Visualizzazioni totali

pubb

domenica 30 giugno 2013

"STREGATO" DA SPALLETTI

Il tecnico Catalano al supercorso di Coverciano fino al 18 luglio (Foto Fabrizio Perrnice)
Il "cantiere" Messina ferve. E mentre il ds Ferrigno accelera per chiudere ufficialmente operazioni già messe in cassaforte nei giorni scorsi, il tecnico Catalano si è goduto una giornata di relax in città, prima di ripartire domani, destinazione Coverciano, dove sta ultimando il supercorso per allenatori. "Finirò il 18 luglio, credo che il 20 mi aggregherò alla squadra che sarà già in ritiro".
- Sai già dove?
"Castel di Sangro è la località più probabile. La società, comunque, non ha ancora deciso".
- Due minuti fa ho sentito Guadalupi...
"Che ti ha detto?"
- Che ormai con il Cosenza ha quasi chiuso e che il prossimo campionato giocherà in Lega Pro. Il Messina è tra le sue opzioni preferite. Guadalupi ti farebbe comodo?
Guadalupi, quasi ex del Cosenza, nel mirino del Messina
"Beh, è un buon calciatore che può essere utile sia in un 4-3-3 che in un modulo diverso, come il 4-2-3-1. Lo vedrei molto bene dietro il primo attaccante o interno di centrocampo, più alto rispetto a Maiorano e Bucolo".
- Non ti chiedo i nomi,  però ci confermi che ci sono altri calciatori già "bloccati" dal Messina?
"Un paio sono già bloccati, questo lo posso dire".  
- I "vecchietti" Corona e Ignoffo restano in giallorosso. Confermi?
Ignoffo confermato dal Messina insieme a Corona (Foto Fabrizio Pernice)
"Sì, Giorgio e Giovanni resteranno due giocatori del Messina. Lo ha detto anche chiaramente il nostro direttore. Sono due grandi persone, oltre che ottimi calciatori che daranno alla squadra un notevole apporto. Nel prossimo campionato ci sarà bisogno della loro esperienza e i nuovi innesti entreranno in un gruppo già collaudato".
- Lagomarsini? Lo rivedremo tra i pali?
"Spero di sì, anzi credo di sì. La mia sensazione è che avremo anche la prossima stagione l'apporto di Ettore, che nonostante la giovane età ha mostrato grande personalità".
- Come vanno le cose a Coverciano?
"Una grande esperienza, sto imparando tante cose. Ad esempio, c'è un gergo molto diverso, un modo di parlare delle cose del calcio che ho scoperto giorno dopo giorno. Sto apprendendo tantissimo, avrò modo di trasmettere alla squadra le cose migliori che sto imparando a Coverciano".
- C'è qualcuno, tra gli "insegnanti", che ti ha colpito?
"Direi Spalletti e le sue idee, il suo modo di intendere il calcio. Ci ha fatto vedere il lavoro sul campo e devo dire che da un allenatore come lui c'è solo da imparare".
- Chiudiamo questa chiacchierata senza parlare di calcio?
"E di cosa si parla?"
- Del nuovo sindaco, ad esempio...
"Nessuno se lo aspettava, ma credo che la gente si era stancata e ha deciso di premiare Accorinti, una persona molto combattiva e conosciuta in città per le sue battaglie. Spero che non sia lasciato solo, perchè la situazione in città non è facile. L'importante è che tutti, anche i partiti tradizionali, si muovano adesso nella stessa direzione per il bene della città. Un po' come hanno fatto tutti con il Messina. Tifosi, stampa, società e calciatori hanno remato insieme per raggiungere un traguardo comune".
PIANETA MESSINA

mercoledì 26 giugno 2013

I DUE CONDOTTIERI

La fascia da sindaco ancora fresca e l'adrenalina a mille per aiutare la sua Messina a risorgere. Incontriamo il nuovo sindaco Accorinti, pardon Renato (altrimenti ci resta male), dopo i bagordi della festa per un'elezione che ha fatto "rumore" e che ha segnato una sterzata netta per la nostra città. E fa un po' impressione (ma una bella impressione) vederlo lì, nella stanza del sindaco, con l'inseparabile maglietta arancione e quello sguardo pieno di vita e di affetto da dare a tutti. Il nuovo sindaco la prima cosa concreta l'ha fatta subito.Ha aperto il Comune a tutti, abbattendo quel "muro" di vetro che a molti messinesi non era piaciuto. "L'avevo promesso e l'ho fatto. Il Comune di Messina è la casa di tutti...".
Già, il concetto è chiaro. E a proposito di "casa", ce n'è un'altra dove migliaia di messinesi si recano la domenica per tifare per la squadra del cuore. Con uno sportivo come Renato Accorinti parlare di calcio è anche più facile, lui che da giovanotto è stato anche una buona mezz'ala. "Ho giocato nelle giovanili dell'Acr Messina, avevo 16 anni. Pochi lo sanno ma è così. Ho anche fondato, nel 1979, una società sportiva, la Polisportiva Movimento nonviolento che esiste ancora".
Il nuovo sindaco di Messina ha tenuto per sè, non a caso, la delega allo Sport. E' un settore che gli sta molto a cuore, soprattutto come fenomeno aggregativo. "E' una di quelle cose che aiutano la città a crescere, a compattarsi, ad avere uno spirito di appartenenza alla città".
- E il calcio, ad esempio, funziona da perfetto collante.
"E' lo sport più popolare,che trascina tante persone allo stadio. Ma anche gli altri sport meritano pari dignità".
- A proposito di stadio, ci sarà da trovare un'intesa sulla gestione del "S. Filippo". C'è già un'idea sulla convenzione con l'Acr Messina?
"Problemi non ce ne saranno. Ci incontreremo con i dirigenti del Messina e vedremo quali saranno le loro esigenze. Troveremo una soluzione per fare stare tranquilli loro, nell'interesse della città che con il calcio ha un veicolo importante a livello d'immagine e anche di indotto economico".
Al nuovo sindaco giungono le felicitazioni da parte del "patron" del Messina, Pietro Lo Monaco, contattato da Pianeta Messina la stessa sera dell'elezione di Accorinti. "Non posso che augurargli tutto il bene di questo mondo, perchè il suo non è certo un compito facile. Sanare un bilancio comunale che è sull'orlo del collasso sarà veramente arduo. Spero solo che il nuovo sindaco non sia lasciato solo in quest'impresa così difficile. La situazione è disperata, c'è bisogno dell'aiuto di tutti".
- Sulla convenzione per lo stadio ora aspetta una "chiamata" dal sindaco.
"Sì, ma non esageriamo con la fretta. L'importante è che si facciano le cose per bene e con calma. Gestire lo stadio S. Filippo è molto difficile e va tutto ponderato con intelligenza. Quando avrò il piacere di conoscere il nuovo sindaco di Messina, sono certo che troveremo un'intesa nell'interesse di tutti".
PIANETA MESSINA

domenica 23 giugno 2013

FANTASIE E... BELLE NOTIZIE

I soliti giornalisti. Che danno notizie azzardate, trasformando semplici "sondaggi" in operazioni ben avviate, come quelle con i cosentini Arcidiacono e Guadalupi, salvo poi avere conferme dagli stessi calciatori che il Messina li ha cercati veramente, ma non per prendere un caffè. Comunque prendiamo atto della precisazione del ds Ferrigno, ad esempio, sull'ipotesi Arcidiacono. Anzi, sulla non ipotesi, visto che lo stesso direttore sportivo del Messina ha detto chiaramente che Arcidiacono non verrà mai a Messina, perchè non ha detto "sì" lo scorso anno. Ma allora, la domanda è lecita, perchè lo stesso ds lo ha contattato nuovamente?
Ma per non infilarci in un guazzabuglio che neanche ci compete, visto che il calciomercato lo facciamo fare agli addetti ai lavori, chiudiamo con una notizia lieta, che apre il cuore alla speranza. Salvo dà qualche segnale. Il vagabondo non ha nessuna intenzione di mollare. E non poteva essere altrimenti, conoscendolo. Allora dai Salvo che ce la faremo tutti insieme. Perchè la notizia più bella di quest'estate sarai tu.
PIANETA MESSINA

giovedì 20 giugno 2013

ARCIDIACONO IN ESCLUSIVA: "SUDERO' LA MAGLIA"

Pietro Arcidiacono, il forte attaccante del Cosenza a un passo dal Messina
E' in "quarantena" fino al 20 luglio, ma nel mirino di diverse società che lo vogliono. Perchè lui, Pietro Arcidiacono, detto "biccio" (picciotto), è uno di quelli che in campo fa la differenza. Il Messina da un mesetto ha messo gli occhi sulla forte punta esterna del Cosenza, sempre più lontana dalla società silana, anche se domani è previsto un incontro fra il suo procuratore Cicchetti e il nuovo dg Marino. Ma i margini di un rinnovo del rapporto tra Arcidiacono (e anche Guadalupi) con la società silana sembrano ridotti all'osso. 
Il "picciotto" Arcidiacono, dunque, scalpita. Il corteggiamento del Messina lo lusinga, come ci ha detto ieri, in una breve chiacchierata telefonica con Pianeta Messina. E a quelli che potrebbero diventare i suoi nuovi tifosi anticipa solo una cosa. "Se il Messina mi vorrà, sono convinto di una cosa sola. Verrò per sudare la maglia e ci sarà tempo per chiarire tutto con i tifosi". Arcidiacono, stuzzicato sulla brutta vicenda della maglietta pro Speziale che gli è costata la lunga squalifica, si cosparge il capo di cenere e dice subito: "E' un errore che ho commesso e che non rifarei. Ho già chiesto scusa. Ci sarà tempo, se verrò a Messina, di spiegare tutto ai tifosi del Messina e di chiedere nuovamente scusa per quel mio gesto".
La chiacchierata con Arcidiacono va avanti, parlando soprattutto di calcio, del Messina, della società che ha grandi ambizioni, come quelle sue, della sua amicizia con Saro Bucolo, del pubblico al "S. Filippo" dopo averlo visto in tv nello scontro diretto con il Cosenza, del patron Pietro Lo Monaco, del contatto già avuto con il ds Ferrigno. Per ora fermiamoci qui. Il resto ce lo racconterà lui,  "biccio", se questo matrimonio si farà.
PIANETA MESSINA

giovedì 13 giugno 2013

LO MONACO: "SPAZIO AI GIOVANI IN LEGA PRO. FRANZA? POLEMICHE CHE NON SERVONO PIù"

Pietro Lo Monaco, "patron" del Messina (Foto Fabrizio Pernice)
Spazio ai giovani in Lega Pro. Per i "vecchietti" pensione anticipata? A conti fatti, in ogni squadra dovrà esserci un'età media di 24 anni. Sembra questa la volontà, ancora non ufficializzata, che quest'anno trasformerà i campionati di Prima e Seconda Divisione in un autentico bacino di "saranno famosi". Una mini rivoluzione che ha già spaccato gli addetti ai lavori. Ma questa riforma che vuole svecchiare gli attori in campo - prima di quella che confezionerà la Serie C unica - vede tra i favorevoli il patron del Messina, Pietro Lo Monaco, contattato da Pianeta Messina.
- Allora, direttore, che ne pensa?
"È una buona regola. Lo dico da sempre che bisogna scommettere sui giovani. Sono il futuro del nostro calcio".
- Ma se bisogna rispettare la media dei 24 anni e schieri in campo Corona e Ignoffo, oppure ingaggi Migliaccio, come si fa?
"Migliaccio chi? Non lo conosco neanche. Comunque, parliamoci chiaro, problemi per il Messina non ce ne saranno. Allestiremo una squadra di valore rispettando questi nuovi parametri. La Lega Pro deve essere il bacino per fare crescere e valorizzare i giovani. E poi non è detto che qualche giocatore più grandicello non possa giocare con loro. Quindi nessun problema per noi, sappiamo come muoverci".
- Parliamo del prossimo sindaco? Ha visto, si va verso il ballottaggio. Se l'aspettava Accorinti al posto di Garofalo?
"Il problema di Messina non è il sindaco, ma la politica. Mi chiedo cosa hanno intenzione di fare questi signori in una città a rischio default? Il sindaco per me conta poco, è tutto il resto che deve funzionare".
- Ha letto le recente intervista a Pietro Franza?
"Sì. Perchè, che è successo?
- L'ex presidente è stato inondato d'insulti sul web, anche Pianeta Messina "rimproverato" di averlo contattato. Lei che ne pensa?
"Di cosa?"
- Della triste fine del Messina targato Franza...
"Visto che me lo chiede adesso dico il mio pensiero. Oggi non bisogna tornare a fare polemiche inutili che ormai non servono più a nessuno. Dico solo che la famiglia Franza, in un determinato periodo, ha regalato alla città grandi soddisfazioni con il calcio. E questo non va dimenticato, fermo restando che poi sono stati commessi degli errori che nel calcio possono succedere e che hanno portato allo sfaldamento di tutto ciò che di buono era stato fatto. I tifosi hanno tutto il diritto di avercela con loro, ma nel calcio come nella vita ci sono questi periodi bui che vanno accettati. Ora il Messina ha intrapreso la via della risalita, quindi guardarsi sempre indietro non aiuta molto".
- Quindi, per tornare in alto, un eventuale aiutino anche dai Franza non lo rifiutereste?
"Sottoscrivo quello che ha già detto mio figlio a proposito. Si parlava, ovviamente, non di gestione societaria ma di altro".
- Pietro Franza, parlando di stadio, ha detto che la società fu massacrata da alcune forze politiche e che furono tagliate le gambe, recito testualmente, a qualsiasi iniziativa sullo sfruttamento dell'impianto. Che ne pensa?
"Non posso rispondere a questa domanda perchè non so come siano andate le cose in quegli anni".
- Però, a distanza di alcuni anni, il tema della gestione del S. Filippo torna d'attualità. E' la "madre" di tutte le partite per il futuro del Messina?
"E' un passaggio importante, oserei dire determinante nel processo di crescita di questa società. Il Comune, che è il proprietario dell'impianto, dovrà dirci al più presto come e chi dovrà gestire questo stadio. I problemi li conosciamo tutti, è inutile stare qui a ripeterli. Noi un'idea su cosa fare con tutta l'area del S. Filippo ce l'abbiamo. Ora la classe politica deve dirci cosa vuole fare".
PIANETA MESSINA

lunedì 10 giugno 2013

"DAI SALVO, ESCI DAL TUNNEL E CANTA INSIEME A NOI"

Salvatore Crupi, ferito gravemente in un incidente stradale
Per capire veramente chi è Salvatore Crupi e quanto i tifosi del Messina gli vogliono bene, basta raccontare una cosa. Anche ieri sera, a tarda ora, davanti a quella porta della Rianimazione del Policlinico c'erano i suoi compagni di mille avventure. Quegli ultrà spesso bistrattati da sciocchi perbenisti, ma che sanno mostrare la loro vera anima. E sono gli stessi che alcuni giorni fa hanno aperto il loro cuore al tifoso ragazzino emarginato dai compagni di classe.
 E per capire, ancora di più, cosa scatta quando uno di loro, ma soprattutto uno come il "vagabondo", sta giocando sul filo del rasoio la partita più importante della sua vita, basta tuffarsi nel web e scoprire che c'è un piccolo esercito di "Salvatore" che si è mobilitato per dargli una mano, per aiutarlo a non mollare.
Conosco Salvatore e prego per lui. Un giorno, per troppo amore per il Messina, ci siamo parlati ad alta voce, poi è spuntato un sorriso e due pacche sulle spalle. Tre cose in comune con il "vagabondo". Niente peli sulla lingua, la passione biancoscudata e... "Gioventù Giallorossa". Ora Salvatore, sono sicuro che tra poco leggerai queste poche righe, ma soprattutto il "campionario" dei messaggi che i tuoi compagni d'avventura ti hanno dedicato. Tieni duro, ce la farai.

PIANETA MESSINA


"Forza Salvo-Vagabondo, tu sei come il Messina, quando pensiamo che non ci sia più speranza risorgi più forte di prima".


"Forza Salvo esci dal tunnel e canta insieme a noi" (Francesco La Rosa)

"Vorrei lasciare un messaggio per Salvatore (per tutti gli utenti vagabondo). Caro Salvatore, ti ho sempre ammirato per la coerenza con cui hai sempre vissuto. Adesso ti prego, non ci lasciare, ti voglio ancora incontrare per le strade di Messina e parlare del nostro amato Messina, delle brutture di questa città e dell'amore che ci lega a quella maglia. Ti voglio bene". (Rocco)

"Vaga, combatti!!!!!!"

Un gruppo di tifosi del Messina nella sala d'attesa della Rianimazione ieri sera anche a tarda ora
"Salvo oggi eravamo in tanti da te in ospedale domani sarà lo stesso ma non è quello il tuo posto dunque alzati da quel CAZZO di letto e nn fare SCHERZETTI c'è una CURVA ke ti attende forza ULTRAS noi vinciamo sempre!" (Alessandro Barbera)


"Conosco Salvatore solo di vista e appena ho saputo a stento ho trattenuto le lacrime... FORZA SALVATORE NON MOLLARE E VINCI QUESTA BATTAGLIA PER LA VITA... un combattente come te ce la può fare... coraggio

Salvo non mollare, Pescara è con te". (Gianluca Basilico)


"Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo ma, come per tutti i veri tifosi del Messina, se non fosse stato per le notizie che ci dava, in un periodo nel quale sparare minchiate è stato all'ordine del giorno, probabilmente il mio ed il nostro disorientamento sarebbe stato ancora maggiore senza le sue informazioni. SALVO NON MOLLARE! (f.a.)

"Dai Salvuccio! A scoccia l'hai belle dura...Ce la farai!" (s. g.)

' I fimmini s'anna stari a casa '' , '' In trasferta non ci poi annari '' , '' Oggi pigghiai na bagghiulata i pisci '' , '' Ciao picciridda tatuata '' ... svegliati e torna a dirmi tutto questo !! Non ti puoi far vedere solo tramite quel maledetto vetro dell'ospedale... 
Dai Salvuccio... DAI !!!  (Carmen Geraci)


"Salve
dire mi spiace é poco
poi nui ni sciarriamu pi 4 minchiati 
NON MOLLARE SALVO!


Non so perchè, ma ho la sensazione che ce la faccia...." (Giuseppe Zagami)

"E CANTERÒ X TE.. FORZA SALVATORE...LOTTA CON IL CUORE...DAI NON MOLLARE...LA CURVA CANTERÀ...DAI SALVO TORNA QUA bel ragazzo torna tra di noi xché quella sporca trentina ti aspetta a braccia aperte" (n.p.)

"SIAMO SEMPRE CON TE SIAMO SEMPRE CON TE FORZA SALVO ALE ALE EEEEEEEE FORZA SALVO ALE ALE" (
Nicola Merlino)



sabato 8 giugno 2013

IGNOFFO: "VOGLIO ARRIVARE IN SERIE B CON IL MESSINA"

Giovanni Ignoffo, pilastro delle difesa del Messina (Foto Fabrizio Pernice)
Lo intercettiamo al telefono mentre è al matrimonio di un amico. Ma con lui parliamo del "suo" matrimonio felice, quello con il Messina, che va a gonfie vele dopo il primo anno trionfale. Giovanni Ignoffo ci racconta come sta gustandosi, nella sua Palermo, il meritato riposo dopo l'indimenticabile cavalcata che ha riportato i giallorossi tra i "viventi" del calcio.
- Allora Giovanni, hai staccato la spina o hai letto qualcosa sulle voci di mercato del nuovo Messina? 
"Leggere... si legge qualcosa per restare informato. Anche se sono in vacanza, non si stacca mai del tutto la spina".
- E in qualche caso si può dare anche un consiglio. Nel sondaggio con Moi, ad esempio.
"Beh, un consiglio ci può stare. Ho parlato con lui, ma non credo che la cosa si farà. Lui ha un altro anno di contratto con la Cremonese. Ne cercheremo un altro dello stesso livello".
- Un compagno al tuo fianco, stile Chiavaro, serve come il pane. Ma quanto ti mancherà Agatino?
"Direi tanto. Agatino è un giocatore importante, ma soprattutto una grande persona sotto l'aspetto umano. E' stato fondamentale non solo in campo, ma anche per la gestione del gruppo".
Ignoffo svetta di testa contro la Gelbison. L'inzuccata timbrò la traversa (Foto Fabrizio Pernice)
-  Tu e qualche altro senatore avete scommesso sul Messina rinunciando a qualche soldino in più altrove. Tu, ad esempio, perchè l'hai fatto?
"Ho sposato il progetto che vale di più di un ingaggio magari più alto altrove. Io parlo per me e ti dico che quando si arriva a una certa età e di esperienze ne hai fatte tante, hai bisogno di giocare in una piazza dove trovi tanti stimoli. E Messina era  la squadra giusta dove fermarmi. Ero comunque consapevole che la scelta di Messina era un'arma a doppio taglio. Se non avessimo vinto il campionato, per tutti sarebbe stato un fallimento. Invece ricordo che vincere un campionato, anche in Serie D, non è mai facile".
- Neanche se ti chiami Messina?
"Sì, il blasone conta, ma fino a un certo punto. Poi in campo devi mettere tanto sacrificio, perchè solo con il nome non si vincono le partite. Quando ero a Napoli, nel primo anno con De Laurentis, non siamo riusciti a vincere il campionato di Serie C. Eppure ci chiamavamo Napoli e avevamo un organico di serie superiore".
- Ferrigno dice che il Messina ha bisogno di calciatori soprattutto motivati e che facciano spogliatoio. Uno come Tiscione, ad esempio, lo vedi bene?
"Il nostro direttore dice la verità. Dalle categorie inferiori, ad esempio, si possono trovare giocatori di valore, come Tiscione, che hanno tanta voglia di affermarsi anche in una piazza importante. Noi abbiamo bisogno soprattutto di persone inquadrate, che hanno una certa maturità in campo e fuori".
- Ma cosa serve al Messina per alzare l'asticella?
"Guarda, se riesci a prendere un altro attaccante che ti garantisce i suoi 12-13 gol, un centrocampista che sa fare anche gol e un buon difensore che si aggiunga al sottoscritto e a Cucinotta, il Messina è a posto".
- Ma tu, Giovanni, dove di vedi tra un paio d'anni?
"Sono sincero e ti dico che il mio desiderio è di finire la mia carriera in Serie B. In teoria basterebbero solo due anni, quindi a conti fatti ci siamo, dovrei farcela. Poi, non si sa mai, con tutte queste società in crisi... quest'estate potrebbero esserci piacevoli sorprese".
PIANETA MESSINA

martedì 4 giugno 2013

GUADALUPI: "A CHI NON PIACEREBBE INDOSSARE LA MAGLIA DEL MESSINA?"

Mirko Guadalupi potrebbe lasciare il Cosenza. Il Messina è pronto a ingaggiarlo
Dalla sua Brindisi, dove aspetta i primi segnali di fumo dal calciomercato, Mirko Guadalupi racconta a Pianeta Messina le proprie sensazioni dopo il sondaggio che il ds Ferrigno ha fatto nei giorni scorsi per portare in riva allo Stretto uno dei gioiellini del Cosenza.
"Messina è una grandissima piazza - ci dice subito la mezzapunta 26enne - me ne sono accorto anche quando sono sceso in campo al S. Filippo nello scontro diretto. A chi non piacerebbe giocare nel Messina e indossare una maglia così importante?".
- Quindi, se dipendesse da lei, affare fatto?
"Quando valuto una situazione, prima di scegliere ovviamente verifico qual è la migliore. Ma fino al 30 giugno sono un calciatore del Cosenza. Devo ancora parlare, credo la prossima settimana, con il nuovo direttore generale Mangiarano che non so se ha ancora assunto quest'incarico. Quando lo incontrerò e lo guarderò negli occhi capirò se ci saranno le condizioni per continuare con il Cosenza. La società ha avuto un po' di problemi, devo prima risolvere alcune cose prima d'intavolare qualsiasi discorso".
- Ma le percentuali di un suo divorzio dal Cosenza?
"Possono essere tante o poche. Non dipende da me. In questo momento non so quali sono i programmi della società".
- Invece ha intuito quali sono quelli del Messina. Lei ha parlato con il ds Ferrigno.
"L'ho già detto, ci siamo sentiti per telefono, l'interessamento del Messina c'è, a qualsiasi giocatore farebbe piacere indossare una maglia così importante. Il direttore ha parlato prima con il mio procuratore, loro si conoscono da un po' di tempo".
- Ma è vero che c'è stata già un'offerta per il suo ingaggio?
"Con Ferrigno non abbiamo toccato l'aspetto economico e neanche il mio procuratore mi ha accennato nulla in tal senso. Per ora siamo in una fase interlocutoria".
- Diciamo che tra una decina di giorni la situazione sarà più chiara?
"Credo di sì. Per ora io sono qui a Brindisi e aspetto una telefonata da Cosenza per risolvere alcune cose legate alla scorsa stagione. Poi vedrò cosa fare".
- Ma a parità d'ingaggio, lei dove deciderà di andare?
"Questa è una brutta domanda. Comunque non è una questione di soldi, ma di stimoli e quindi di programma societario. E' normale che dovrò parlare con il Cosenza prima di avere le idee più chiare".
- Ma il Messina per lei è il "piano B" se dovesse saltare l'accordo con il Cosenza, oppure....
"In questo momento non ho una priorità. Il Cosenza  non è la mia prima scelta, ma una delle scelte da valutare. E tra queste c'è il Messina".
PIANETA MESSINA

sabato 1 giugno 2013

CORONA, CUORE DI PAPA'

Capitan Corona con il figlio Giacomo al "S. Filippo"  (Foto Fabrizio Pernice)
Ha una sola cosa in testa, per ora, che gli fa passare il Messina in secondo piano. La Comunione di suo figlio Giacomo, 9 anni, che domani a Palermo farà emozionare papà Giorgio.
Ed è la prima cosa che ci dice al telefono, appena gli chiediamo di parlare un po' del suo Messina. Poi però, pian pianino, Corona inizia a sciogliersi, a parlare da capitano, con il suo solito stile diretto, senza mai essere banale.
- Allora Giorgio, qualcuno ti vuole, ma riesci a immaginarti con un'altra maglia?
"Fa piacere che ci sia qualche squadra che mi cerca, ma io sto bene a Messina. Se la società è d'accordo".
- Ferrigno ha detto che con te non ci sono problemi. Sei in cima alla lista dei confermati...
"Se ha detto così allora non ci cono problemi. Dopo la fine del campionato abbiamo già parlato. Dobbiamo rivederci, ma per una mia riconferma non ci saranno problemi".
- Hai letto di Tiscione? Ti piacerebbe come compagno d'attacco?
"Tiscione era tutto il Città di Messina. Di più che devo dire?"
- E Guadalupi?
"Se la società l'ha contattato vuol dire che ha le doti giuste. Dico solo che chi verrà a Messina dovrà fare quello che abbiamo fatto noi. Grande gruppo e pedalare, senza  parlare troppo. Se non si suda la maglia non si va da nessuna parte".
- Corona leader in campo e fuori. Certe cose che hai detto non erano mai casuali. Ma quando parlavi d'invidia per il Messina ti riferivi a qualcuno in città?
"Vuoi dire a De Leo? Forse anche a lui, ma anche a chi ha voltato le spalle al Messina, alla squadra della propria città. Ora a tutta questa gente direi di stare alla larga dal Messina".
- Tuo figlio Giacomo sulle orme del padre?
"Il calcio gli piace tanto, gioca con la Cantera Ribolla di Totò Schillaci".
- Che ruolo?
"E' un centrocampista, quindi non ha imitato il papà".
- Mai chiedere a un padre se suo figlio è bravo a giocare a calcio...
"Esatto, non sta a me dire se Giacomo è bravo, sono il padre. Dico solo che per lui il calcio, ovviamente insieme allo studio, è una cosa dalla quale non riesce a staccarsi. Quando era più piccolo dava sempre calci a un pallone, ma io non l'ho mai spinto a innamorarsi di questo sport. Se mio figlio diventerà un calciatore lo dirà solo il tempo. Per ora è giusto che si diverta".
PIANETA MESSINA