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sabato 28 settembre 2013

"VOGLIO PIU' CATTIVERIA"

Ci mette la faccia, spiega perchè il suo Messina non gira come vorrebbe, ma lancia un messaggio preciso alla squadra e all'ambiente. E' un Catalano un po' tirato, meno sorridente del solito, ma consapevole che è giunto il momento di svoltare, di dare una spallata ai dubbi che stanno accompagnando quest'avvio di campionato.
E stimolato dai cronisti in sala stampa, Catalano ricorda innanzitutto che oggi il Messina va aspettato. E spiega subito perchè. "Non accampiamo scuse, ma c'è un problema grosso che ancora non abbiamo potuto risolvere. Parlo dei campi di allenamento. E certi infortuni, se ci pensate, non sono casuali. Dopo il ritiro, dove ci siamo allenati in condizioni ideali, la squadra stava meglio e in Coppa Italia si è visto. Da quando siamo arrivati a Messina le cose si sono un po' complicate. E quando non ti alleni bene, paghi qualcosa la domenica. Abbiamo girovagato nei vari campi della provincia, ci siamo adattati a qualche soluzione in città, ma la verità è che ci manca un vero campo di allenamento tutto nostro".
Il tecnico peloritano, però, precisa subito che se la squadra non gira bene non è solo colpa degli allenamenti in "campo neutro". E ci mette un attimo a fare outing. "Anche noi ci abbiamo messo del nostro e le critiche che ci sono piovute addosso, dopo la sconfitta di Castel Rigone, ci stanno tutte".
Probabile l'innesto di Quintoni, vero stantuffo nella fascia sinistra (foto Fabrizio Pernice)
Poi lancia un messaggio ai calciatori, a proposito dell'approccio morbido avuto anche domenica scorsa in Umbria. "Loro devono avere più cattiveria, forse qualcuno si è adagiato pensando che tra la Serie D e la Seconda Divisione non ci fosse tanta differenza. Forse i miei calciatori pensavano che il campionato era quasi simile. Invece abbiamo visto che non è così. Di questo e altro ho già parlato in settimana con i ragazzi".
- Corona ha detto che il Messina non è ancora squadra. Concordi?
"Ha fatto un'analisi giusta, è la verità, ma i motivi sono diversi e solo con il lavoro e la pazienza risolveremo tutti i nostri problemi".
- Come si batte l'Aprilia?
"Beh, loro sono una buona squadra ma a noi interessa poco. Ci servono i tre punti e basta. E per ottenerli dovremo dare il massimo, con la giusta concentrazione e cattiveria agonistica. Le sconfitte, a volte, servono, ti fanno crescere. Contro l'Aprilia non possiamo più sbagliare atteggiamento".
Formazione con almeno tre dubbi. Chiaria fisicamente non è al top. C'è Lasagna che scalpita e il tecnico non esclude un suo innesto. "Vediamo come starà domani Roberto, poi deciderò". Le altre novità si chiamano Quintoni e Parachì. A loro Catalano potrebbe consegnare le chiavi delle due corsie esterne per colpire ai fianchi la difesa laziale.
PIANETA MESSINA

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