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venerdì 30 agosto 2013

IL PASTICCIO E LE BOTTE

Due tifosi del Catanzaro "assistiti" da quattro carabinieri al  "S. Filippo"
Un po' di chiarezza è d'obbligo, raccontando i fatti. E nessuno si offenda. Partiamo dalle cose innegabili. C'erano circa 40 sostenitori del Catanzaro, tutti privi di biglietto d'ingresso e forse anche della tessera del tifoso, che mercoledì scorso sono sbarcati in auto a Messina. Ad aspettarli due pattuglie della polizia (per un totale di quattro agenti) che sapevano dell'arrivo dei tifosi ospiti su segnalazione della Questura di Catanzaro. Partiamo da qui, ma da questo momento abbiamo deciso di confrontare le notizie da noi raccolte, contattando il vice questore vicario di Messina, Salvatore La Rosa, che smentisce subito una cosa. Nessuna segnalazione, da parte della Questura di Catanzaro, di una "alta pericolosità" della quarantina di catanzaresi in arrivo a Messina a bordo di diverse autovetture. Quindi nessuna sottovalutazione, secondo il dott. La Rosa, da parte della Questura messinese.
Torniamo all'arrivo dei supporter calabresi nella nostra città. Le auto dei catanzaresi vengono scortate fino allo stadio "S. Filippo" (a quanto pare attraversando la città e non usufruendo della tangenziale), sta di fatto che una prima anomalia è il passaggio della mini carovana attraverso il villaggio Cep, giungendo in pratica a ridosso della curva Sud. Quindi, per la prima volta da quando giungono al "S. Filippo" tifosi ospiti scortati, questi non vengono fatti passare dalla rampa dello svincolo autostradale, ma da una stradina interna, a diretto contatto con i tifosi di casa che stavano recandosi allo stadio. E un gruppetto di facinorosi, appollaiati all'altezza di un cavalcavia, secondo il racconto della polizia, ha iniziato a lanciare oggetti (forse pietre o bottiglie) all'indirizzo dei catanzaresi. Una sorta d'imboscata (un pattugliamento nella zona, per evitarla, non era meglio?), ma il peggio doveva ancora avvenire, visto che ai tafferugli si sono aggiunti in pochi minuti altri tifosi messinesi avvertiti che alcune loro auto erano state danneggiate. Su questo punto, il vice questore vicario è laconico: "Finora non ci sono giunte denunce, da parte di tifosi del Messina, circa danneggiamenti subiti dalle loro auto".
Ma la cosa che più sconcerta, a parte gli incidenti (nessuna giustificazione, per carità) è la destinazione della decina di auto di catanzaresi: dritto dritto verso i botteghini dello stadio dove in quel momento c'erano in fila decine di tifosi del Messina. Quindi, nella migliore delle ipotesi, il "contatto" tra le due tifoserie ci sarebbe stato ugualmente, con gli effetti che lasciamo immaginare.
Normativa alla mano, fa sapere il vice questore La Rosa, i catanzaresi seppur privi di tessera del tifoso avevano il diritto di acquistare il biglietto al botteghino, ma non avrebbero potuto accedere al settore ospiti destinato ai fidelizzati. E qui c'è il primo paradosso. Ma se tutti i catanzaresi erano dei "cani sciolti", perchè non si è pensato di evitare che si avvicinassero troppo alla tifoseria opposta? E qui viene in mente la cosiddetta area di prefiltraggio, che normalmente viene predisposta per evitare spiacevoli sorprese. Su questo punto, il vice questore vicario chiarisce: "La predisposizione di una eventuale area di prefiltraggio non è competenza della Questura. Comunque non tocca agli organi di polizia". 
Gli incidenti di giovedì, comunque, hanno insegnato una cosa. Più di qualcosa non ha funzionato in termini di prevenzione (non era meglio far passare i catanzaresi sulla rampa dello svincolo?), visto che su un migliaio di tifosi allo stadio, una decina di "teste calde" devi metterla nel conto. Prevenire, dice l'antico detto, è meglio che curare e allora sarà meglio correggere qualcosa, a partire da domenica prossima. E la riunione di oggi del Gos (gruppo operativo sicurezza) alla presenza di un esponente della società peloritana, servirà anche a questo. Il Messina la prima mossa l'ha già fatta, disponendo la chiusura dei botteghini per domenica prossima (solo prevendita) in occasione della gara interna contro l'Ischia. Ma un dubbio, adesso, quasi quasi ci tormenta: a che serve la tessera del tifoso, se poi i "cani sciolti" circolano lo stesso a caccia di biglietti?
PIANETA MESSINA

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