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martedì 1 maggio 2012

RISPETTO PER I TIFOSI


Il vice presidente Di  Bartolo,  Coppola e il presidente Manfredi (Ishy foto)

E' un tifoso del Messina, conosce bene Bonina e il Milazzo lo ha portato tra i professionisti, vendendolo poi per un euro al gruppo Lo Monaco. Parlare di calcio con l'ex presidente della società mamertina, Pietro Cannistrà, messinese purosangue, è sempre un piacere. "Oh, come va. E' un pezzo che non ci sentiamo..." esordisce subito al telefono. Niente convenevoli, subito la prima domanda a bruciapelo
- Ma com'è questa storia della clausola quando ha "regalato" il Milazzo?
"Ci sono gli atti consultabili da chiunque. Non è un mistero, può dargli un'occhiata per sapere in cosa consiste questa clausola".
- Vabbè, facciamo prima se ce lo dice lei adesso.
"Niente di segreto. Quando ho ceduto il Milazzo alla cifra simbolica di un euro c'è stato l'impegno di non trasferire  la società in un'altra città".
- Altrimenti? E qui arriva la clausola...
"Altrimenti dovranno versare 250 mila euro. Tutto qui".
Pietro Cannistrà, ex patron del Milazzo
- Lei crede che questa clausola potrebbe spaventare il gruppo Lo Monaco che a Milazzo non vuole più restarci?
"Non credo. Ma è solo la mia impressione".
- Ma come andrà a finire, secondo lei, tutta questa storia dell'eventuale trasloco del titolo sportivo del Milazzo in riva allo Stretto?
"Se io avessi liquidità sufficiente per un progetto importante mi tufferei subito. Ma siccome io non sono Bonina o Lo Monaco, ciò che dico vale poco".
Il calore dei tifosi del Messina domenica scorsa al "S. Filippo"  (Ishy foto)
- Domenica ha sentito i cori contro il Milazzo?
"Sì, ma che centro io con questa domanda? Con il Milazzo non ho più a che fare".
- Si è capito, comunque, che lo zoccolo duro dei tifosi boccia in partenza qualsiasi scorciatoia che non passi attraverso l'Acr Messina
"Sì, in linea di principio posso essere d'accordo, salvo poi ricordarci che con la Peloro è stata la stessa cosa. Prima i tifosi non volevano, poi hanno deciso di tifare per quel nuovo Messina".
Di Bartolo, Manfredi, Currao e l'addetto stampa  Brancato
- Ma l'alternativa, in quel periodo buio, era il nulla. La vecchia Acr dei figli di Massimino era praticamente sparita, giocava in Prima Categoria. L'As era retrocessa. Oggi, invece, la nuova Acr esiste, anche se con qualche debito, ma esiste ed è stata seguita e amata dai tifosi. Quindi?
"Ribadisco. Nel calcio contano i risultati, i tifosi vanno rispettati per questo attaccamento alla squadra, ci mancherebbe. Ma anche loro sanno che, alla fine, bisogna scegliere la soluzione più intelligente. E conoscendo Bonina penso che lui farà la scelta migliore nell'interesse del calcio a Messina".
PIANETA MESSINA

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