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martedì 12 luglio 2011

L'ULTIMO RESPIRO

Nessuno si offenda, per carità. Oggi, un po' tutti, proviamo un senso di rabbia e impotenza. E un po' ci vergogniamo. Chi vuol tirarsi fuori, comunque, ha il diritto di farlo, ma quando in mezzo c'è un fallimento si perde tutti. Il Messina oggi, probabilmente, inalerà l'ultimo respiro. E nella migliore delle ipotesi attaccherà la mascherina dell'ossigeno. Il dado è tratto. L'Acr Messina è in coma profondo e il miracolo non c'è stato. La trattativa con il gruppo d'imprenditori messinesi è in pratica saltata. Martorano da sabato sera è sparito, non dando seguito a un nuovo invito al dialogo avanzato dal mediatore Manfredi, che aveva presentato un preliminare di acquisto della società giallorossa. Le due parti, in pratica, non hanno trovato un punto d'incontro. Questione di garanzie e soldi. La proprietà reggina non ha voluto o potuto (poco cambia) cedere la società, firmando in pratica la propria fine. Oggi, entro le ore 12, sapremo se l'Acr evaporerà o sopravviverà ancora per dieci giorni, con una documentazione incompleta che la Covisod boccerà a occhi chiusi. E francamente qualcuno ci risparmi altri giorni d'illusioni. Se c'è qualcuno disposto a salvare questo morto che cammina non ce lo dica solo, lo faccia e basta.

1 commento:

  1. ma se messina città'...da tempo e'sprofondata..
    (governata da incapaci e ladri.., senza un progetto di sviluppo...cittadini che non la amano..ecc )
    ma perché la squadra di calcio dovrebbe andare bene... ?

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