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sabato 23 luglio 2011

PRIMAVERA GIALLOROSSA

I tifosi tornano a sorridere. L'Acr Messima è salvo (Ishy foto)
Chi fino a ieri ha quasi "tifato" per la fine dell'Acr Messina, argomentando che neanche il mago Houdini avrebbe potuto salvare la società dal baratro (c'è una rassegna stampa che pesa un quintale), oggi tenta il salto della quaglia. Tant'è, funziona così. Benvenuti, anzi bentornati nel "pianeta" Messina, da dove questi nostri colleghi si erano debitamente allontanati, quasi schifati, pensando subito di trovare miglior fortune altrove. Ora viene il bello, perchè in questa primavera messinese (almeno nel calcio c'è stato un moto d'orgoglio), da ieri già si respira un'aria nuova, diversa e con una cosa bella che mancava da tempo. Il senso d'appartenenza. Sembra esagerato, ma è bastato pensare, solo immaginare che il Messina sia tornato... a casa per scatenare quel po' di adrenalina tra i tifosi più veraci, quelli che non hanno mai abbandonato la nave, anche quando stava per affondare. Il Messina, quindi, non è morto, rinascendo (per la terza volta) dalle sue ceneri. Ma stavolta è successo qualcosa da libro Cuore, una cosa mai vista da queste parti. A salvare il Messina, quando tutto sembrava finito, non ci hanno pensato un magnate o un emiro arabo, ma i messinesi col sangue giallorosso. Mani in tasca e migliaia di euro raccolti in una decina di ore, fino a notte fonda. Soldi da aggiungere a quelli messi a disposizione da alcuni imprenditori  (Siracusano, Cannistrà, Scuderi, Di Bartolo), dal notaio Arrigo e dal commercialista Morgante che hanno deciso di sposare il progetto messo in piedi dall'inesauribile Lello Manfredi.
I tifosi, dicevamo. Vera anima di questo Risorgimento peloritano.
Nino Martorana, leader di Gioventù Giallorossa
 Il leader di Gioventù Giallorossa, Nino Martorana, quasi esausto dopo l'ultima nottata in bianco per dare manforte alla causa del Messina, non dimentica il momento più critico, quando tutto sembrava finito. "Alle 15 eravamo morti e sepolti, ma con un colpo di coda siamo riusciti a raccogliere la somma necessaria per pagare tutte le vertenze legate ai calciatori. Finalmente c'è stata una ventata di orgoglio messinese, dal semplice tifoso all'imprenditore, tutti uniti dall'unica passione che è la squadra di calcio della propria città". Martorano ha gli occhi stanchi. Ha speso tanto in queste ore, sacrificandosi per un solo obiettivo: salvare la squadra della propria città. "Ma vorrei ringraziare tutti quelli che nelle ore più difficili hanno messo mani al portafogli per   aiutare il Messina. Faccio anche qualche 
nome, perchè lo meritano. Ringrazio Micali, La Malfa, Caruso e poi Donato, Mauro, Currò, Muscolino e chiedo scusa se non ne ricordo altri. Grazie anche a loro adesso parliamo del salvataggio dell'Acr Messina".

2 commenti:

  1. pernice.....quando ci saranno i fatti....parliamo.

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  2. Il problema firma di Martorana qual'è?

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