IN FILA CON IL SINDACO

In fila, tra le decine di auto che stavano recandosi al "S. Filippo", c'era anche lui. Il sindaco Accorinti. Ma la lunga coda di auto non era causata da una finale di Champions League. "Ma che è successo? Perchè c'è questo intasamento di auto?", ci chiede Accorinti dal finestrino della Fiat Punto di servizio. Non sappiamo cosa dirgli, anche noi eravamo all'oscuro. Ma è bastato pazientare in fila e scoprire poi l'arcano. A causare il caos di auto era una strozzatura (con tanto di transenna "volante") per un prefiltraggio inaspettato. Chi voleva avvicinarsi ai parcheggi liberi antistanti il "S. Filippo", in pratica, doveva sborsare tre euro. Fin qui, tutto sommato, nulla di male (se in cambio dell'obolo viene offerta la custodia delle auto), ma l'anomalia sta nel fatto che nessuno, proprio nessuno (sindaco compreso) sapeva che era stato organizzato questo servizio a pagamento, a quanto pare affidato a una società (o cooperativa cambia poco).

E poco importa se a non sapere nulla di questo "ticket sicurezza", alla vigilia di Messina-Ischia, erano anche gli inutili giornalisti, che nel loro piccolo e modestissimo ruolo avrebbero potuto diffondere la notizia ai loro lettori, radioascoltatori o telespettatori, cioè ai tifosi.

La fila di quasi mezzo chilometro a causa del "filtro", non annunciato, per pagare il parcheggio

E qui, precisiamo, non cerchiamo il pelo nell'uovo (alla società va dato atto, lo ribadiamo, dei grossi sforzi fatti finora per riportare il Messina in alto), ma sinceramente sarebbe bastato poco (cioè farlo sapere ai tifosi, anche con il tam-tam, i segnali di fumo) per evitare più di un disagio (le urla dagli abitacoli le abbiamo sentite) a chi si sarebbe potuto organizzare in tempo, sapendo che avrebbe trovato un rallentamento nell'accesso con l'auto a ridosso dello stadio. Ormai è andata. Tra due domeniche servirà una formula più snella, per scongiurare intasamenti e crisi di nervi. Sperando che qualcuno faccia sapere ai tifosi come regolarsi.

PIANETA MESSINA