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domenica 22 dicembre 2013

APERI: "CORONA IL MIO IDOLO, MA PROVEREMO A BATTERE IL MESSINA"

Sebastiano Aperi, giovane trequartista siciliano quest'anno al Martinafranca
Fra tre giorni è Natale e sotto l'albero i tifosi si aspettano un bel regalo. Magari tre punti tondi tondi spediti in posta prioritaria da Martinafranca. Il modo più bello per salutare il 2013, l'anno del ritorno tra i professionisti, l'anno che ci ha ridonato il vestito storico dell'Acr, niente a che fare con il tarocco di dimasciana memoria. Ma per vincere nella tana pugliese oggi serve il Messina che sa fare il Messina, quello visto domenica scorsa, quello già visto a tratti nella vittoria di Sorrento. E' il Messina targato Grassadonia, con il sangue caldo nelle vene e quel pizzico di coraggio in più che non guasta.
Ma di fronte c'è sempre un avversario da rispettare, inguaiato dopo le ultime due sconfitte di fila (in casa con il Chieti e domenica scorsa a Cosenza), ma che le cronache raccontano tuttaltro che arrendevole. Anzi. E a raccontarci come affronterà il Messina oggi, è un siciliano doc, Seby Aperi, che il Messina lo conosce bene per averlo incrociato due volte, lo scorso campionato, quando vestiva la casacca del Palazzolo. "Per noi sarà una partita difficilissima, ma affronteremo il Messina con grinta, con la giusta cattiveria agonistica, perchè di fronte troveremo un avversario temibile".
- Lo scorso campionato hai purgato il Cosenza con un gol decisivo, facendo un favore al Messina. E' vero che due estati fa il Messina ti voleva?
"Sì, ma non so perchè poi la trattativa non andò a buon fine. Messina è una bella piazza, a chi non piacerebbe giocarci? Ma sono contento di essere approdato al Martinafranca. Qui mi trovo bene, il mister mi tiene in buona considerazione. Lui ha il merito di tenere tutti sullo stesso livello".
- E ti sei ritagliato il tuo spazio, segnando anche tre gol.
"Sì, una doppietta nella vittoria interna contro il Gavorrano e il gol decisivo nella trasferta di Sorrento che poi è stata la nostra ultima vittoria tre domeniche fa".
- E del Messina che mi dici. Chi temi in particolare?
"A parte i big Corona e Ignoffo, mi piacciono Ferreira e Maiorano. Comunque ci sono anche altri giocatori importanti nel Messina. Noi siamo una squadra piuttosto giovane, cercheremo di sorprenderli sul piano della corsa e dell'aggressività".
- Hai accennato a Corona. E' vero che per te è quasi un idolo?
"Re Giorgio ha giocato nella squadra della mia città, Catania, mi ricordo che stravedevo per lui. E' un esempio per tutti i giovani come me che giocano a calcio. La sua carriera parla da sola. Di gol ne ha fatti tanti, compresi quelli contro il Palazzolo lo scorso campionato. Quando l'ho affrontato ha sempre lasciato il segno sia all'andata che al ritorno. Spero che stavolta non si ripeta".
PIANETA MESSINA

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