Il volto deluso del patron Lo Monaco oggi dalla finestra della foresteria (foto F. Pernice) |
Pari indigesto per il Messina, in crisi di risultati ma non di gioco, vista la prestazione di questo pomeriggio, specie nella ripresa. Il tecnico Catalano, confermato questa sera dalla società (si è dimesso in settimana, invece, il preparatore atletico Vincenzo Milazzo), cambia modulo, schierando la difesa a tre. In avvio Messina con i due argentini Piovi e Scoponi, quest'ultimo all'esordio come quarto di difesa, sulla corsia sinistra, con licenza di offendere. In porta riecco Lagomarsini, mentre in avanti è Buongiorno a far coppia con Corona, mentre Guadalupi agisce tre le linee. Cerniera di centrocampo affidata a Bucolo e Piovi, difesa a tre con Ignoffo, Cucinotta e Silvestri e corsia destra affidata a Guerriera. Panchina, invece, per Quintoni, Lasagna, Chiaria e Ferreira.
La rete dal dischetto di Corona che aveva portato in vantaggio il Messina (foto F. Pernice) |
L'approccio del Messina, sotto l'occhio vigile del patron Lo Monaco (dalla finestra della foresteria) è discreto. Squadra ordinata, manovra ariosa anche se a pungere per primo è il Poggibonsi, al 12', con un tiro cross di Croce che costringe Lagomarsini a rifugiarsi in corner. E' però uno squillo isolato, perchè la partita non decolla. Il Messina prova ad accenderla, ma la manovra appare leziosa. Il Poggibonsi è lì, pronto ad approfittare di qualche errore in fase d'impostazione dei peloritani, ripartendo come una molla. E al 18' è Pera ad incunearsi in area servendo un pallone ghiotto a Croce che ciabatta sul più bello. Inizia qualche mugugno sugli spalti con tanto di coro dalla Sud ("Vogliamo undici leoni") e quasi per magia arriva l'episodio che sblocca la partita.
Mischia in area toscana, intervento scomposto del difensore De Vitis su Bucolo e calcio di rigore. Dal dischetto Corona prima spiazza Anedda, ma l'urlo del gol viene strozzato in gola, perchè l'arbitro Ranaldi fa ripetere (area affollata prima del tiro).
Re Giorgio, con freddezza, non cambia direzione (a sinistra del portiere che sfiora la sfera) e insacca per il vantaggio.
Il fallo di De Vitis su Bucolo che ha causato il penalty (foto F. Pernice) |
La ripresa è tutta un'altra storia. Messina più tonico, deciso a chiudere la contesa. Ci prova subito Guerriera, tra i più ispirati, ma De Vitis salva come può. E al 54' è Guadalupi a pungere con una botta che finisce a lato. Poggibonsi un po' frastornato e Re Giorgio che fa ammattire i toscani che ricorrono anche alle maniere forti per fermare il bomber giallorosso che reclama per un tocco ai suoi danni, in area, del solito De Vitis, ma stavolta l'arbitro lascia correre.
L'esultanza dei toscani dopo il pari beffa di Scardina all'87' (foto Fabrizio Pernice) |
Messina che ora piace e che meriterebbe il raddoppio. E a sfiorarlo è Corona, che dopo uno slalom ubriacante di Guerriera, si ritrova tra i piedi un pallone d'oro, ma Anedda fa il fenomeno.
Il Messina ha fame, lotta per mettere in frigo la partita, sfiorando ancora il raddoppio stavolta con Guadalupi che su assist di Corona non capitalizza.
Il Poggibonsi, a metà ripresa, alza il baricentro, nel tentativo di agguantare il pareggio, ma il Messina fa buona guardia. I toscani, in pratica, fanno il solletico alla difesa giallorossa, ma nel finale succede l'irreparabile, con uno spiovente dalla sinistra di Peri che trova la testolina di Scardina che gela il "S. Filippo". Unico tiro in porta del Poggibonsi nella ripresa e gol del pari. Una mazzata per i giallorossi che tentano di rialzarsi in pieno recupero, ma l'ultimo tentativo, capitato sui piedi di Chiaria, fa capire che oggi doveva finire così.
PIANETA MESSINA
Il terzino di fascia argentino Scoponi, buono il suo esordio con il Messina (foto Fabrizio Pernice) |
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