Vigor cuore e gambe?
"Direi di sì, ma non solo questo. Siamo una squadra che ha anche qualità, che sa giocare a calcio e lo facciamo anche in maniera un po' spregiudicata con tre mezze punte in campo".
- A Catanzaro eravate anche andati in vantaggio.
"Sì, potevamo anche raddoppiare, poi il pareggio del Catanzaro ha cambiato la partita. Nel finale siamo rimasti in dieci per l'espulsione del nostro difensore centrale Gattari e il Catanzaro ci ha puniti quasi al novantesimo".
Oggi il Messina tornerà a disputare un'amichevole al "Bacigalupo" contro il Taormina
- Del Messina cosa teme di più?
"E' un'ottima squadra, ha cambiato poco, puntellando bene l'organico. Il Messina lo conosciamo bene, sono tutti bravi. Ce la giocheremo".
- E' vero che qualche anno fa fu contattato per allenare i peloritani?
"Sì, era circolato il mio nome. Qualche suo collega di Messina mi telefonò per avere una conferma, ma quella trattattiva poi sfumò".
- Conosce Catalano?
"Sì, è un bravo allenatore oltre che una brava persona. L'ho affrontato credo due stagioni fa, quando lui allenava il Milazzo".
- E come finì?
"La Vigor Lamezia vinse al Grotta Polifemo e Quintoni, se non ricordo male, sbagliò un calcio di rigore".
- Il campionato bussa alle porte. Lei conosce bene la Seconda Divisione. Rispetto alla D c'è un abisso o siamo lì?
"La differenza c'è. Il livello tecnico è più alto e si vede. In questo campionato a fare la differenza sono i calciatori di qualità. Chi ce l'ha alla fine prevarrà. La Salernitana, ad esempio, ha vinto il campionato perchè aveva calciatori che facevano la differenza. Qui a Lamezia vinse con una invenzione di Gustavo, ma per il resto a fare la partita siamo stati noi".
- Lei è milanese di nascita, ma con sangue calabrese nelle vene.
"Sì, a Milano ci sono solo nato, i miei genitori sono di Reggio Calabria".
- E guarda caso, lei ha allenato solo in Calabria...
"Sì, ad eccezione di un  anno in Sicilia, a Campobello. Per il resto ha detto bene lei, solo in Calabria, in quella che ritengo la mia terra".
- E a Lamezia questa è la quarta stagione. Nell'ultima vi siete salvati per un pelo. Eppure un anno prima siete arrivati terzi. Come può succedere?
"Capita, nel calcio capita anche questo. A volte certe stagioni nascono male. Quest'anno vogliamo rifarci, speriamo di entrare nel lotto delle prime nove".
PIANETA MESSINA








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