Il difensore Agatino Chiavaro nel quartier generale di Villafranca (Ishy foto) |
- Poi cosa hai fatto?
"Confesso che ci rimasi talmente male per i nostri tifosi che da quel giorno sono rimasto molto legato al Messina. Seguivo la squadra a distanza, mi informavo sui risultati. Mi sarebbe piaciuto tornare da voi un giorno e oggi eccomi qua. Sono contento di essere tornato".
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"Direi di sì, ci mancherebbe. Il nome Messina resta, la piazza è sempre importante come lo era due anni fa, ma adesso c'è una società seria e ambiziosa. Uno stimolo per dare ancora di più".
- Dopo Salerno, un'altra città importante
"L'ultima esperienza è stata positiva. Una piazza stimolante, ma credo che Messina sia una spanna più su. Poi sono siciliano e giocare nella mia terra per me ha un sapore diverso".
- Quel piccolo ritardo nella firma, quando eri in ritiro, era legato all'accordo economico?
"No, assolutamente. Sotto questo punto di vista non c'è stato alcun problema fin dall'inizio. Diciamo che la società, giustamente, voleva tutelarsi sotto un altro punto di vista. Alla fine tutto risolto".
- Allora Chiavaro, dove metti il Messina alla vigilia del campionato?
"Ci danno tutti per favoriti. Ci fa piacere, sappiamo di essere un gruppo forte, ma adesso starà a noi dimostrare sul campo di valere. Nel calcio le chiacchiere se le porta via il vento. Ora servono i fatti. Conosciamo il nostro valore, ma dovremo rispettare anche le nostre avversarie".
PIANETA MESSINA
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