Guardarsi negli occhi, trovare le energie mentali giuste per rialzarsi subito, con la testa sgombra da dannose paure, perchè il campionato non è finito domenica e perchè dopo ogni tappa bisogna subito pensare a quella che viene dopo. E' l'unica cosa che resta da fare in attesa dei rinforzi di qualità (portafoglio permettendo) che servono come il pane, ma lavorando sodo sull'attuale organico.
Grassadonia, arrabbiato per l'ingiusta sconfitta, ha detto a chiare lettere che non bisogna strapparsi le vesti, ma ripartire subito dalla prestazione di Frattamaggiore, limando però gli errori commessi. Le prime critiche piovute addosso al nuovo tecnico peloritano fanno parte del calcio. Non ci piace travestirci da allenatori (ognuno faccia il proprio mestiere) e sappiamo che ogni scelta tecnica (vedi anche l'esclusione di Quintoni) anche se discutibile non viene fatta per danneggiare la squadra. Salvo, però, dover constatare che certe decisioni non hanno inciso sul risultato. A Grassadonia, rampante tecnico che sta tentando di dare un'impronta nuova alla squadra, dobbiamo però dare carta bianca, perchè lui sa più di tutti cosa fare per rimettere la navicella giallorossa sulla giusta rotta. Pur con i limiti strutturali di una squadra che pecca di qualità eccelsa, ma che non è fatta di brocchi. E un bravo allenatore sa come ottimizzare il rendimento del proprio gruppo. Lavorando non solo sugli schemi e sulle gambe, ma sulla testa.
PIANETA MESSINA
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