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domenica 15 settembre 2013

CON IL CUORE SI VINCE, DECIDE IL GLADIATORE CORONA

Il portiere dell'Arzanese battuto dal bolide al volo di Corona (Foto Fabrizio Pernice)
Metti un'Arzanese rompiscatole, cioè brava a crearti grattacapi e metti un Messina costretto a giocare in dieci per oltre metà gara. Alla fine la vittoria del Messina, sudata sì, somiglia a una mezza impresa e porta la firma del suo gladiatore, Giorgio Corona, che a 39 anni suonati ha dimostrato di che pasta è fatto. Alla faccia dell'età media e dei giovani della serie "saranno famosi". Messina che comunque dice grazie al suo Spiderman Lagomarsini (uno di quei giovani che val la pena avere) che in pieno recupero ha salvato il risultato.
Le novità dal primo minuto sono appunto il ritorno di Re Giorgio titolare, l'innesto dell'esterno destro mancino Gherardi e l'esordio stagionale di Cucinotta che tampona l'assenza pesante di Ignoffo (infortunato) al centro della difesa. Il tecnico Catalano, quindi, ha dovuto far quadrare i conti, allestendo una formazione un po' incerottata, visto anche le assenze di Guadalupi (che sarà operato domani al menisco) e De Bode. L'impatto con la gara non è dei migliori per il Messina, visto che l'Arzanese dopo appena due minuti punzecchia già la difesa giallorossa con Giacinti, ma è bravo Silvestri a murare la conclusione. Il primo break giallorosso arriva al 6' e stavolta Silvestri, sugli sviluppi di un angolo, tenta di sorprendere il portiere campano con un'incornata.
L'Arzanese, però, non s'intimidisce, anzi torna ad affacciarsi nella trequarti messinese, con una manovra ficcante che mette in affanno gli uomini di Catalano. E all'11' ecco la seconda palla gol dei campani, con un tiro sporco in area scoccato da Improta. Sfera deviata in corner. Il secondo squillo dell'Arzanese scuote un po' il Messina, che al 21' replica con una rovesciata di Chiaria che si spegne tra le braccia di Fiory. Ma è solo un sussulto, perchè il Messina continua a soffrire l'atteggiamento garibaldino dell'Arzanese che al 37' confeziona la palla gol più succulenta con una bordata di Giacinti, disinnescata da Lagomarsini. Sugli spalti inizia qualche mormorio che viene subito sedato dopo la quasi palla gol, su tiro cross di Gherardi che mette in imbarazzo la difesa campana.
E' il segnale che il Messina c'è, nonostante un avversario molto tosto. Ma al 42' succede la frittata, condita dal guardalinee Torre di Chieti, che prima non vede un fallo (gomitata o pugno) ai danni di Cucinotta in area peloritana, poi fa espellere il difensore forse per qualche parolina di troppo sussurrata allo stesso primo assistente dell'arbitro. Cartellino rosso e Messina in dieci, tra le proteste feroci dei peloritani.
La gioia di Corona subito dopo aver realizzato lo splendido gol al volo (Foto F. Pernice)
Messina che, seppur in dieci, confeziona la palla-gol più nitida allo scadere del primo tempo. E' Chiaria, di testa, a impattare bene su cross di Caldore, ma il portiere campano fa il fenomeno.
Il salvataggio del portiere Fiory su incornata di Chiaria (Foto F. Pernice)
In avvio di ripresa subito un brivido per il Messina. L'italo-marocchino El Quazni colpisce il palo su cross velenoso di Gori. Pericolo scampato e per quella strana regola del calcio non scritta, nel momento più difficile della gara, a segnare è invece il Messina con un capolavoro di Corona che su spizzata di testa di Chiaria, sferra un destro al fulmicotone che fa secco Fiory.
Arzanese al tappeto, visto che il gancio di Re Giorgio lascia il segno. Infatti i campani, pur in superiorità numerica, non riescono a riorganizzarsi con lo stesso piglio. Anzi è il Messina che potrebbe mettere in frigo il risultato, ma stavolta il portiere campano è provvidenziale su Chiaria. Arzanese che solo nel finale mette alle corde i giallorossi, con le due palle gol tra i piedi di Di Ruocco e Giannuso. Ma Spiderman Lagomarsini fa valere il suo copyright.
PIANETA MESSINA
   

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