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domenica 22 dicembre 2013

NATALE INDIGESTO. E ORA I RINFORZI PER NON SOFFRIRE ANCHE IL PROSSIMO ANNO

La cocente delusione nei volti di Ignoffo e De Bode al termine della gara con il Martinafranca (foto Conserva)
Bruttino e perdente. Ma soprattutto involuto. Nessuna traccia oggi a Martinafranca del Messina da applausi del nuovo corso Grassadonia. Così la sconfitta brucia di più, perchè i peloritani se la sono meritata tutta, mandando all'aria anche la ghiotta occasione di vincerla con un  po' di fortuna questa partita, dopo il momentaneo vantaggio con un guizzo dell'inossidabile Corona. Invece no, il Messina di oggi è riuscito anche nell'impresa di farsi battere da un Martinafranca che l'ultima vittoria casalinga l'aveva confezionata due mesi fa.
E le parole di fuoco, a fine partita, del tecnico Grassadonia, sono lo specchio del patatrac di oggi in terra pugliese. Poca umiltà, scarsa aggressività e soliti errori difensivi per spiegare una sconfitta che fa passare un bruttissimo Natale ai tifosi messinesi.
Per il resto, cioè dove e come intervenire per rinforzare un organico che mostra falle evidenti, se la vedranno il tecnico peloritano e la società, pèrchè alla fine del girone d'andata i numeri sono numeri e il Messina è a ben sei punti dall'ultimo vagone del "treno promozione". E facendo due conticini, visto che la quota sorriso (cioè l'ottavo posto) si attesterebbe intorno ai 50 punti, il Messina ne dovrà fare 32 per sperare nella Serie C unica.
L'esultanza dei giocatori del Messina dopo il gol del  momentaneo vantaggio di Corona (foto Conserva)
Quasi il doppio di quelli fin qui raccolti. E se non è un'impresa, poco ci manca. Ma il tempo c'è e la società e il nuovo allenatore sapranno come fare per raddrizzare la baracca.

Sulla partita di oggi c'è poco da aggiungere. Chi l'ha vista ha già le idee molto chiare. Primo tempo con molto possesso palla ma poca incisività (solo un colpo di testa di un terzino, Cucinotta), ripresa sotto i riflettori e con i due lampi nell'arco di un minuto. Prima il vantaggio illusorio del Messina al 58' con il rapace Corona (entrato da quattro minuti) che ringrazia il terzino Dispoto per il "regalo", poi il fulmineo pareggio del Martinafranca con Gai.
Pugliesi che sfiorano subito il raddoppio con Aperi e che fanno bingo a tre minuti dal 90' con Rocchi che di testa beffa Lagomarsini a difesa schierata. E a completare la pessima domenica pugliese, l'espulsione di De Bode per doppio giallo.
Ora buone feste a tutti (si fa per dire), nella certezza che dopo il "rinforzo" in panchina arriverà anche qualcosa di pregiato da schierare in campo nel nuovo anno. Perchè Grassadonia è molto bravo a lavorare nella testa dei giocatori, ma se si tratta di tirare in porta o chiudere le voragini in difesa lui può fare poco. Non gioca più.
PIANETA MESSINA
La gioia dei tifosi oggi presenti a Martinafranca dopo il  gol  realizzato da Re Giorgio (foto Conserva) 

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