Allora sotto con il Chieti, per mettere in saccoccia punti che diano ossigeno a una classifica boccheggiante. Messina che, numeri alla mano, nelle ultime quattro domeniche ha visto i sorci verdi.
Cifre impietose (2 punticini racimolati al "S. Filippo") che però fanno a cazzotti con gli effettivi meriti (o demeriti fate voi) dei peloritani. Perchè, tolta la sciagurata gara contro il Foggia, tra la partita di Aversa e le altre due in casa con Aprilia e Poggibonsi, all'appello mancano almeno 5 punti. Riavvolgiamo il nastro e non ci vuole molto e ricordare i due gol del pari incassati al "S. Filippo" sui titoli di coda e quel palo e diverse palle gol sciupate in Campania. Episodi chiave che in pratica hanno cambiato in peggio la classifica e l'umore di squadra, società e tifosi. Ma ormai è andata così e piangersi addosso non serve a un bel niente. Serve, però, ripartire dalle cose buone (correggendo quelle meno buone) viste domenica scorsa: gestione della palla più continua, primi segnali di vita sulle due corsie, manovra a tratti pulita. Il "malato", per capirci, non è poi così grave come la classifica ci racconta.
Buongiorno tenta una incursione. Sullo sfondo l'argentino Piovi (foto Fabrizio Pernice) |
Dopo il harakiri col Foggia la "scossa" forse c'è stata. Perchè quel silenzio stampa deciso dalla società, è stato in realtà un "boato" nella pancia dello spogliatoio. Giocatori, tecnico e dirigenti si sono guardati in faccia per ritrovarsi, per non ripetere mai più quel pomeriggio da incubo contro il Foggia. E da quel travaglio interno, ne è uscito fuori un Messina ritoccato nel modulo (difesa a tre, due esterni più alti) e nello spirito. Nel calcio, poi, due più due non fa sempre quattro e la testolina di Scardina ha rovinato tutto sul più bello, rimandando la riscossa giallorossa. Quindi caro Chieti, con tutto il rispetto, da qualche parte dobbiamo ricominciare a vincere...
PIANETA MESSINA
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