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martedì 10 dicembre 2013

SUDORE E SORRISI

Il tecnico Grassadonia alla ripresa degli allenamenti oggi a S. Margherita (foto F. Pernice)
Il venticello frizzante che spira a S. Margherita è come l'aria che si respira tra i calciatori alla ripresa degli allenamenti, dopo la vittoria ricostituente di Sorrento che ha ridato serenità all'intero gruppo. Ma Grassadonia, sia ben chiaro, non molla di un centimetro. Lo abbiamo visto e soprattutto sentito come il primo giorno di allenamento appena giunto a Messina. Consigli tanti, sguardi, voglia d'instillare il suo credo ai giocatori per modellare il Messina come vuole lui. Un grande lavoro non solo fisico e tattico, ma soprattutto mentale. E con il supporto dello staff  tecnico (Criscuolo, Altamura, Di Muro, Malafronte) la rosa a disposizione ha lavorato a gruppetti separati, divisi tra i due campi d'allenamento a disposizione alla periferia sud della città.
Due ore di lavoro in tutto, poi tutti sotto la doccia calda dopo aver scambiato quattro chiacchiere con il ds Ferrigno a due passi dallo spogliatoio. Facce distese, qualche battuta scherzosa, a conferma che in casa Messina ora c'è il clima giusto dopo la settimana difficile del dopo Catalano.
Corona in uno dei gruppetti di lavoro formati  questo pomeriggio dal tecnico del Messina (foto Fabrizio Pernice)
A parlare, a fine allenamento, è il giovane centrocampista Simonetti, che a Sorrento ha sfiorato il quarto gol su assist di Corona. "Mi dispiace tanto per quell'occasione mancata. Giorgio mi ha servito un pallone d'oro, ma sul più bello mi sono un po' perso. Sarebbe stato il mio primo gol con la maglia del Messina. Spero di rifarmi al più presto".
Simonetti spiega cos'è successo nella testa dei calciatori dopo l'arrivo di Grassadonia: "Quando si cambia allenatore scatta una molla dentro di noi, è una cosa inconscia, automatica, che ci fa entrare in campo subito con la voglia di dimostrare il nostro reale valore".
- Ma cosa vi ha detto Grassadonia prima di scendere in campo a Sorrento?
"Di essere aggressivi e di dare tutto quello che avevamo dentro, Quindi abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo. In settimana eravamo rimasti scossi per l'allontanamento di Catalano, ci è dispiaciuto per il mister, perchè quando una squadra non va bene la colpa è di tutti. Il nuovo allenatore è stato bravo a rasserenarci e caricarci subito per preparare al meglio la trasferta di Sorrento. Ma il lavoro che è stato fatto da mister Catalano non deve essere dimenticato".
PIANETA MESSINA

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