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Il tecnico Catalano durante un allenamento a Villafranca (Ishy foto) |
Tono pacato, ma dentro ha già l'adrenalina che ribolle. Il nocchiero Catalano è fatto così. Riesce a nascondere certe emozioni, in vista dell'impatto con la prima partita vera. E per un messinese come lui, trovarsi al timone della squadra della sua città è una sensazione forte, di quelle che val la pena raccontare. "Allenare il Messina è gratificante per tutti, figuratevi per me che sono nato qui. Faccio da poco l'allenatore, ho iniziato a Milazzo ed è stata una bella esperienza. Ma qui a Messina è una sensazione ancora più grande. So di allenare un grande gruppo in una città che ha voglia di tornare nel calcio che conta. E poi abbiamo i nostri tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo. Non è una frase fatta, saranno loro a darci una grande mano quest'anno".
- Già a Brolo avete assaggiato l'antipasto
"Lì abbiamo capito di cosa sono capaci i nostri tifosi. Erano in tanti e rumorosi, con i loro cori, le bandiere, gli striscioni. Eppure era solo un'amichevole. Stupendi".
- Questo il dolce di quella gara. L'amaro?
"Ovviamente quel pareggio non ci è piaciuto. E' vero, c'era caldo, eravamo un po' imballati per i carichi di lavoro. Ma non vogliamo accampare scuse. Parlando con i ragazzi a fine partita ci siamo detti che abbiamo saggiato cosa vorrà dire affrontare squadre sulla carta inferiori. Quindi un piccolo campanello d'allarme deve scattare. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, non lo abbiamo fatto finora e non commetteremo quest'errore in futuro".
- Domenica si parte.
"Finalmente. Dobbiamo rompere il ghiaccio, il Paternò è un'ottima squadra, conosco bene diversi giocatori. Noi avremo alcune assenze importanti, ma undici sono loro e undici noi. Sono certo che faremo una grande partita".
- Ma questa faccenda di Leon non poteva essere risolta in tempo?
"Non ho idea. Il nostro segretario mi ha informato ieri che c'è quest'impossibilità di schierarlo perchè non è arrivato il transfert. Spero di poterlo avere in campo nell'esordio di campionato contro l'Acireale".
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Il portiere Lagomarsini (Ishy foto) |
- Vi hanno incollato l'etichetta di super favorita. Vi piace o vi pesa?
"Pesare no, anche se questo significa avere tutti gli occhi puntati, una maggiore pressione. Per noi, comunque, deve essere uno stimolo. Ma non sarà facile, perchè a questo punto noi abbiamo tutto da perdere. Comunque è una sfida che dovremo affrontare con grande concentrazione".
- Qualcuno ha detto che il Messina ha qualche "vecchietto" di troppo e un allenatore troppo giovane. Una replica?
"Sì, ho letto o sentito qualcosa del genere. Per quanto riguarda i giocatori più esperti me li tengo stretti. Hanno tanto da dare e doti indiscutibili. Se li senti parlare, è una cosa impressionante. Hanno una mentalità vincente e questo già mi piace. Per quanto riguarda il sottoscritto, ricordo che in serie A e B ci sono allenatori anche più giovani di me".
PIANETA MESSINA
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Domenica l'abbraccio dei tifosi al "S. Filippo" per l'esordio in Coppa Italia (Ishy foto) |