E stimolato dai cronisti in sala stampa, Catalano ricorda innanzitutto che oggi il Messina va aspettato. E spiega subito perchè. "Non accampiamo scuse, ma c'è un problema grosso che ancora non abbiamo potuto risolvere. Parlo dei campi di allenamento. E certi infortuni, se ci pensate, non sono casuali. Dopo il ritiro, dove ci siamo allenati in condizioni ideali, la squadra stava meglio e in Coppa Italia si è visto. Da quando siamo arrivati a Messina le cose si sono un po' complicate. E quando non ti alleni bene, paghi qualcosa la domenica. Abbiamo girovagato nei vari campi della provincia, ci siamo adattati a qualche soluzione in città, ma la verità è che ci manca un vero campo di allenamento tutto nostro".
Il tecnico peloritano, però, precisa subito che se la squadra non gira bene non è solo colpa degli allenamenti in "campo neutro". E ci mette un attimo a fare outing. "Anche noi ci abbiamo messo del nostro e le critiche che ci sono piovute addosso, dopo la sconfitta di Castel Rigone, ci stanno tutte".
Probabile l'innesto di Quintoni, vero stantuffo nella fascia sinistra (foto Fabrizio Pernice) |
- Corona ha detto che il Messina non è ancora squadra. Concordi?
"Ha fatto un'analisi giusta, è la verità, ma i motivi sono diversi e solo con il lavoro e la pazienza risolveremo tutti i nostri problemi".
- Come si batte l'Aprilia?
"Beh, loro sono una buona squadra ma a noi interessa poco. Ci servono i tre punti e basta. E per ottenerli dovremo dare il massimo, con la giusta concentrazione e cattiveria agonistica. Le sconfitte, a volte, servono, ti fanno crescere. Contro l'Aprilia non possiamo più sbagliare atteggiamento".
Formazione con almeno tre dubbi. Chiaria fisicamente non è al top. C'è Lasagna che scalpita e il tecnico non esclude un suo innesto. "Vediamo come starà domani Roberto, poi deciderò". Le altre novità si chiamano Quintoni e Parachì. A loro Catalano potrebbe consegnare le chiavi delle due corsie esterne per colpire ai fianchi la difesa laziale.
PIANETA MESSINA
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