Corona e Ferreira cercano di calmare i tifosi del Messina arrabbiati dopo la sconfitta di oggi (foto Oreste Testa) |
groppone, sconfitta meritata contro un avversario che finora aveva colto un solo punto, poche idee per almeno 70 minuti e flebile tentativo di raddrizzare la partita quando ormai la frittata era fatta. Questo il Messina visto a Castel Rigone. Troppo brutto per essere vero, per carità, siamo appena alla quarta giornata, ma un campanellino d'allarme è giusto che suoni in casa giallorossa, visto che quello di oggi non è un episodio isolato. Squadra timorosa nell'approccio alla gara, com'era già successo nella trasferta contro il Tuccocuoio, manovra poco fluida e a tratti arruffona. Un Messina, insomma, con il freno a mano tirato e stavolta anche perdente, dopo 26 risultati utili consecutivi. Vittorie e pareggi che avevano, in qualche occasione, mascherato prestazioni non proprio belle.
Castel Rigone e Messina scendono in campo immersi nel verde del "San Bartolomeo", in un'atmosfera fiabesca. L'inizio, però, non è proprio da favola per il Messina che deve subito ringraziare "Spiderman" Lagomarsini che disinnesca un tiro ravvicinato di Coresi. Gli umbri pigiano sull'acceleratore e al 13' l'arbitro assegna un calcio di rigore per un presunto tocco di mano in area di De Bode. Dal dischetto si presenta Agostinelli che si fa ipnotizzare dall'ottimo Lagomarsini ormai in versione acchiappatutto.
E il Messina? La squadra appare molle, a tratti sonnecchiante, ma al 20' la sveglia prova a suonarla Corona. Finta in area e tiro che fischia alla destra del palo. I peloritani iniziano pian pianino a prendere le contromisure dell'avversario e intorno alla mezz'ora si affacciano nella trequarti umbra. Sfera recuperata da Ferreira, incursione palla al piede, si inserisce di gran carriera Bolzan, cross in mezzo che viene deviato in corner.
Sul tiro dalla bandierina, c'è un contatto tra un difensore umbro e Ferreira. I peloritani reclamano il rigore, ma il direttore di gara lascia correre. Il Messina insiste con un pressing alto che inizia ad avere i primi effetti. Così i padroni di casa hanno più difficoltà a imbastire la manovra.
Nel finale di primo tempo buona chance per i peloritani, con Corona che spedisce alto dopo un cross dalla sinistra di Bolzan. L'ultima azione, comunque, è del Castel Rigone con tiro di Petterini che si spegne a lato.
Nella ripresa il primo squillo lo suona il Messina. Cross dalla destra di Guerriera, Corona anticipato di un soffio. Poco dopo risponde il Castel Rigone con Ubaldi: destro dal limite dell'area che va fuori. Al 65' cambio a sorpresa per i peloritani: fuori Corona (che non aveva demeritato) dentro Gherardi. Ma tre minuti dopo arriva il gol del Castel Rigone: giocata in area di Tranchitella (appena entrato) che prima fa secco Ignoffo per poi sparare un destro maligno che s'infila all'angolino. Lagomarsini, stavolta, non può nulla. Padroni di casa in vantaggio. Catalano getta nella mischia l'attaccante Lasagna (al posto di Guerriera) per rafforzare il reparto offensivo. Il Messina, seppur in maniera confusa, spinge alle corde il Castel Rigone. Ci prova Chiaria che incorna su cross di Bolzan: palla fiacca a lato. Il Messina insiste, nell'over time angolo per i peloritani, colpo di testa di Chiaria che spedisce però alto. Ma la seconda doccia gelata per i giallorossi arriva in pieno recupero: calcio di punizione di Tranchitella e 2-0 per gli umbri.
PIANETA MESSINA
Lagomarsini battuto da Tranchitella, autore della doppietta che ha piegato il Messina (foto Oreste Testa) |
Il portiere Lagomarsini para il rigore calciato nel primo tempo da Agostinelli (foto Settonce) |
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