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martedì 10 dicembre 2013

FLORIMBI: "MESSINA PER SEMPRE NEL CUORE, MA SONO ANCHE DI TERAMO"

L'allenatore Florimbi guidò il Messina nell'ultima promozione in serie B nel  2001 dopo lo spareggio con il Catania
Alzi la mano chi non si ricorda di Carlo Florimbi. Dodici anni dopo, rieccolo a parlare del suo ex Messina, quello dei Buonocore, Portanova, Bertoni, Scaringella, Torino, Obbedio, Marra. Quel magico Messina che Florimbi (subentrato a Beruatto) portò dritto dritto in Serie B, dopo lo spareggio play off contro il Catania. Florimbi che dunque, il 17 Giugno 2001, entra nella storia del Messina.
Squilla il telefonino, risponde una voce un po' roca. "Sì, chi è?". Mi presento, si ricorda in un attimo. "Ohhh, come va? Che è successo?"
- Domenica c'è Messina-Teramo. Ci sono due motivi per rintracciarla. Ha allenato entrambe le squadre. Chi meglio di lei può dirci due parole...
"Guarda, i motivi allora sarebbero tre, perchè sono anche nato a Teramo".
- Allora ho fatto bingo. Quindi domenica per chi tifa?
"No, questa domanda non dovevi farmela. Il Messina mi è rimasto veramente nel cuore dopo quella fantastica esperienza e la promozione in Serie B. L'affetto dei tifosi messinesi lo porterò per sempre nel cuore. Mi ricordo quando facevo footing sul lungomare. La gente mi fermava, voleva sempre offrirmi qualcosa al bar, mi dava pacche sulle spalle. Un grande affetto nei miei confronti, li ringrazio ancora".
- Vogliamo ricordare ai tifosi più giovani cosa è successo quel 17 giugno del 2001 al "Celeste".
"E' stato un giorno indimenticabile. Quel rigore decisivo realizzato da Sullo resterà scolpito per sempre nella mia mente e in quella di tutti i tifosi. Vorrei però ricordare Tonino Currò. Quel giorno di festa fu rovinato da quella bomba carta lanciata dagli ultrà del Catania. Una pagina tristissima per Messina e per tutto il calcio".
- Dopo la "frittata" di Avellino ha sempre creduto nella promozione in B?
"Come no, ma dovevamo subito ritrovarci. Così il presidente Aliotta organizzò una cena alle porte di Messina tra squadra, tifosi e giornalisti. Bisognava ricaricare l'ambiente. La prima gara dei play off l'abbiamo persa ad Ascoli 1-0, ma Godeas colpì un palo. Al ritorno li abbiamo battuti 2-1. Poi la prima finalissima a Catania finita 1-1. A quel punto eravamo a un passo dalla B. L'ultimo atto al "Celeste", lo stadio era una bolgia. Ricordo il fallo in area su Godeas e il gol promozione dal dischetto di Sasà Sullo. Un giorno indimenticabile".
- Eppure quella promozione non bastò per una sua riconferma. Al suo posto arrivò Arrigoni.
"Fu una decisione per certi versi incomprensibile, ma successivamente scoprii quali erano i veri motivi. Comunque del presidente Aliotta conservo un grande ricordo, lui centrava poco in quella decisione. Aliotta è stato un grande presidente".
Florimbi sulla panchina del Messina nel 2001
- Ci può svelare una cosa che è rimasta finora sempre segreta del presidente. Lui ci perdonerà.
"Quando si rivolgeva alla squadra, nello spogliatoio, prima di ogni gara diceva sempre: alla prima perdono, alla seconda bastono, alla terza dovete scappare con il sottomarino. Era un modo per caricare la squadra".
- Segue le sorti del Messina? Che gliene pare?
"Ho visto qualche partita in tv, il Messina ha una buona squadra, ci sono giocatori importanti per la categoria e una società ambiziosa. Non conosco bene il suo nuovo allenatore Grassadonia. Ho visto la sua ex Paganese lo scorso campionato a L'Aquila, troppo poco per poter esprimere un giudizio. Comunque ha iniziato bene il suo lavoro con la bella vittoria di Sorrento. Domenica però il Messina dovrà tenere gli occhi aperti contro il Teramo, è una squadra sempre temibile".
- Quell'anno della fantastica promozione lei subentrò alla decima giornata a Beruatto. Come iniziò la sua avventura?
"Pareggiammo 0-0 a Castel di Sangro pur ridotti in dieci per l'espulsione di Corini. Poi vincemmo in casa, inanellando tredici risultati utili consecutivi. Fu una grande scalata, vincemmo anche a Palermo".
PIANETA MESSINA 

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